È giusto e necessario essere pazzi
Saper alzare gli occhi al cielo e vedere il sole, fino al buio
Scuotere il cervello al ritmo dei tamburi e di note invisibili
Abbracciare un sorriso mentre si piange
Seppellirsi per tornare ad amare il gusto della vita
Lasciare che quel prurito vada avanti sino ad evaporare
Vendere il proprio tempo ed ottenere in cambio un vuoto colmo di pace
Solleticarsi quel punto del braccio che fa vibrare i ricordi
Fissare un insetto spiaccicato
Scorticarsi le palme accarezzando corteccie
Sorridere al vento e sentire i capelli tra le labbra
Trattenere il respiro per sentire quanto fa male morire
Avere paura di vivere
Vedere se stessi nelle proprie occhiaie
Passare notti a sognare ad occhi aperti perchè si è smarrito il tasto off del mondo dell'immaginazione
Agitare le braccia convinti sia una danza elegante
Urlare sbattendo i piedi
Assaporare la pelle d'oca
Perdersi nelle proprie impronte digitali
Alzarsi in punta di piedi per provare a toccare i pianeti
Sporcarsi le mani con l'ichiostro per vedere se la penna ha ancora alito
Fare questo elenco svalvolato
Permettere alle lacrime di pitturarci il volto, perché il sole fa male, a guardarlo.
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Inizio di qualcosa?
PoesíaQui troverete ciò che respiro. Qui annegherete nella mia mente. Qui vi perderete senza una guida. Qui verrete per osservare la pazzia attraverso un rassicurante vetro. Qui scoprirete di essere pazzi anche voi.