Una notte perfetta.

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Dopo aver mangiato,chiesi a Carlo se voleva dormire a casa nostra o riposarsi a casa sua ma fortunatamente scelse il primo.

Prima di lasciare i tre anziani e andare sopra a riposarci, salutammo tutti dicendoli di dormire bene e di riposarsi perché è stato un periodo un po troppo pesante per tutti..

Presi la borsa di Carlo dove c'erano le sue cose (magliette, una tuta...) che portò suo nonno all'ospedale quando lo recoverarono; la portai sopra anche se feci fatica a convincere Carlo che potevo farcela a portare quei pochi chili.

Attraversammo la porta della mia stanza insieme e io andai subito vicino al armadio per posare la borsa mentre Carlo si sedeva sopra il letto per togliersi le scarpe.

"Ehi. Se vuoi, vai a farti una bella doccia calda mentre io cambio le lenzuola. Ti farà sentire molto meglio" gli proposi. E lui senza rispondere si alzò ,ma prima di uscire ,mi baciò con molta, come dire, delicatezza.

Appena se ne fu andato mi misi all'opera: tolsi le lenzuola e le misi dentro il cestino per i panni sporchi dopodiché andai a prenderne delle nuove nel cassetto accanto il mio armadio e sistemai il letto. Dopo aver fatto tutto ciò, preparai il mio pigiama quando, all'improvviso , sentii la voce di Carlo chiamarmi dal bagno; pensai subito che gli fosse successo qualcosa di brutto ma,fortunatamente, mi disse solo che si era dimenticato di prendere il suo pigiama e se glielo potevo passare. Aprii la sua borsa e non mi ci vollero che pochi secondi per trovarlo, lo presi e uscì dalla mia camera per andare al bagno.

"Ehi. Eccolo." dissi dall'altra parte della porta che mi separava da Carlo che stava dentro il bagno.

"Entra. La porta non è chiusa a chiave" rispose lui sopra il rumore dell'acqua che cadeva sul pavimento.

Io? Entrare dentro il bagno con Carlo svestito?! Non ci penso neanche!

"Ahm...mi sa che è meglio se te lo lascio qui fuori"

Ma proprio quando mi piegai per posare il pigiama sul pavimento, la porta si aprì e vidi Carlo con l'asciugamano intorno alla vita, capelli bagnati e il torso nudo... Oddio quant'è bello! È più che perfetto! Ma non mi lasciai trascinare dall'entusiasmo: abbassai gli occhi sul pigiama.

"Dai Carlo! Ti prego, chiudi quella porta....." gridai imbarazzata per la mia reazione.

"Ma mi servono i miei vestiti!" dice con un tono divertito.

"E allora vai a vestirti."

"Ce l'hai tu il mio pigiama....".Poi mi ricordai che ero venuta proprio per darglielo.

"Scusami. Facciamo così: tu chiudi un attimo la porta e io ti lascio i tuoi vestiti e vado in camera poi quando sarò dentro ti dirò che puoi raccoglierli. D'accordo?" dissi continuando a tenere lo sguardo basso.

"Dai Sara! Tanto mi hai già visto tantissime volte senza la maglietta. Non sentirti in imbarazzo!!".

"Sono cambiate le cose! Non siamo più bambini e in più sono la tua ragazza e mi sento strana vederti mezzo nudo! Mi dispiace, ma sono fatta così! " risposi bruscamente ma non con l'obbiettivo di litigare.

"Ok. Adesso chiudo la porta e tu vai in camera tua." disse ridendo.

Chiuse la porta e io lasciai il pigiama e corsi in camera.

"Vai. Adesso puoi prendere le tue cose." gridai.

Dopo cinque minuti Carlo mi abbracciò da dietro mentre sistemavo la mia scrivania che ultimamente avevo trascorco.

Mi girai e gli misi le braccia sulle spalle e lo baciai.

"Mi dispiace per prima piccola" disse staccando le sue labbra dalle mie.

"Non fa niente. Scusami tu perché mi sono comportata da stupida. Lo sappiamo entrambi che ti ho visto più volte senza maglietta." risposi sorridendo.

Ci fissammo per un po e poi ricominciammo a baciarci. A baciarci con molta passione poi mi baciò la guancia destra e ,dopo, quella sinistra,  poi il naso, la fronte, il collo, la clavicola e poi tornò a baciarmi le labbra; io, nel frattempo, gli strinsi forte e avvicinai il mio corpo col suo cosicché lui potesse sentire i battiti del mio cuore e io i suoi.

Carlo si staccò per un po' per riprendere fiato e poi iniziò di nuovo a baciarmi.

Mi spinse, con delicatezza,  sul letto e lì non smettemmo di baciarci e abbracciarci.

Le farfalle nel mio stomaco non smisero di svolazzare e le mie gambe tremavano.

Ero talmente presa da quel momento che mi scordai che Carlo doveva riposarsi quindi gli dissi che per quella sera era abbastanza e che era ora per lui di riposarsi.

Senza esitare mi lasciò e si sistemò sotto le coperte mentre io andavo a lavarmi.

Ritornai che lui era ancora sveglio e che mi aspettava. Mi sdraiai sul lato destro del letto e Carlo subito mi mise il braccio intorno la vita e subito ci addormentammo.

ASPETTATE GLI AGGIORNAMENTI! :*

XANDRA27

la vita di SaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora