Capitolo 12

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E io che pensavo che in casa non cera nessuno!

<< Oh,ohehmmimi serve lo shampoo,sa-sai dove posso trovarlo? >> dice un ragazzo iniziando a balbettare.

<< No, ora puoi andare? >> dico abbastanza scocciata.

Ma tutti ora dovevano interrompermi?

Ma poi cosa ci fa uno sconosciuto in casa?

Sarà un amico di John.

Giusto.

Esco dalla vasca senza esserci stata neanche 5 minuti, metto laccappatoio ed esco dal bagno.

Vado in camera di John per prendere i vestiti che avevo poggiato sul letto ma quando entro rimango a bocca aperta.

Cera la camera tutta in disordine e 3 ragazzi seduti sul letto col cellulare in mano.

Mi schiarisco la voce facendogli notare di non essere soli.

<< Chi siete? >> chiedo abbastanza convinta.

<< Esseri umani non si nota? >> risponde un ragazzo con i capelli castani e gli occhi verdi.

<< Ohma che simpatico! >> dico io iniziando a cercare la mia roba.

<< Cosa ci fate qui ? >> chiedo continuando a cercare dappertutto.

<< Siamo seduti >> risponde un ragazzo con i capelli biondi e anchesso gli occhi verdi.

<< No ma sul seriosiete simpatici eh! >> dico urlando e uscendo dalla stanza per cercare John.

Chi diavolo erano quelli?

E poi non trovo neanche la mia roba!

Sarà meglio che ti vesti, sei in accappatoio con 3 ragazzi sconosciuti in casa!

Hai ragione, ma i miei vestiti?

Ritorno in bagno per asciugarmi i capelli.

Mentre asciugavo i capelli noto che tutta la roba era sul mobiletto di legno vicino la porta.

Gli avevo messi io e me ne ero dimenticata!

Metto il leggins nero e una felpa anchessa nera con delle scritte, faccio una coda alta ed esco dal bagno.

Faccio un giro della casa per assicurarmi che non ci sia altra gente in casa.

Arrivo in cucina e noto John di spalle che cerca qualcosa in frigo.

Non capisco come faccia ad essere sempre pieno quel santissimo frigo se i zii non ci sono mai.

<< Chi sono quelli in camera ? >> chiedo mettendomi dietro in bancone e sedendomi su uno sgabello.

<< Neanche BUONGIORNO?>> dice mettendo tra virgolette lultima parola.

<< Sisi, buongiorno, chi diavolo sono quelli? >> dico cercando di mantenere la calma, altrimenti lavrei già mandato a fanculo.

<< Sono miei amici >> risponde andando verso camera sua.

<< John! Torna subito qua, dobbiamo parlare! >> urlo stavolta.

Non mi ascolta ed entra in camera.

Non mi ha ascoltato di striscio e mi sta facendo salire i nervi.

Vado verso la sua camera sbattendo la porta.

<< Sei sordo per caso ? >> dico alzando il tono di voce riferendomi a John.

Lui alza gli occhi indifferente e continua a bere dalla sua tazza nera.

<< Mi hai sentito ? >> dico avvicinandomi e scandendo per bene le parole.

Non può comportarsi così con me e poi quei 3 mi stanno sulle scatole in una maniera assurda.

Per non parlare di quello che è entrato per la scusa dello shampoo ,cosa diavolo se ne faceva dello shampoo?!?!

Non ricevendo nessuna risposta da lui mi rivolgo a i suoi amici.

<< Mi spiegate cosa sta succedendo ? >> dico facendo un bel respiro e cercando di calmarmi.

<< No >> risponde il primo ragazzo.

Faccio alcuni respiri e osservo i tre ragazzi.

Il primo è quello che mi ha risposto ora, il secondo è quello che aveva risposto prima e lultimo non ha parlato per niente.

E mentre guardo bene lultimo mi accorgo che è il ragazzo che era entrato in bagno prima.

Dopo quella risposta e la faccia di John indifferente prendo il mio zaino di pelle nero con le cuffie, cellulare e un libro sul mobiletto affianco al letto.

Prendo il cappotto dallappendi abiti ed esco di lì.

Voglio uscire, starmene un po per i fatti miei.

Mentre camminavo ,con le cuffie e ascoltando Ulisse di LowLow, vedevo la gente che passava in fretta e io che camminavo lentamente per assaporare laria piena di smog di Milano.

Dopo 10 minuti circa mi fermo in un bar vicino la libreria in cui eravamo stati ieri.

Entro e vado a sedermi in un tavolo vicino la finestra.

Era molto bello quel bar, i tavoli erano tutti neri con dei divanetti dello stesso colore, le pareti erano bianche con disegni geometrici neri, il pavimento era nero con qualche piastrella bianca sparsa.

Mi siedo appoggiando lo zaino affianco e prendo il menù.

Leggo le varie cose e scelgo una cioccolata calda con panna.

Dopo aver ordinato prendo il libro dallo zaino e tolgo le cuffie dalle orecchie.

Prendo il libro e inizio a sfogliarlo e a leggere qualche pagina.

Appena arriva la cioccolata lascio il libro sul tavolo e inizio a bere la cioccolata.

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