Capitolo 7

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Sto aiutando mio padre ad infilare le ultime valigie nellauto.

John sono partiti una settimana fa e io e miei partiremo oggi.

Ho portato poca roba dato che staremo poco lì e dobbiamo portare altre cose dei miei zii che non sono riusciti a portare.

In questa settimana ho sentito quasi tutte le sere John, però è diverso, prima era premuroso mentre lultima volta che lho sentito era strano, qualcosa non quadrava.

Entro nella mia stanza e vedo il mio diario, quello su cui scrivo tutte le cose da fare o da prendere.

Lo apro e allultima pagina noto una foto mia e di John, io non lho messa non ricordo neanche di quella foto.

La prendo e noto che ci sono delle scritte, le leggo:

<< Ti ricorderai di me? Anche quando sarai in compagnia? Ti chiedo solo di non dimenticarmi. Non vedo lora che arrivi per stringerti in un abbraccio infinito. Ti voglio bene piccola mia. >>

I brividi, delle semplici frasi non possono fare questo effetto.

Sento le urla di mia mamma, quindi decido di mettere il diario nel mio zaino nero di pelle e scendere.

Non vedo lora di arrivare.

***

Siamo quasi sotto casa dei miei zii.

Ho dormito per quasi tutto il viaggio, e 9 ore non son mica poche.

Appena vedo a macchina fermarsi mi guardo intorno e apro lo sportello per scendere.

Siamo arrivati, finalmente.

Saluto i miei zii e prendo la valigia con lo zaino e mia zia mi fa vedere tutta la casa lasciandomi in camera di John, avrei dovuto dormire lì dato che la stanza degli ospiti era occupata dai miei.

Apro la porta e vedo sulla sinistra un armadio fatto in legno enorme e difronte ad esso un letto matrimoniale con delle coperte verde acqua ai lati del letto cerano due finestre che si affacciavano sul giardino della casa e due mobiletti su cui cerano delle lampade nere,stupende.

I muri erano tutti bianchi con una bacheca di sughero appesa alla destra della porta,dopo la bacheca noto un appendi abiti e di lato una porta che credo sia il bagno.

Amo questa camera, è stupenda.

Lascio la valigia affianco la porta e appendo lo zaino allappendi abiti.

Mi butto sul letto con molta delicatezza e chiudo gli occhi, sono stanca morta.

Appena sento una porta aprirsi salto dal letto mettendomi seduta, era quella porta affianco alla bacheca di sughero.

Inizio a fissare quella porta ma vedo che non esce nessuno ,e mi ributto sul letto addormentandomi.

Sento dei strani rumori come quelli di prima, la porta!

Apro gli occhi il quanto possibile a vederci qualcosa ma noto che è buio e cè solo una lampada accesa,

Mi alzo dal letto e faccio una coda ai capelli e inizio a guardare per la stanza aprendo larmadio noto uno specchio, bel posto per nasconderlo.

Squilla il mio cellulare, un messaggio, è John.

Piccola siete arrivati ? leggo.

Si, due ore fa più o meno, dove sei? scrivo, ma non risponde ,forse starà tornando.

Decido di prendere il pigiama della valigia e andare a fare una doccia.

Prendo tutto quello che mi serve e vado in bagno.

Dopo 45 minuti ho finito di fare tutto e sono le 9 di sera.

Rimango con lasciugamano addosso dato che ho sbagliato pigiama e torno in camera.

Prendo la valigia lanciandola sul letto e prendo il pigiama più pesante ,faceva abbastanza freddo.

Ero vestita solo con lintimo e mi sbrigai a mettere il pantalone del pigiama e la canottiera intima.

Misi la valigia al posto e sentì di nuovo il rumore della serratura, stavo iniziando ad avere paura.

Mi arrivò un altro messaggio da John:

Dove sei? scrive, e mentre leggo noto che non gli avevo risposto ma avevo solo scritto senza inviare.

In camera tua, tu dove sei? scrivo inviando stavolta.

Di colpo sento delle mani che mi abbracciano da dietro,John.

<< Qui >> sussurra al mio orecchio facendomi venire i brividi e abbracciandomi.

Mi giro e gli salto al collo abbracciandolo.

Era mezzo nudo, aveva solo un asciugamano alla vita, mi appoggiai alla sua spalla ed era umida ,aveva appena finito di fare la doccia.

<< Quanto mi sei mancata >> disse lasciandomi un bacio sulla testa.

<< Anche tu, ma vestiti, se entra qualcuno può pensare male e poi devi spiegarmi dove sei stato tutto il pomeriggio. >> Dico facendo il finta di essere delusa e staccandomi dallabbraccio e buttandomi sul letto.

<< Sono rimasto tutto il tempo in bagno perché pensavo che era arrivato un alieno in camera mia. >> dice sdraiandosi affianco a me sempre e solo con lasciugamano.

Mi butto a tuffo su di lui e lo abbraccio forte rimanendo cosi per un po di tempo, lui ricambiò lasciandomi dei baci sulla testa.

So che non è una cosa da tutti i cugini, ma noi siamo uneccezione

Quanto mi è mancato.

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