Mentre aspetto John che è in bagno finisco di truccarmi, metto un filo di matita nera e mascara abbondante e come base la BB Cream della Garnier.
Quando ho finito mi guardo allo specchio, aggiungo degli orecchini neri a forma di diamante, e sono pronta!
Ho messo un jeans chiaro strappato, una maglia con le maniche a tre quarti nera con il bordo finale delle maniche e della maglia bianco, Stan Smith bianche, giubbotto e zaino nero di pelle.
Quando John è pronto scendiamo in sala, dove ci sono i miei ad aspettarci.
Andiamo in macchina e ci dirigiamo verso il Duomo.
Dopo aver fatto di nuovo tutto il giro come la volta precedente ci fermiamo in un bar a prendere qualcosa da bere.
Appena entriamo vedo un tavolo come quelli da pic-nic e mi fiondo lì.
Io e John ci sediamo su una panca e i miei su quella difronte.
Dopo che abbiamo ordinato iniziamo a parlare del più e del meno.
Dopo 5 minuti circa arrivano le nostre ordinazioni.
Io ho preso una cioccolata calda con la panna, John e mio padre un cappuccino e mia mamma un caffè.
<< Ti piace qui John? >> chiede mia mamma.
<< Si, ma non mi trovo molto bene a parte per la scuola >> dice John bevendo un sorso.
<< A te Camille? Piace qui? >> chiede mio padre.
<< Si, ci sono un botto di negozi ed è stupendo, è il paradiso delle donne >> dico euforica bevendo la cioccolata.
<< Dopo andiamo a fare un giro? Vi va? >> propone mia madre.
<< Ehm, dopo io e Camille vorremmo andare in una libreria in centro, quindi magari vi accompagniamo e poi andiamo >> parla John.
<< No tranquillo, andiamo da soli , se volete un passaggio vi accompagniamo >> dice mia madre.
<< Non cè ne bisogno >> dice John.
Continuiamo a parlare di qui e di tutte le differenze che ci sono tra il sud e il nord.
Allimprovviso sento una mano che mi tocca la gamba, mi giro lentamente guardando John che ha una faccia normale come se non stesse facendo nulla.
Mi giro a guardare mio padre che sta parlando ma non lo ascolto, sono distratta dalla mano di John che sale sempre di più.
Gli sposto la mano ma lui la rimette.
Okay calma, respira.
Inventa una scusa per uscire da lì è sei apposto no?
Da quando tempo, doveri finita?
Sempre qui. Allora, su! Inventa una scusa plausibile e ti togli la mano di John dalla gamba.
<< Ehm, andiamo? Altrimenti si fa tardi e non facciamo in tempo a vedere tutti i libri >> dico alzandomi.
<< Si si, pago e usciamo >> dice mio padre.
Ma davvero? Non facciamo in tempo a vedere tutti i libri? Una scusa migliore?
Uff, taci!
John si alza e andiamo verso la porta aspettando mio padre che paga.
Appena esce li salutiamo e andiamo verso la libreria.
<< Avevi fretta di vedere i libri eh? >> mi chiede John con una faccia pervertita.
Prendo il telefono e gli scatto una foto, è una faccia che non mi capita di vedere tutti i giorni, quindi sono giustificata!
<< Anche di togliere la TUA mano >> dico alzando la voce sulla penultima parola.
<< Ma non hai pensato che se non ci sono i tuoi può succedere di più che una mano sulla gamba? >> dice soddisfatto.
<< Ma che simpatico! >> dico superandolo.
Mi tira per i braccio e vado a sbattere addosso a lui.
Mi abbraccia e mette un braccio dietro la mia schiena tenendomi per il fianco, e così continuiamo a camminare fino alla libreria.
Chi ci vede può pensare altro, ma siamo solo cugini anche se non lo dimostriamo.
Eh ,già! Ma sei proprio sicura che ti da fastidio che lui ti tratti cosi?
Ah, ma piantala! Non ho detto che mi da fastidio!
Quindi non ti da fastidio?
Non lo so!
Allimprovviso sento le labbra di John sulle mie.
What? Lo sta rifacendo?
Si cara, e tu non lo stai fermando.
Tu piantala!
Mi stacco lentamente, non sto capendo nulla.
<< EhmCo-cosa? >> balbetto senza parole.
<< Eri incantata in un punto e ti ho fatto tornare nel mondo reale >> dice.
Non mi ero accorta che eravamo già avanti alla libreria.
<< Ahehmentriamo? >> chiedo guardandolo.
<< Ovviamente >> dice dandomi un altro bacio veloce e prendendomi per mano per entrare.
Entriamo e ci sono libri per tutte letà.
Andiamo nei diversi reparti e prendo alcuni libri.
Ce ne sono tipo dieci di cui mi piace la trama quindi inizio a selezionare quelli che vorrei prendere.
Dopo tipo 10 minuti mi ritrovo con una fila di libri che è più alta di me.
<< Sul serio vuoi prendere tutti questi libri? >> chiede John aiutandomi ad appoggiarli su un tavolo.
<< Si! Sono bellissimi! >> dico io guardando tutti i libri per eliminarne alcuni, ne sono davvero troppi.
Dopo un ora circa andiamo alla cassa per pagare.
Io ho preso tutti i libri di Anna Toad, tranne i primi 2 di After che avevo già, mentre John ha preso solo un libro di cui non vuole dirmi il titolo e tantomeno farmi vedere la copertina.
Decidiamo di prendere del cibo cinese e di tornare a casa.

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Un Amore Diverso...
Fiksi PenggemarCamille,una ragazza del sud Italia, conosce Matt, un ragazzo del centro Italia. Tra i due nascerà qualcosa. Camille si accorgerà di qualcuno che ci tiene molto a lei e con cui ha passato quasi tutta la sua vita... Una nuova vita a Milano l'aspetta...