Capitolo 7: 5 Aprile 1989

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Pietro passeggiava su e giù per la hall dell'hotel. Aveva appena finito di sistemare la camera di Maya ed andava fiero dell'enorme mazzo di fiori che, come l'anno precedente, le aveva lasciato sul comodino. La prenotazione diceva che di lì a poco sarebbero arrivati e lui aspettava trepidando.
Il loro ultimo incontro era stato meraviglioso. Lui e Maya si erano divertiti tantissimo in quelle due settimane e lui era ormai consapevole di come ad ogni incontro, crescendo sembravano completarsi l'un l'altro sempre di più. Ogni anno era un riscoprirsi ancora più in sintonia, si capivano talmente bene che spesso comunicavano con uno sguardo. E poi amavano le stesse cose: era come se in quelle due settimane non avessero bisogno di altro per divertirsi. Caratterialmente era così diversa da lui, che la sua esuberanza, la sua intraprendenza, il suo carattere forte e a volte capriccioso, ma nonostante sembravano attrarlo come una calamita. D'altronde si sa, i poli opposti si attraggono l'un l'altro con incredibile forza.

Gironzolando nell'attesa non poteva che chiedersi se sarà cambiata o se porterà ancora quel delizioso caschetto castano che sistemava sempre con un rapido gesto della mano dietro le orecchie? E le sue lentiggini? Sarebbero ancora comparse sotto i primi raggi del sole? Quei piccoli puntini cosparsi sul naso e sotto gli occhi...

Lui indubbiamente era molto diverso, l'adolescenza aveva iniziato a trasformarlo in un uomo. Era cresciuto, aveva preso almeno cinque centimetri e il lavoro di manovalanza che svolgeva per aiutare a costruire case ai bisognosi e le lunghe ore di nuoto stavano scolpendo il suo fisico. Il timbro della voce era mutato, ora più roco e profondo, una sottile peluria stava comparendo sul mento e la pelle era sempre più scura, ormai aveva la tonalità dorata degli abitanti del posto e i capelli un tempo castani ora erano quasi biondi.

Era fiducioso mentre controllava l'orologio appeso al muro, ancora poco e sarebbe arrivata. Chissà magari quest'anno sarebbe riuscito a strapparle un bacio prima di vederla ripartire.

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