[il capitolo 13 non è andato in 'feed', peggio di youtube lol. Andatelo a leggeree.]
Una volta arrivata in ospedale chiesi di Stefano, ma subito mi dissero che era andato via minuti prima.
Scoraggiata sospirai e mi rigirai dirigendomi verso l'uscita, ma purtroppo incrociai lo sguardo di Salvatore.
I suoi occhi mi tagliarono l'anima, gli avevo spezzato il cuore. Avevo distrutto la vita al mio migliore amico.
Tirai dritto a passo svelto, sorpassandolo. Non potevo restare un minuto in più in quel posto, sotto quella brutta occhiataccia.
Ora mi trovo in un posto di periferia abbastanza malandato, quindi anche vuoto.
Non mi fotte un cazzo dei tipacci che potevo trovarci. Ho bisogno di stare del tutto sola.
Inizio a fissare a terra con le mani in tasca, continuando un percorso indefinito.
Dove sarà finito Stefano? Sarà tornato a casa? O del tutto a Firenze? Questo non lo so dire. Pero di una cosa sono sicura: per qualche giorno (o anche mese) starò da Giuseppe.
Non voglio tornare nella casa con quei due, per di più dormire con uno di loro in camera. Cosa che implica al fatto di non potere avere un mio spazio personale in cui posso rinchiudermi 24 ore su 24.
Mentre rifletto su i miei giorni futuri, il cellulare squilla svariate volte. Alla 5º o 6º chiamata decido di rispondere...è Giuseppe.
"Sophie?! Grazie al cielo...dove sei finita? Ho saputo della rissa."
"Emh...a scuola."
"Cazzate. Dove sei?"
"Trovami se ci tieni."
"Sono davvero preoccupato per te, come puoi farmi stare così?!"
Le sue parole dalle mie orecchie arrivano direttamente alla mia anima, infierendoci ancora di più dopo lo sguardo di Sal. "I-io...voglio stare sola..."
"Cosa cazzo ti prende?! È dall'inizio di Settembre che sei così...strana. Da quando hai avuto la videochiamata con Stefano."
Le lacrime colano lungo il mio viso e resto in silenzio, soffocando anche i singhiozzi.
"Ora, per favore, mi dici dove sei?"
"In periferia...non so dove di preciso..."
"Riusciresti a farti trovare in piazza del Duomo?"
"Non so nemmeno quale sia a tratti."
Lo sento sospirare. "Resta lì, ti faccio venire a prendere da Ludovica che io ora ho delle cose da risolvere."
"Va bene..."
Poi mette giù.
Davvero stavo facendo male anche a mio fratello? A mio padre, quasi? All'unico che negli ultimi anni è riuscito a farmi dimenticare dell'assenza dei nostri genitori?
Mi siedo sul marciapiede e poso i gomiti sulle cosce, automaticamente le mani finiscono tra i capelli e massaggiano la nuca dolorante.
Mi sento una merda. Faccio solo star male le persone, che cazzo ci sto a fare ancora qui? Anche se tirare avanti forse è la cosa migliore, perché di certo farei stare ancora peggio chi già c'è e che non dovrebbe esserci...su questo fatto sono confusa. Molto.
Alzo la testa al suono di un clacson, e vedo anche Ludovica avvicinarsi. Corro verso l'auto e subito mi siedo al posto davanti.
"Ehi stella, tutto okay?" mi chiede Ludovica, vedendo il mio stato. Ovvero: trucco colato e panni stropicciati.
Annuisco senza fiatare.
"Dai, ti porto a casa." mette in moto.
"No!"
"Perché?"
"P-posso venire a stare con voi? Solo per un po'...tanto avete una camera per gli ospiti, vero?"
"...Ste e Sal?"
Annuisco.
Lei mi fissa per qualche secondo e poi sospira, tornando con gli occhi sulla strada.
Io e Lulla ci capiamo al volo, ecco perché ho scelto lei come unica amica.
Il viaggio dura all'incirca 10 minuti, che furono 10 minuti di eterno silenzio; solamente la radio accesa.
Una volta arrivate, scendo e entro in casa trovando il portone socchiuso. Qualcuno deve essere appena arrivato...
Entro nel soggiorno senza fare molto rumore e ciò che trovo mi stupisce: Stefano e Giuseppe, che parlano ad un tono abbastanza basso.
I miei occhi per primi incrociano quelli di Stefano; noto che ha vari punti sul viso e una benda che glielo copre per gran parte, assieme a tanto odio represso nei miei confronti.
"Stefano, penso che tu ora debba andare." afferma Giuseppe dopo essersi accorto della mia presenza.
Il ragazzo annuisce, passandomi poi accanto e sfiorandomi la spalla per arrivare alla porta di ingresso.
Deglutisco. Cosa ci faceva Stefano qui a parlare con Giuseppe, a bassa voce per di più?
"Giuseppe? Hai qualcosa da dirmi?"
"Sophie...penso sia arrivato il momento di parlare di una faccenda." si siede sul divano.
"Ci sto." faccio lo stesso mettendomi accanto a lui.
–
SCUSATE SE È CORTO,
ANZI CORTISSIMO
MA AVEVO BISOGNO DI UNA FINE..
BL. SI INSOMMA AVETE CAPITO.
BENE GENTE, AL PROSSIMO!❤️
//ross;;
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#FaceTime. - Stefano Lepri
Fanfiction"Lui era il ragazzo per cui avevo perso la testa, mentre il mio migliore amico tentava di tenermi per sempre con sé e il bastardo mi ricattava per un po' di amore." Questa storia tratterà di distanza nei primi capitoli (che sono anche i principali...