Hey Amore Mio,
si, ora mi permetto di chiamarti così anche qua, per una volta.
C’è una sola persona che io abbia mai chiamato così, nessuno può sbagliarsi. So di non averti chiamato così molto spesso, i nomignoli non sono mai piaciuti a nessuno dei due, ma sei l’unica persona che io abbia mai amato, per cui mi permetto di chiamarti così.Oggi, non so quanto tempo avrò ancora a disposizione per poterti scrivere, ma ti giuro che, se ne avrò la possibilità, ti spiegherò tutto di persona, non attraverso uno stupido, squallido pezzo di carta.
Oggi, non mi sento tanto bene. Non so se è colpa della mia testa che mi fa sentire peggio, o se semplicemente sto davvero peggiorando.
Oggi Namjoon è più preoccupato del solito; nonostante ancora non sappia, mi vede stare peggio e ha paura. Io non ho paura. L’unica paura che ho e che avrò mai è quella di non poter stare insieme a te. A dire il vero, più di quella, ho paura di ferirti più di quanto non abbia già fatto.Namjoon non ha ancora capito perché ti ho spinto via, probabilmente non l’hai capito neanche tu. L’altra sera sono crollato davanti a lui, prima di perdere i sensi per colpa delle mie emozioni, come al solito. Sono crollato perché mi manchi, e perché le mie mura di legno si stanno facendo sempre più marce.
Gli ho raccontato dei miei comportamenti ingiusti verso di te, della persona orribile che mi sono dimostrato nell’ultimo mese; gli ho detto della sera in cui ti ho tradito anche se solo con un semplice bacio, ma, sotto sotto, era più di quello. Tu l’avevi capito, è per questo che te ne sei andato.
Gli ho detto che non ero veramente ubriaco e che l’avevo fatto di proposito; gli ho detto che ho fatto tutto questo per allontanarti e mandarti via. Quando mi ha per quale motivo volessi mandarti via, gli ho semplicemente detto la verità: non volevo ferirti.C’è una cosa che non ti ho detto, amore mio, riguardo me, riguardo quegli anni che abbiamo vissuto separati.
E’ successo neanche a metà del secondo anno di Università; pochi metri sotto il mio vecchio appartamento, ho avuto un incidente.
Ero semplicemente uscito di casa per andare dall’altro lato della strada, al negozio aperto 24h, per prendere del ramen; stavo morendo di fame ed avevo dimenticato di fare la spesa. Nulla di più stupido, vero?
E’ successo in un attimo, sulla strada del ritorno, una macchina non ha rispettato il semaforo rosso ed è passata a tutta velocità, investendomi.Potevano essere le due o le tre di notte e il proprietario della macchina non si fermò neanche a controllare che fossi vivo. Se non fosse stato per il commesso del negozio che aveva sentito il tonfo, io sarei morto lì per strada.
Beh, tecnicamente l’ho fatto.Quella notte, il mio cuore si è realmente fermato per la seconda volta nella mia vita. E, per la seconda volta nella mia vita, ha poi ripreso a battere, stavolta grazie ai paramedici. Per la seconda volta, i medici e tutto l’ospedale, l’hanno chiamato ‘miracolo’, ma io non ho mai creduto nei miracoli. Infatti, è arrivato il conto da pagare.
Vivere essendo a conoscenza della propria data di scadenza non è proprio il massimo.Ricordi quando ti raccontai del mio suicidio?
Mancava poco al mio diciassettesimo compleanno quando legai quella corda al lampadario della mia camera. Nonostante fossi piccolo e leggero, mi sorpresi che riuscirono davvero a reggere il mio peso. Poche ore dopo, mi risvegliai in una stanza bianca d’ospedale con degli aghi nelle vene e la gola che bruciava troppo anche solo per respirare.
Accanto a me, in lacrime, c’era l’assistente sociale che aveva deciso di prendermi in custodia dopo la morte dei miei genitori, non avendo altri parenti da cui poter andare. Piangeva disperata, ma era felice che mi fossi risvegliato, che fossi vivo.
Mi sentii terribilmente in colpa, nonostante non riuscissi neanche a ricordare o capire cosa fosse successo. Fu lei a dovermi dire che mi aveva trovato penzolante in camera, con il cuore fermo.
Fu lei a ridarmi la vita, quel giorno, grazie a un breve corso aggiuntivo che aveva fatto e che le aveva insegnato le tecniche per fare un massaggio cardiaco.
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Just a little more ~ Yoonkook
FanfictionMin Yoongi e Jeon Jungkook si incontrarono per la prima volta al liceo: Jungkook frequentava il secondo anno, Yoongi invece frequentava ancora il quarto, dopo aver perso un anno. Iniziarono una relazione e, dopo qualche tempo, Jungk...