19 anni e 8 mesi. Manca poco al mio ventesimo compleanno. Mi fa strano poter dire che ho quasi 20 anni, significa che sto per entrare nel mondo dei grandi, almeno in teoria, perchè come dice la canzone, "piccoli per sempre" è il mio motto.
Solo i piccoli possono ancora immaginare, ne sono ancora capaci, puri d'animo.
Però, oltre che piccolo per sempre, io voglio anche diventare uno scrittore, o almeno scrivere.
Si, preferisco dire che nella vita voglio scrivere, non so fare altro, in effetti; se vogliamo dirla tutta, lo scrivere È la mia vita.
Da quando, a 4 anni, ho aperto un libro e ho imparato a leggere, il mio cervello è diventato una macchina inarrestabile di fantasie, e quando, un anno dopo, ho imparato a scrivere, non c'è stato altro per me: senza saperlo, avevo deciso del mio futuro.
Deciso, che parolone, avevo compiuto gesti banali destinati a diventare fondamentali, questa è la verità.
A posteriori, sono felice che sia andata così, nonostante la mia immaginazione non riesco proprio a pensarmi diversamente.Scrivo di getto, spesso non rileggo nemmeno, seguo il flusso, e come va, va.
Spero di non aver annoiato nessuno, con questo mio monologo. Ce ne saranno altri, insieme ad altre piccole, personali pazzie scrittorie.
A presto gente.
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Inizio di qualcosa?
PoetryQui troverete ciò che respiro. Qui annegherete nella mia mente. Qui vi perderete senza una guida. Qui verrete per osservare la pazzia attraverso un rassicurante vetro. Qui scoprirete di essere pazzi anche voi.