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Andai in una porta vicina, nascosi il coltello, e bussai, comparve un ragazzo
《Scusa potrei entrare un secondo devo vedere una cosa!》chiesi, il ragazzo si voltò e mi fece entrare, facendomi strada per entrare nella stanza, io con rapidità uscì il coltello, gli presi i capelli e gli tagliai la testa, il sangue mi sporcò la maglietta senza accorgermene, il suo corpo cadde a terra debolmente, lasciando il sangue scorrere per terra, gettai la testa per terra e subito con il sangue scrissi 'SMILE :)' accanto al suo corpo; uscì dalla stanza e bussai accanto.
Un altro ragazzo comparve 《Scusa potrei entrare un secondo devo vedere una cosa!》chiesi di nuovo, esso mi fece entrare
《Cosa devi vedere?》chiese
《Bhe è un obbligo, potresti girarti e darmi le spalle per favore?》chiesi con voce fine
《Certo. Ma perché quella maglietta sporca di san...?》chiese girandosi, io feci la stessa cosa che feci con il ragazzo prima, uscì il coltello e gli tagliai il collo, dopo scrissi 'SMILE :)' ed uscì; dopo una mezz'oretta di tempo uccisi almeno 74 ragazzi; mezzo piano era sterminato! Alcuni non risposero perché forse non c'erano, o erano da altri.
Bussai al numero 341 e mi aprì Luana
《Cosa vuoi?》chiese rabbiosa
"Merda non ci voleva, perderò del tempo!" pensai
《Volevo chiederti scusa. Potesse entrare devo fare pipì!》inventai
《Entra!》disse sospirando, entrai in camera e Luana chiuse la porta
《Il bagno è di là!》disse indicandolo
《Ma non sono venuta qui per andare in bagno!》dissi, le presi un braccio e con il coltello glielo tagliai, il sangue schizzò, io mi girai la faccia, per non sporcarmela, Luana urlò e subito le tagliai il collo, e scrissi 'SMILE :)' e poi uscì. Dopo altre uccisioni, erano passai altri 10 minuti; bussai alla porta 397 e mi aprì Stefania
《Chi è vi?》chiese una voce familiare, Sabrina
《Che vuoi?》chiese Stefania
Ero indecisa se entrare ed uccidere una delle due e ricattare una delle due per non dire nulla, ma poi decisi di non far nulla e farle preoccupare per la perdita della loro cara amichetta
《Niente lascia stare!》disse
《Già!》disse scontrosa e sbattendo la porta.
Finì di uccidere gli ultimi ragazzi rimanenti e poi salì al piano di sopra
《Già hai finito?》chiese Daniela avvicinandosi a me
《Si tu a che punto sei? Mancano 5 minuti ti do una mano?》chiesi seguendola per un corridoio
《Mi mancano 5 ragazzi ancora!》
《Tranquilla faccio io, che stanze sono?》chiesi
《262-263-264-265-266. Poi ho finito!》disse
Io raggiunsi le camere dette ed uccisi i ragazzi, bussai alla penultima stanza ed entrai, un ragazzino secco, pelle-ossa, alto, biondo e occhi celesti.
《Posso aiutarti?》chiese
Io scoppiai a piangere e mi gettai tra le braccia del ragazzo
《Io-io-io... non volevo!》dissi con le mani nella faccia
《O dio, entra!》disse
《Non volevo, scusa!》singhiozzai, presi il ragazzo per la maglietta, quando un ricordo di offuscò la mente.
Ero in macchina con mia madre che piangevo, mia madre urlava "potevi prenderti a pugnalate direttamente, così sai cosa ho provato guardando quelle foto" "sto male! Ecco perché l'ho fatto!"dissi con le lacrime che mi rigavano il viso; il pensiero cambiò, una casa a tre piani ancora in costruzione, io all'ultimo piano in piedi che guardavo il fondo, intenta al suicidio, l'infelicità mi circondava, sangue nel braccio e tagli sul braccio.
I ricordi svanirono subito, ero rimasta paralizzata, sopra al ragazzo disteso per terra, con il coltello puntato al suo petto.
《Hei, che ti prende?》chiese il ragazzo, spaventato.
Ero immobile, quando una rabbia mi avvolse violentemente, tanto da farmi piangere, urla di dolore mi sovrastavano, iniziai a pugnalare il ragazzo, con forza sul suo petto. Il sangue schizzò sulle pareti, anche nella mia faccia, sangue e lacrime si mischiarono tanto da sembrar che iniziai a piangere sangue. Il corpo del ragazzo pur essendo senza vita continuai a pugnalarlo con violenza.
《NO! AAAHHHRRRR! NO, NO,NO,NO! SEMPRE AVVOLTA DA PROBLEMI! NO! NON NE POSSO PIÙ!》urlai con forza
Senza scrivere 'SMILE :)' uscì dalla stanza di corsa, verso la mia stanza
《Non può! Sempre a me! Sempre!》mormorai arrabbiata
Entrai in stanza gettai il colletto nel lavandino, io mi spogliai gettando i vestiti per terra senza un ordine, rimanendo con l'intimo, mi sedetti dentro la vasca e continuai a piangere
《Nessuno capisce niente.. nessuno! Sono solo degli stupidi! Non capiscono, non capiscono,no, no, NO!》finì per urlare, prendendo a calci e a pugni la vasca ed urlando, le lacrime ormai erano incise sulle guance, sembrava che mi volessi liberare dalla vasca, urlavo e prendevo a calci la vasca
《SONO STUPIDI!》urlai e dando una testata al muro leggermente, dove ero appoggiata.
Dopo mi fermai e rimasi a piangere in silenzio nella vasca, aspettando che mi calmassi.
Mi ero sfogata, per tutto quello che passai mesi prima. Aprì l'acqua ed aspettai che fosse piena, appena questa era piena chiusi l'acqua. E subito l'acqua prese un colorito rossastro.
Bussarono subito dopo alla porta
《Luna, amore, apposto?》chiese una voce familiare, Sam, entrò e vide me dentro la vasca ancora con la biancheria, chiuse la porta a chiave della camera, ed entrò in bagno lasciando la porta aperta
《Daniela dice che sei scomparsa! Io allora venni qui, la porta era aperta, che succede? Perché.. l'acqua rossa, i vestiti e il volto rigato di lacrime..! Amore, che succede?》chiese fiondandosi verso di me, e mettendosi in ginocchio, appoggiandosi al bordo della vasca.
Io ero ferma guardavo il vuoto davanti a me, con le lacrime che scendevano, mi girai verso Sam, guardandolo con gli occhi rossi, Sam si tolse i vestiti, rimanendo con le mutande, si immerse nella vasca.
《Allora?》chiese dolcemente, io piangevo, e le lacrime che mi rigavano il viso, poi gettai le mie braccia al suo collo e lo abbracciai
《Scusami!》disse singhiozzando

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