Capitolo 19

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<< John! Camille! >> ci chiama mia zia dal corridoio.

<< Arriviamo! >> risponde John allacciandosi la scarpa.

Prendo la zaino di pelle e vado verso zia Angy con John dietro.

Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso la scuola di John.

Dato che inizierò il liceo a Milano voglio vedere un po tutte le scuole e oggi vedrò quella di John.

Arriviamo avanti listituto e John ci saluta ed entra.

<< Andiamo a fare colazione? Lappuntamento è per le 9:30 e sono ancora le 8:00 >> dice zia Angy.

Annuisco e andiamo in un bar lì vicino.

Ci sediamo e subito viene un cameriere.

<< Cosa vi porto? >> ci chiede prendendo dalla tasca un tablet con un pennino.

<< Due cioccolate calde con panna e miele >> dice mia zia.

Il cameriere annuisce e va dietro il bancone.

<< Allora, sei emozionata? >> mi chiede zia Angy.

<< Tantissimo >> dico giocando con le bustine di zucchero sul tavolo.

<< Non sarà niente di che, parteciperai per un ora a una lezione e poi ti vengo a prendere >> dice tranquillizzandomi un po dato che sa che sono molto ansiosa, e quando dico molto intendo MOLTO.

Dopo qualche minuto ci arrivano le ordinazioni e mia zia smette di farmi domande.

Sono contenta che non mi ha chiesto nulla riguardo a questa mattina,quando è entrata e ha trovato me e John che dormivamo abbracciati, perchè sarebbe stato troppo imbarazzante rispondergli.

Finita la cioccolata andiamo avanti listituto.

<< Vabbè andiamo in segreteria dato che mancano 10 minuti, ti farà conoscere un po la scuola.>> dice mia zia avviandosi verso lentrata.

Annuisco e mi iniziano a tremare le mani, lansia è con me.

Entriamo e cè un atrio con due corridoi ai lati e difronte alla porta ci sono delle scale che si dividono e vanno a destra e sinistra.

Le mura sono tutte colorate di arancione e il pavimento è tutto bianco.

Mia zia sale le scale e gira a destra.

Arriviamo avanti una porta con su scritto SEGRETERIA.

Mia zia bussa e dopo che una voce femminile le dà il permesso di entrare apre la porta.

<< Buongiorno >> dice mia zia.

<< Buongiorno Angy, dimmi tutto >> dice la segretaria alzandosi e scambiandosi due baci sulla guancia con mia zia.

<< Lei è mia nipote Camille, di cui ti ho parlato laltro giorno >> dice mia zia mettendomi un braccio sulle spalle.

<< Piacere Sonia >> dice la segretaria stringendomi la mano.

Io ricambio con un sorriso.

<< Si, allora, parteciperai per un ora a una lezione e ora se ti va andiamo a fare un giro e ti faccio conoscere listituto>> dice sorridendomi e mettendosi gli occhiali sul naso.

<< Si si , va bene >> dico sorridendogli.

<< A dopo >> mi saluta zia andandosene.

<< Allora Camille, come sai ci sono due corsi, lingue e scienze umane, parteciperai 30 minuti in un corso e altri 30 in un altro >> mi spiega Sonia e iniziamo a girare per listituto.

Dopo un ora circa viene mia zia a riprendermi.

<< Ci si vede >> ci saluta Sonia andandosene nel suo ufficio.

<< Allora comè stato? >> mi chiede zia Angy.

<< Bellissimo, non voglio vedere altre scuole , mi piace molto il corso di lingue >> dico entrando in macchina.

<< Quando torniamo a casa ne parli con i tuoi e scegli >> mi dice zia entrando in auto e accendendola.

Arrivammo a casa e aiutai zia a portare la spesa dentro.

Andai in camera e misi un po in ordine dato che quella mattina eravamo usciti di fretta.

Iniziai a mettere le cose che usavo di più in giro per non aprire sempre la valigia.

Quando finìi di ordinare la camera andai in cucina e aiutai la zia a cucinare.

I miei quel giorno erano andati a vedere per qualche appartamento lì vicino per non dare fastidio ai zii e zia Angy aveva la giornata libera.

<< Sono tornato! >> urlò John appena entrò.

<< Cosa hai fatto oggi? >> chiede la zia a John.

<< Nulla abbiamo visto un film >> disse John buttando lo zaino a terra.

<< Siete venute a scuola? >> mi chiede John.

<< Si, è bellissima >> dico io prendendo le posate dal tiretto.

<< Quale vorresti fare? >> mi chiede John aiutandomi a sistemare il tavolo.

<< Lingue >> dico prendendo i piatti.

<< Dillo che vuoi copiarmi >> mi dice facendomi locchiolino.

<< No comunque è un bel corso >> dice sedendosi su uno sgabello.

<< A tavola! >> urla zia.

Mando un occhiataccia a John e vado a sedermi, in pochi minuti arrivano tutti e iniziamo a mangiare.

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