La nostra nuova vita

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Piccola premessa iniziale. Il capitolo non volevo che venisse così, ma ciò che volevo fare non era fattibile, quindi il capitolo sarà un semplice capitolo e ciò mi fa abbastanza intristire, ma è andata così. Vi lascio al capitolo <3

Mi allontano leggermente da Andrea che continua a guardarmi con quello sguardo colmo di rabbia che mi aveva riservato da quando ero appena entrata in casa. Lo guardo, non so con quale sguardo, ma lo guardo e mi prendo coraggio per dirgli qualcosa che avrei dovuto dirgli molto tempo fa
Io:"Andrea, adesso che mi metti di fronte questa scelta ti dirò tutto. Quando ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a frequentarci, io ti volevo seriamente, non pensavo a Salvatore e non mi mancava. Però quando l'ho rincontrato, ho capito che con lui non era mai finita, che lui era ancora una questione aperta, e non ce l'ho fatta, non ho resistito ed ho iniziato a riaffezionarmi a lui. I miei sentimenti per lui sono riaffiorati e non posso fare niente a riguardo. Se tu adesso mi lascerai andare via con lui io te ne sarò per sempre grata, ma se tu adesso mi impedirai di stare con lui -abbracciai surry- sappi che non te lo perdoneró mai. E poi guardami sono un disastro, non sono riuscita a tenermi stretta nemmeno un ragazzo, e non ti ho trattato come avrei dovuto, sono sicura che troverai qualcun'altra migliore di me, guarda Sandra ad esempio, ultimamente avete passato così tanto tempo insieme che sono la prima a shipparvi"

