Non ce la facevo più, sentivo che li avrei uccisi tutti loro.
Usciii dalla stanza, sentii qualcuno chiamarmi ma lo ignorai, continuai a camminare verso l'uscita ma sentii qualcuno toccarmi la spalla, mi girai e i miei occhi diventarono rossi.
"Non toccarmi" lo guardai negli occhi, lui spostò la mano
Quando fui davanti alla uscita vidi una donna, le assomigliava così tanto, la pezza intorno al capo che le copriva la fronte, cercai di scacciare la sua immagine dalla mia mente ed uscii, respiravo velocemente, dovevo riuscire a calmarmi ma non ci riuscivo, non riuscivo a combatterla.
Lydia's p.o.v.
Stiles se ne stava sdraiato sul letto, non diceva niente, era debole.Io gli stringevo forte la mano, avevo il terrore di perderlo e non ero pronta per perderlo, non volevo perdere l'amore della mia vita.
Lo guardai spaventata quando lui cominciò a chiudere gli occhi, lui strinse la mia mano e sorrise, i miei occhi diventarono lucidi e guardai lo sceriffo che era seduto accanto a lui e piangeva silenziosamente.
"Ti amo, Lydia" sorrisi amaramente
"Ti amo anche io" una lacrima mi rigò il volto
"Mi dispiace di averti trattato male per tutti questi anni, mi dispiace di non essermi accorta prima dei miei sentimenti per te" lui scosse la testa lentamente
"Lydia è tutto ok, io ti amo comunque" sorrise
"Ti amo anche io, lo farò per sempre" scosse la testa di nuovo
"No, dovrai amare altri, lo sappiamo tutti che non supererò la notte" aprì gli occhi che erano lucidi
"Stiles stai delirando" non volevo credere alle sue parole
"Papà" si girò verso di lui
"Ti prego, smettila di piangere" una lacrima rigò il volto anche a lui
"Come ho potuto scordarmi di te? Dell'unica cosa fantastica della mia vita" chiese
"Papà non è colpa tua" non disse niente
"Non voglio perderti" le lacrime rigarono il mio volto
"Vai a cercare Scott, voglio parlare con mio fratello" quella parola fu un colpo al cuore
"Resisti finché non torno" si alzò in piedi per poi baciare la fronte di suo figlio
"Ti voglio bene" sorrise
"Anche io"
Lo sceriffo uscì dalla stanza e rimanemmo da soli, lui mi guardò negli occhi e sorrise.
"Non voglio che tu soffra" non dissi niente e altre lacrime mi rigarono il volto
"Lyds ti prego" mi implorò
"Avrei voluto poterti salvare" scosse la testa e strinse la mia mano con entrambe le sue
"Mi hai salvato, sono qui adesso" non dissi niente
"Quando.. quando vedi il Nogitzune ringrazialo da parte mia"
"Void" lui corrugò la fronte
"È Void il suo nome" spiegai e lui annuì
"Ci ha salvati, ha salvato tutti" sorrisi debolmente
"Non tutti i mostri fanno cose mostruose" sorrise anche lui
"Ti vuole bene" lo guardai sorpresa
"Non lo ammetterà mai" risi e anche lui
"È stato l'unico ad avermi aiutata"
"È una brava persona infondo" annuii dandogli ragione
"Ricordati che ti amo" una lacrima mi rigò il volto di nuovo, mi aveva detto la stessa frase quando era stato preso dai Cavalieri Fantasma.
"Ti amo anche io, e lo sai, lo hai sempre saputo" lui annuì e la porta si aprì, vedemmo entrare Scott, lo sceriffo, Derek e Allison, mi alzai in piedi e abbracciai quest'ultima, Scott fece lo stesso con Stiles.
"Mi dispiace, avrei.. avrei dovuto ricordarti" mi girai verso di loro
"Scott, sei mio fratello, non è colpa tua" gli occhi del Vero Alpha diventarono lucidi
"Stiles io posso fare qualcosa, posso aiutarti" sorrisi speranzosa
"Non lo voglio Scott" quelle parole spazzarono via le mie uniche speranze.
"Stiles" lui scosse la testa
"Ti voglio bene" i suoi occhi diventarono lucidi ancora
"Anche io" si abbracciarono di nuovo e poi Stiles guardò Derek
"Pensavo che non ci saremmo mai rivisti" lui si avvicinò a Stiles
"Mio zio non è l'unica ragione per cui sono tornato, sono tornato per tutti voi" sorrisi nel sentire quelle parole"Sono sempre stato uno stronzo con te,ma ti ho sempre voluto bene" Stiles sorrise
"Anche io, brontolone" Derek lo abbracciò e lo vidi avvicinarsi alla porta
"Io ora vado da mio zio" disse dopo aver preso un grosso respiro e noi annuimmo
"Allison" la guardava incredulo
"Stiles" disse con gli occhi lucidi e andò vicino a lui per poi abbracciarlo senza dire niente
"Mi sei mancato" lui la guardò negli occhi
"Anche tu" si abbracciarono di nuovo e Scott toccò la sua mano, probabilmente stava cercando di prendere il suo dolore
"Non sento niente" lo guardò e Stiles scosse la testa
"Voi non potete prendere il dolore emotivo" sospirò
"È l'unico che riesco a sentire" cominciò a chiudere
"Void può" appena dissi quelle parole la porta si aprì e lo vedemmo, aveva di nuovo l'aria da psicopatico, lo guardammo tutti noi, avevamo paura.
"Vengo in pace" alzò le mani in segno di pace e si avvicinò a Stiles
"Hai un aspetto terribile" lui rise
"Preferirei stare al tuo posto che provare quello che sto passando" i suoi occhi diventarono rossi per una piccola frazione di secondi, prese la mano di Stiles e le sue vene diventarono nere.
Stiles gli disse di avvicinarsi di più a sé, gli disse qualcosa all'orecchio ma non capii cosa, avrei chiesto dopo a Scott, quando si spostò da lui mi guardò e poi toccò le tempie di Stiles, le sue vene diventarono nere di nuovo e strinse gli occhi, non pensavo che Stiles stesse soffrendo così tanto.
Sentivo quelle stupide voci nella mia testa, non volevo ascoltarle, non volevo crederci, volevo risvegliarmi da quel incubo, mi guardai le mani sperando di vedere un dito in più e avere la prova che era un sogno, non lo era, era tutto fin troppo reale, il dolore lo era.
"Non posso fare altro" mi guardò spostandosi da Stiles
"Promettimelo" Stiles guardò Void che prese un grosso respiro
"Lo farei a prescindere" Stiles sorrise e poi guardò il padre.
"Saluterò la mamma da parte tua" altre lacrime rigarono il suo volto e poi Stiles guardò me
"Ti amo" furono le sue ultime parole, si contorse, si portò una mano al petto e i suoi occhi diventarono velati e urlai il suo vero nome, cercai di rianimarlo più volte finché i medici non entrarono.
"È finita, signorina Martin" non volevo sentire quelle parole.
Il respiro mi mancava.
Le lacrime continuavano a scendere dai miei occhi.
Abbracciai il suo cadavere.
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VOID
FanfictionErano davanti a me che mi guardavano confusi terrorizzati, mi diede potere ma non era ciò che volevo, non volevo potere, volevo vivere. Vidi varie facce nuove ma quella che mi colpì fu quella di Lydia che mi guardava con gli occhi lucidi, non sapevo...