Nuova Scuola

177 7 3
                                    

A scuola, ormai ci stavamo adattando alle materie nuove, per sfortuna non si faceva più sezionamento, i nuovi orari non erano tanto male, gli autobus alle 15:00 erano quasi vuoti.
Però il fatto era che non potevo più uccidere nessuno, telecamere ovunque, ma un metodo lo trovavo comunque.
Io che ero di seconda dovevamo decidere che fare, facevamo il giovedì i laboratori, iniziammo con scultura, dove lavoravamo l'argilla, e pittura dove una prof ci fece dipingere 'La Notte Stellata Di Van Gogh', o almeno dovevamo rappresentarla.
Ero sempre in classe con Sabrina e Stefania e Daniela, dove Stefania e Sabrina mi stavano ancora più antipatiche. Un giorno Sabrina e Stefania si misero a ridere così tanto che ridevano peggio delle galline, sghignazzavano troppo rumorosamente, io avevo i nervi a 1000, a ricreazione, cercai di non farmi vedere dalle telecamere, mi infiltrai bella vecchia cucina e cercai un coltello, dopo cinque minuti ne trovai in dei cassetti impolverati.
Lo presi e lo misi dentro la manica della felpa, andai in aula e chiamai Sabrina a parte
《Che vuoi?》rispose scontrosa
《Ah.. beh.. vorrei dirti qualcosina a parte》dissi portandola via dall'aula
《Perché mi stai portando via dall'aula?》chiese
《Ti vorrei far vedere una cosa》risposi portandola in un bagno
《Perché in bagno? Cosa c'è in bagno?》chiese agitandosi
《Oh, dio quante domande, ma non sai starti zitta?》risposi seccata, entrammo e la spinsi dentro un cubicolo
《Perché qua dentro?》chiese
《Sta zitta!》dissi arrabbiata, uscì il coltello e col l'altra mano la strangolai e la sbattei contro il muro《Così ti stai un po zitta, e adesso vedremo come si comporta la tua vita del cazzo!》dissi, con violenza le trafissi il coltello nel cuore, senza toglierlo dal petto《Questo, è come un horcrux! Se ti levo il coltello dal petto morirai ma siccome sono brava.. lo sfilerò piano così soffrirai di più e morirai di emorragia 》finì con un risata, e poi piano piano le tolsi il coltello, lei provava ad urlare ma le misi la mano nella bocca per far sentire il suono, lei piangeva, tremava, le si vedeva il dolore negli occhi.
In fine lo tolse definitivamente il coltello, uscì dal cubicolo e lo pulì.
Come se non fosse nulla misi il coltello nella manica ed uscì, andai verso la mensa, e posai nel cassetto il coltello, suonò la campanella che annunciò la fine della ricreazione ed andai in aula.
《Sister ho fatto qualcosa di bello》dissi sedendomi dietro di lei, e senza farmi sentire da Stefania
《Hei dov'è Sabrina?》chiese quest'ultima intromettendosi
《Non ne ho idea!》dissi girandomi e ghignando maleficamente
《Ma se sei stata tu a vederla per ultimo... non è che l'hai uccisa? Ah se l'hai uccisa te la farò pagare gravemente!》disse arrabbiandosi
《Io? Ucciderla? Come potrei? Sono solo un angioletto indemoniato》dissi smorfiosa, la professoressa di matematica entrò, e iniziammo la lezione, ma quando la prof fece l'appello e chiamò Sabrina, Stefania si arrabbiò e di scatto si alzò dalla sedia, tutti ci girammo verso lei che arrabbiata mi indicava
《È stata lei prof. La Ragazza Killer!》disse con le lacrime agli occhi
《A fare?》chiese la prof curiosa
《È stata lei! L'ha uccisa!》disse ancora più arrabbiata, tutti si girarono verso di me, in un silenzio pieno di tensione
《Ma dai! Che dici? Starà male e sarà andata in bagno》dissi ridendo
《No, me lo avrebbe detto!》urlò gettandosi le mano in volto e con le lacrime che scendevano e cadevano sul quaderno posato sul banco.
Una compagna la andò ad abbracciare e la consolò e la professoressa iniziò la lezione.

Ormai le lezioni erano finite, la campanella suonò ed io e Daniela prendemmo l'autobus
《Ma l'hai davvero uccisa tu? Parlo per Sabrina》disse mormorando
《Ovvio!》dissi ghignando
《Comunque Sister come va con i tuoi?》
《Male》dissi, ormai da mesi avevo problemi con i miei genitori, e andavano peggiorando sempre di più.
Arrivammo nel mio paesino ed io Daniela scendemmo ad una fermata vicino casa nostra, arrivate a casa mia ci salutammo ed io entrai in casa, senza nemmeno salutare andai in camera, e mi gettai sul letto.
Feci i compiti per il giorno seguente e andai a nanna.

La Ragazza KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora