Capitolo 21

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<< Camille >> disse una voce scuotendomi ,ma non capivo chi fosse.

<< Camille! Su dai! Svegliati! >> capì che era la voce di John.

Iniziai a sentire il letto muoversi ma ero stanca e non diedi importanza a quel movimento.

<< Piccola, non sei una piuma >> disse John.

Dopo quella frase apri di colpo gli occhi.

Mi aveva detto che ero grassa?

<< Come ti per- >> dissi ma venni interrotta dalle labbra di John sulle mie.

<< Io ti volevo dare un bacio in testa, tu ti sei girata >> disse fiero lui facendo un sorrisino pervertito.

Solo dopo qualche minuto mi resi conto che ero addosso a John.

Allora capì che non era il letto che si muoveva ma era lui.

Ma come ero capitata su di lui?

Mi spostai dalla mia parte e gli diedi le spalle cercando di addormentarmi di nuovo.

Ovviamente non avevo sonno, ma feci finta di dormire.

<< So che non stai dormendo >> disse John.

Non risposi e lui non parlò più.

Meglio così!

<< Dai vieni qui >> disse John dopo qualche minuto tirandomi verso di lui.

Mi appoggiai al suo petto e chiusi gli occhi.

Non sapevo cosa ci stava succedendo.

Litigavamo spesso ultimamente, ci scambiavamo baci quando non dovevamo farlo, litigavamo come una coppia ma non lo eravamo, in pubblico lui era geloso di chiunque mi parlasse o toccasse, eravamo una coppia per tutti quelli che incontravamo, e mi faceva male quando la gente chiedeva di noi e lui rispondeva con un secco no, anche se sapevo che era la verità.

Sentì la sua mano andare verso i fianchi e poi risalire.

Era rilassante, ma non erano cose che facevano i cugini.

Lo lasciai fare, non mimportava di cosa era giusto o sbagliato, stava succedendo e a me non dispiaceva.

Sentì che infilò la mano sotto la maglia e io mi irrigidii.

Lui lo capì ma non si fermò , continuava a fare i stessi movimenti di prima solo che senza la maglia era più rilassante.

Mi rilassai sotto al suo tocco.

<< Non so perché ti ho baciato, ma non mi pento, cioè tu sei così bella e io uff, se non eravamo cugini ti avrei sposata giuro, io non so cosa provo per te e non so se quando ci siamo baciati tu hai provato le stesse sensazioni mie, io non lo so il perché ma volevo farlo >> disse John facendo vari sospiri mente diceva le varie frasi e mi avvicinava di più a lui.

Io non sapevo cosa dire, lo stesso era per me.

Rimasi sorpresa dalla sua frase se non eravamo cugini ti avrei sposata giuro, era una cosa che non mi sarei mai aspettata.

<< Mi dà fastidio che gli altri ti guardano, si sono geloso, ma guardati, chi non vorrebbe una ragazza come te, formosa ai punti giusti, con i fianchi larghi che io tanto adoro toccare, e poi non cè ne sono di ragazze come te, hai un carattere adorabile, tu sei adorabile >> disse John, prendendo la mia gamba e mettendola tra le sue e tornando ai miei fianchi.

Iniziai a fare dei giri con lindice sul sue petto mentre pensavo a cosa dirli, lui si era aperto con me e me ne stavo zitta.

Lui era geloso di me, lui adorava i miei fianchi e adorava me e il mio carattere di merda, non ero io adorabile ma lui.

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