dimmi che mi ami

14

Un mese dopo
Anastasia
Manca veramente poco sono al nono mese e già comincio a sentire piccoli dolori cui dire che la bimba si sta posizionando pronta per nascere, sono distesa sul divano con Christian che stiamo guardando un po' di TV "Christian per favore mi vai a prendere l ultimo pezzo di torta al cioccolato che è rimasta" mi guarda e poi scoppia a ridere "cosa c'è da ridere" dico seria "e che te la sei fatta fuori tutta tu" ma cosa! Metto le braccia incrociate sotto i seno e faccio il broncio, gli vedo che gli luccicano gli occhi  "sei adorabile quando fai il broncio" mi da un bacio casto e poi va a prendermi il pezzo di torna rimasta, poco dopo che Christian viene Taylor che ci informa che arrivato jack con Susan  la sua ragazza, Christian ha aiutato sia lei che jack ad uscire dagli affari con Elena subito non me la voluto dire che si era incontrato con quella strega ma poi ho capito, jack adesso sta aiutando Susan a lasciarsi dietro quello che ha fatto e il passato "ciao ragazzi come va sono venuto a vedere come stava la bimba" viene davanti a me mi da un bacio sulla guancia e mi accarezza la pancia "principessa come va" dice jack verso la pancia e come risposta la bimba da dei calci "a ha ha ha ha ho capito sta bene" scoppiano tutti a ridere, jack e Susan rimangono a pranzare con noi e passiamo una tranquilla giornata, nel pomeriggio io e Christian andiamo a prendere le ultime cose per la piccola, la cameretta e pronta con culla e tanti orsetti dolci,siamo in negozio di abiti  per bambini e ogni cosa che ci piace la prendiamo "piccola non vedo l ora che nasca da mettermi tutti questi dolci vestitini" mi avvicino a lui e lo abbraccio "anche io" e lo bacio poi torniamo a casa e ceniamo tranquilli,  i dolori piano piano piano aumentano ho paura che nasca presto.
Mi sveglio di colpo ho dolori immensi alla pancia faccio per alzarmi e andare in bagno ma santo un liquido scendere e capisco che mi si sono rotte le acque e quindi sveglio Christian, si alza di colpo anche lui "va tutto bene piccola" con voce preoccupata "no mi si sono rotte le acque" dico tra un respiro e l altro,si alla e prende la borsa con la roba per l ospedale e andiamo in macchina diretti.

Christian
Arriviamo in ospedale e una infermiera viene verso di noi con una sedia a rotelle, dove ana poi ci ai siede e la portano in camera, nel frattempo telefono a mia madre "Christian e successo qualcosa che mi chiami a quest'ora" guardo l orario e vedo che sono le tre del mattino "ehmm mamma ana sta per fa nascere la bimba" sento un po' di silenzio e poi mia madre tira un urletto "arriviamo subito" e chiude la chiamata, io vado verso la camera di ana e la vedo seduta sul letto "come va piccola" dico un po' preoccupato "Christian fa malissimo" emi stringe forte la mano "andrà tutto bene" egli bacio la fronte. Poco dopo arriva tutta la mia famiglia insieme a kate e uno per uno entrano per vedere come sta ana, il travaglio sta durando già da tre ore e dicono che è a buon punto è pronta per far nascere la Bambina è così la portano in sala parto, il parto va tranquillo ana e stata bravissima, quando la bimba nasce la mettono tra le braccia di ana e bellissima con questi poco capelli ramati e due occhietti vispi "ben venuta piccola crystal" diciamo in coro io e ana, prendo la bimba per portarla alla nursery per lavarla e io li seguo in modo da far vedere anche alla mia famiglia la nuova arrivata nella famiglia Grey, quando entro mi danno la bambina appena lavata,mi metto davanti al vetro e vedo tutte le donne con gli occhi lucidi e pieni di emozione e gli uomini che si fanno vedere forti ma sono emozionato anche loro, restituisco la bambina alla infermiera esco dalla nursery,mia made si avvicina e mi abbraccia "e stupenda christian" e così fanno tutti poi ci dirigiamo verso la camera si ana, povera piccola e stanca ma tanto felice, chiacchieriamo un po' con la nostra famiglia ma poi vanno tutti a casa a riprendere sonno, poco dopo crolla anche ana che dorme con un enorme sorriso sulla faccia mi metto di fianco a lei e mi addormento anche io stringendola forte, non mi interessa se sono in ospedale la voglio tenere vicino.