Il Primo Anno In Un'Altra Scuola

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Era il 25 di Ottobre, un'altra volta dovetti trasferirmi in un'altra scuola. Persino di cittá, e giá al secondo giorno del trasferimenti i miei mi iscrissero in un college, ma non come i soliti che studia e poi sul tardi torni a casa, ma bensì in un college che è come Hogwarts... in poche parole lì ci si sta tutto il giorno 24h su 24h.
Comunque il preside acconsentì la mia presenza nella sua scuola.
La mattina successiva ero in macchina che giá partivo per la nuova scuola.

《Questa volta speriamo che nella tua nuova scuola non succede nulla. L'anno scorso ha preso fuoco, in quella precedente c'erano ratti divoratori di umani, insomma che scuola strane esistono!》
Mia madre seduta al sedile del passeggero; una donna gentile, accogliente, simpatica e che si lamenta un po su tutto. Dai capelli neri e dagli occhi castani, guardava oltre il finestrino gli alberi dalle foglie arancioni. L'autunno ormai era giunto!
《Andiamo, cara, non buttare picchio! Sono certo che questo anno sará diverso dai precedenti.》
Mio padre invece guidava, anche lui con i capelli neri e occhi castani scuro, un uomo duro all'apparenza ma dentro abbastanza dolce.
Io, invece, ero seduta dietro con le solite cuffiette ad ascoltare canzoni heavy metal e depresse a tutto volume. Osservavo il paesaggio, le strade isolate, le case grigie, e qualche macchina che passava. Avevo capelli lisci castano chiaro sul ramato, lo stesso per gli occhi, portavo degli occhiali rotondi -stile Harry Potter- che adoravo troppo. Portavo con me la collana dei Doni Della Morte, e al collo portavo anche una di quelle fascie nere che stanno un po strette al collo; vestivo con un maglietta nera con la scritta KILLER bianca -ovviamente presa in un negozio maschile-, dei panaloni neri e le mie solite convers, non ero troppo magra, ma avevo un po di pancia, per questo evitavo di mangiare. Ero una di quelle ragazze menefreghiste, che se ne fotte del mondo, stronza, sorridevo in modo falso perchè ero FALSA.
Non mostravo più nulla da quando mi allontai dalla mia migliore amica Daniela, era la mia "anima gemella" con lei sono diversa, adora anche lei il sangue, le cose strane, persone morte ecc.,e non mostro la parte dura che uso per non farmi amici. Ero un'assatanata del dolore della altre persone, mi piace farle soffrire, ucciderle, fargli le peggio torture.
《Eccoci arrivata Ele...》 disse mia madre
《Luna, mamma, Luna!》la interruppi 《se non dici, di nuovo, al preside di scrivere nell'elenco della classe Luna, anzichè... il mio primo nome, gli farò passare un'anno brutto.》continuai osservando la nuova scuola. Era di un giallo scuro alle pareti, finestre chiuse, silenzio tombale, poteva avere quattro piano "piccola per essere un college" pensai.
Scesi dall'auto ed i miei genitori fecero la stessa cosa, mi tolsi le cuffie e le misi in tasca,mio padre mi prese la valigia dal bagagliaglio e me la porse. Entrammo in quello che sembrava un piccolo college, ma all'interno era enorme, tra i corridoi c'erano ragazzi che camminavano senza zaino che chiacceravano tranquillamente.
"Di solito nei college non si portano divise scolastiche?" pensai
Le pareti erano di un verde aqua favoloso, degli armadietti nessuna traccia. C'erano i bidelli che chiacchieravano allegramente nella loro piccola stanzetta; "Madonna, a me verrá il voltastomaco con tutta questa gente allegra" pensai. Io e i miei genitori ci dirigemo verso delle scale grige che portavano al primo piano. Senza alcun segno di gioia salì le scale dietro i miei genitori.
In quel preciso momento passò accanto a me un ragazzo con i capelli lisci tirati indietro con il solito ciuffo alla JB., occhi di un verde intenso, con labbra non molto carnose, aveva qualche lentiggine. Il viso era un po a punta, e con la pelle non molto chiara. Con le cuffie alle orecchie, con indosso una camicia bianca quasi trasparente con una felpa nera di sopra, pantaloni neri un po strappati e le vans nere e... aspetta un po, aveva la collana dei Doni Della Morte di Harry Potter.
Lo seguì con lo sguardo mentre scendeva le scale "Ho visto bene? Quello è il ragazzo dei miei sogni! Chissá se quando sorride ha le fossette e un sorriso stupendo"  pensai quasi innamorata.
Arrivamo in presidenza
《Buona sera》disse mio padre ad una donna un po anziana che stava dietro ad una scrivania, essa concentrata tra i fogli alzò la testa quando mio padre diede la buona sera 《abbiamo un appuntamento con il preside, siamo i signori Swan.》finì.
La signora si alzò e disse 《Un attimo chiedo se può ricevere.》si diresse verso una porta color noce chiaro e la aprì 《Signor Preside ci sono qui i signori Swan per la figlia! Posso farli accomodare?》bisbigliò. Qualche secondo dopo si avviò verso la porta, si fermò e aprì il braccio per indicare di entrare
《Accomodatevi pure. Puoi lasciare le cose quì, cara nel mentre che parlate con il Preside》disse la signora finendo con un sorriso finto.
Io la guardai da capo a piedi con aria diprezzata, e mi accomodai nel'ufficio del preside con i miei genitori.

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