#FaceTime. - Stefano Lepri

Prison? (Capitolo 18)

Ormai è passato un mese dal giorno in cui Sascha, Ste e Sal si sono picchiati a scuola.
Precisamente ci troviamo al 4 Dicembre e il Natale è sempre più vicino...so che quest'anno sarà del tutto diverso.

Sono cambiata: la mia allegria si è spenta e sono dimagrita, molto. Nonché prima fossi molto in carne, ma ora il mio stato è peggiorato. Mangio si e no 2 volte al giorno...

Per non parlare poi di quanto l'assenza del mio 'migliore amico' influisca; con chi infastidirò Giuseppe e Ludovica mentre monteranno l'albero l'8?

Odio questo periodo.

Invece per Giuse...abbiamo risolto, mi sono accorta che senza di lui non potrei fare nulla. Tantomeno aggiustare i miei casini a scuola, che ovviamente ho cambiato. Vedere Sal ogni giorno senza potergli saltare in braccio sarebbe stato troppo.

In questa lista di persone devo parlare anche di Sabrina, che mi ha fatto riflettere su molte cose. Anche su quanto il mondo sia difficile ma che, nonostante io abbia 16 anni*, potrei affrontarlo senza problemi, testa calda quale sono. Abbiamo legato molto.

Infine c'è lui...Stefano. Solo a pensare a quel nome mi vengono i brividi...o le lacrime.
Non si è più fatto sentire dal giorno in cui sono andata a casa e l'ho sgridato per l'ennesima cazzata, in cui aveva trascinato anche mio fratello.
Nonostante tutto però, seguo ancora i suoi video...possiamo dire che sono tornata ad essere una sua semplice fan. Però noto anche attraverso lo schermo l'infelicità che ha e non sono l'unica, leggendo i commenti...

Oggi dovremmo trovarci tutti in tribunale. Ciò sta a dire: rimanere in una sala per più di 2 ore con gli occhi di Stefano puntati su di me.

Ora sono appena uscita da scuola e Sabri mi sta aspettando per portarmi con lei nell'assemblea.

Appena noto la sua auto, le accenno un sorriso e monto su.

"Ehi Sa-"

"Pensi che lasceranno Sascha in carcere?" dice tutto d'un fiato e stringendo le mani sul volante.

"A questo non so risponderti..."

"Sono andata a trovarlo ogni giorno, peggio del suo avvocato. Gli ho dato dritte e lui pare avermi sentito..."

"Sabrina, Sascha farà di testa sua. Come sempre d'altronde."

"Già, hai ragione..." mette in moto, titubante.

Ascoltiamo solamente musica per tutto il viaggio, senza fiatare. Per la prima volta eravamo talmente tanto ansiose da non riuscire nemmeno a dire una parola.

Io ero in ansia perché rivedrò i due coinquilini, Sabri per il ragazzo che le ha fatto perdere la testa.

So che nei confronti della mia amica è brutto da dire, ma dopo tutto quello che ha fatto un po' di anni in galera non farebbero male a Sascha.

Una volta arrivate davanti al grande palazzo, entrambe scendiamo per poi dirigerci all'interno. Sospiro e mi guardo intorno.

L'aula è enorme e il giudice già si trova sulla sua seggiola, mentre davanti a lui, uno a destra e uno a sinistra, gli avvocati parlano con i loro clienti: Sascha e Stefano.