Il dolore mi stava uccidendo; proprio come stava uccidendo lo sceriffo, i dottori mi tolsero Stiles tra le braccia e lo portarono nell'obitorio, mi alzai in piedi quando la porta si aprì e vidi entrare mamma, corsi da lei e la abbracciai forte, lei ricambiò l'abbraccio e mi accarezzava i capelli.
"Mi dispiace tanto" fu l'unica cosa che disse, mi allontanai da lei e guardai lo sceriffo, camminai lentamente verso di lui e lo abbracciai, durante quel abbraccio pianse ancora di più.
Mi guardai intorno e vidi che Scott e Void non c'erano, corrugai la fronte chiedendomi dove fossero andati ma sinceramente poco mi importava.
Volevo che lo avesse salvato, non mi importava se non lo aveva voluto, lo avrebbe accettato proprio come aveva fatto Scott e persino Liam.
Mi sedetti sul letto dove poco fa c'era la ragione della mia vita, abbracciai il cuscino e chiusi gli occhi cercando di immaginare il suo volto.
Sentii qualcuno toccarmi la spalla e aprii gli occhi, vidi la mia migliore amica che cercava di consolarmi ma era inutile.
Mi alzai in piedi e senza dire niente uscii dalla stanza, camminai senza meta lungo i corridoi e vidi la porta dell'obitorio aperta, presi un grosso respiro ed entrai, vidi Scott a terra mentre piangeva.
"Scott" lo chiamai e si girò verso di me
"Se ne è andato" disse con gli occhi lucidi e mi sedetti accanto a lui
"Ti voleva bene" lui sospirò
"Anche io, ma non lo dimostravo abbastanza" scossi la testa e lo abbracciai
"Eri suo fratello" sorrisi amaramente e mi spostai un po' da lui
"Avrei potuto salvarlo" scossi la testa
"Stiles non voleva" lui sospirò
"Il morso è un dono,Lydia, guarisce le persone, le rende forti" sospirai anche io
"Hai visto Void?" Chiesi e scosse la testa
"Quando è andato via ha detto che andava a casa" corrugai la fronte e mi alzai in piedi di colpo.
"Torno subito, e se non lo faccio non venite a cercarmi" lui mi guardò confuso ma non gli diedi il tempo di fare domande e corsi via.
Sapevo dove era, sapevo che quel posto gli dava potore eppure lui aveva detto di non volere più potere.
Corsi molto velocemente fino al parcheggio, le lacrime mi rigarono il volto quando vidi la Jeep di Stiles, salii e la misi in moto, le immagini di tutte le volte che ci ero salita mi tornarono in mente e anche la sua voce, scossi la testa scacciando quelle immagini dalla mia mente e cominciai a guidare verso Oak Creek.
Quando arrivai a destinazione scesi dalla macchina e corsi senza meta, lo chiamai più volte ma lui non rispose.
"Void!" Lo chiamai per l'ennesima volta ma non rispose.
Continuai a camminare finché non lo vidi, non era nella sua forma umana, era una volpe vera e propria, era in posizione di difesa mentre mi guardava avvicinarsi a lui, più camminavo e più la sua posizione cambiava, ormai era in posizione di attacco, mi avrebbe probabilmente sbranata se mi fossi mossa ancora.
"Void" dissi il suo nome e la coda cominciò a muoversi, se fosse stato una volpe normale avrei pensato che lo faceva in segno di gioia, la maggior parte degli animali muovono la coda quando sono felici, ma sapevo che quello che provava era tutto tranne che gioia.
"So che stai soffrendo" si mosse
"Proprio come sto soffrendo io" i miei occhi diventarono lucidi
"Ho già perso una persona, non voglio perdere anche te" continuava a guardarmi con quei occhi rossi che alcune volte lo rendevano spaventoso.
"So che tua moglie era la tua ancora" appena dissi quella frase ringhió ferocemente, solo allora scoprii che le volpi potessero ringhiare.
"Non lasciare che la volpe prenda il controllo" mi ringhiò contro di nuovo e mi sedetti a terra
"Sto pensando alla leggenda che mi hai raccontato" sembrò calmarsi
"E ho capito che non è solo una leggenda" i miei occhi diventarono lucidi ancora una volta
"Ho perso la mia anima gemella" una lacrima mi rigò il volto e non mi scomodai a toglierla
"Ma non era solo la mia anima gemella, era l'unico che credeva in me, era l'unica persona che mi faceva andare avanti, era la mia ancora" altre lacrime mi rigarono il volto e cominciò ad avvicinarsi lentamente.
Quando fu accanto a me si sedette appoggiando la testa sulla mia gamba, sapevo che era un essere umano ma coccolarlo mi venne un gesto spontaneo, forse perché ero abituata con Prada.
"Ti starò accanto, Void, supereremo tutto questo insieme" lui strofinò la sua testa sulla mia gamba
"Lydia!" Mi sentii chiamare e lui si alzò, ringhiò ferocemente contro Allison
"Avevo detto che non dovevate cercarmi" mi alzai in piedi anche io
"Così ti fidi di più di lui che di me?" Chiese indicando la volpe
"Lui sa cosa sto provando" sospirai
"Lydia lo sappiamo tutti, anche noi abbiamo perso Stiles" scossi la testa e le lacrime mi rigarono il volto, vidi la volpe allontanarsi
"Ma non lo amavate come lo amavo io" dissi tra le lacrime, mi sentii abbracciare e quando aprii gli occhi vidi Void, lo strinsi forte a me pensando di essere tra le braccia del mio amato.
"Andrà tutto bene" mi toccò i capelli e le lacrime continuarono a rigarmi il volto.
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VOID
FanfictionErano davanti a me che mi guardavano confusi terrorizzati, mi diede potere ma non era ciò che volevo, non volevo potere, volevo vivere. Vidi varie facce nuove ma quella che mi colpì fu quella di Lydia che mi guardava con gli occhi lucidi, non sapevo...