operazione

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"Carlo è stato riportato nella sala operatoria perché si era lamentato di un dolore insopportabile." disse signor Giuseppe molto preoccupato. "Da quando è successo questa cosa?" chiesi piangendo. "Un'ora fa...".

Ci fu un momento di silenzio e alla fine gli dissi che stavo arrivando.

Mi misi i pantaloni neri,maglietta blu-scuro e i miei sandali. Presi la borsa e chiesi a nonno di accompagnarmi.

Ci aviammo verso la macchina.

Durante il viaggio non smisi di pensare a Carlo,il nostro piano di andare a New York e i miei piani: essere la sua donna per sempre, avere dei figli e amarci fino che la morte ci separi......ma ormai tutto sta svanendo per colpa del tumore cresciuto del cervello della persona sbagliatissima!

Arivammo in ospedale e io corsi subito nella sala d'attesa dove trovai il signor Giuseppe a fissare il pavimento mezzo sveglio mezzo addormentato. Poco dopo arrivò anche nonno che ci mise un po di più per via di trovare un posto nel parcheggio.

"Giuseppe, mi dispiace un sacco per Carlo" disse nonno sedendosi accanto al proprio migliore amico e consolarlo.

"Anche a me, ma cosa ci possiamo fare? Il Signore ha bisogno di un angelo nel paradiso" rispose cercando di nascondere la tristezza.

Mi misi seduta senza dire niente mentre nonno e il signor Giuseppe cercano di parlare di altre cose per distrarsi un po.

Passarono minuti interminabili finché una dottoressa (diversa da quella dell'altra volta) uscì dalla sala operatoria.

"Siete voi i parenti di Carlo?" chiese con un piccolo cena di sorriso.

"Sì" risposi sentendo un peso levarmi dal suo sorriso.

"Ho sia buona che brutta notizia. Da dove volete che inizi?" chiese.

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BUON ANNO NUOVO MERAVIGLIOSE CREATURE! ♥♥

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