"Cazzate" urlò Andrea avvicinandosi a noi "lei non è degna di essere paragonata a te, tanto meno di sostituirti " disse con voce nostalgica
"Ehi" disse Sandra che si trovava dietro di lui e che era appena stata offesa, provò ad avvicinarsi e gli poggió la mano sulla spalla, ma appena Andrea la fulminó con lo sguardo lei ritrasse la mano e fece qualche passo indietro.
Andrea:" Sarah, pensaci, che vita potresti avere con lui? Starebbe tutto il giorno davanti al computer a giocare ai giochini stupidi ed editare video, mentre io avrei sempre tutta la mia attenzione su di te e ti dedicherei tutto il tempo necessario, Sarah pensaci"
Io:"a me va bene così, é stato grazie a quegli stupidi giochini se l'ho conosciuto, e adesso noi ci avviamo"
Laura:"Sarah, quelle valige le ho fatte io per te, c'è tutta la tua roba"
Io:"credo che prenderò solo qualche cosa"
Mi incamminai verso le valige e subito dopo averle aperte presi velocemente qualche maglietta e qualche paia di jeans, mi incamminai verso surry e aprii la sua valigia infilai i vestiti e la richiusi, presi per mano di surry e poggiai la mano libera sulla maniglia pronta per affrontare ciò che la vita mi avrebbe riservato, non avevo voglia nemmeno di salutare gli altri che erano rimasti nel salottino per paura che Andrea si potesse pentire e trascinarmi a fondo con lui, sarei semplicemente andata avanti. Aprii la porta e mi incamminai con surry che teneva forte la mia mano, mi girai per chiudere la porta e ritrovai Andrea seduto sul divano che mi guardò e mi disse:" te ne pentirai" poi chiusi la porta.
Surry:"sei sicura?"
Io:"si"
lo guardai e ci scambiammo un dolce bacio
Io:"allora qual è la nostra meta?"
Surry:"la stazione. Troveremo un viaggio disponibile per Padova o al massimo nel Veneto e poi improvviseremo, l'importante adesso è che io sia con te"
Io:"finalmente si ricomincia?"
Surry:"si, si ricomincia, vivremo la vita che hai sempre desiderato"
Io:finalmente vivremo la nostra vita".
La stazione non era particolarmente lontana, ma a piedi ci avremmo impiegato un pochino e in più aveva appena iniziato a piovere e noi non possedevano un ombrello, ci saremmo ammalati sicuramente. Surry iniziò a fare lo stupido nelle strade che stranamente erano desolate, probabilmente a causa della pioggia.
Poi vide un negozio di videogiochi e corse verso di esso lasciandomi con la valigia
Io:"surry, non mi va di arrivare fino a là sotto, torna indietro"
Surry:"do solo un'occhiata, aspettami là, non c'è bisogno tu venga qua"
Ero abbastanza stanca di aspettare, ma per fortuna si decise a tornare indietro era ancora sulle strisce pedonali quando si fermò e mi guardò surry:"sai"
La strada era così silenziosa che non c'era nemmeno il bisogno di urlare, inclinai la testa confusa
"cosa?" gli chiesi poi
"quel giorno" prese una lunga pausa chiuse gli occhi prese un bel respiro e continuò "il giorno dopo il tuo anniversario con Andrea, quando mi scambiasti per un ladro" (capitolo urla del mattino, per chi non ricorda) sorrisi pensando a quanto fossi stata stupida in quel monento " quel giorno oltre a scappare da Sandra stavo scappando anche da te, vederti legata a un altro uomo mi faceva soffrire e se a me non fosse caduto quel vaso e se tu non ti fossi svegliata ora non saremmo qui, grazie"
surry era fermo ancora a metà delle striscie pedonali, mentre io ero ancora sul marciapiede con la valigia che mi copriva le gambe
"ti amo" fu tutto che gli riuscì a dire, ero veramente affascinata dalla sua immagine illuminata dalla luna
"ti amo Sarah" lui me lo gridò
Io:"surry, adesso vieni qua potrebbe essere pericoloso"
"arrivo" disse lui mentre allargava le braccia e inclinava la testa, lasciando che la pioggia gli cadesse sul viso.
Poi accadde qualcosa di veramente orribile, si sentì una sgommata di una macchina che girava l'angolo dell'incrocio dove ci trovavamo e due fanali illuminarono surry, lui abbassò lo sguardo e guardò nella direzione dei due fanali, ma fu troppo tardi, io non riuscivo a muovermi tanto che ero paralizzata dalla paura e nessun suono uscì dalla mia bocca. Poi lo vidi, era sdraiato sull'asfalto mentre una pozza di sangue pian piano usciva dal suo corpo, la macchina era già sparita e io raggiunsi il mio piccolo sperando che non fosse nulla di grave,mi inginocchiai accanto al suo corpo, tremando presi il telefono dalla mia borsa e con difficoltà chiamai il numero di emergenza, dando le informazioni di dove ci trovavamo. Iniziai a piangere chiedendogli di resistere e dicendogli che l'ambulanza sarebbe arrivata presto, ma lui non mi rispondeva. La pioggia si mischiava alle mie lacrime che scorrevano dai miei occhi sempre con più frequenza, lo guardai e gli accarezzai la testa. La macchina tornó indietro dopo un pó, sentii il finestrino abbassarsi un pó e poi una voce disse "o con me o con nessuno", poi si udirono le sirene dell'ambulanza e la macchina si dileguó velocemente.
Da lì in poi fu tutto confuso, le sirene dell'ambulanza che creavano un chiasso infernale, i paramedici che la tartassarono di domande su come fosse successo ciò, poi presero surry e lo portarono dentro qualcuno mi strattonó dal braccio "signorina si sbrighi ad entrare, non abbiamo tempo da perdere" mi disse qualcosa del genere, ma io non capivo niente, ormai ero morta con Salvatore.
Iniziai a piangere, anzi non avevo mai smesso di farlo, sapevo cosa sarebbe successo da quel momento in poi, ovvero avrei vissuto la nostra nuova vita da sola.

Fine.

1150 parole, credo sia il capitolo più lungo che io abbia mai scritto, ed è finito così. Avevo questo capitolo in mente da un secolo, ma ora a scriverlo mi son sentita veramente malvagia, comunque ci sarà un ultimo capitolo extra che sto già iniziando a scrivere, ma uscirà in una data precisa e manca ancora un mese e passa, ma poi la storia sarà finalmente completa, finalmente per dire perché è triste dire addio ad una storia, soprattutto perché questa è stata la mia prima storia, scritta così in un momento di noia che sarebbe dovuta finire con Sarah che scopriva che surry avesse messo incinta la marina, ma poi è cambiato tutto e tra le varie versioni possibili questa è stata la mia preferita. Adesso inizierò una ff sui bts che mi piacerebbe ottenesse almeno un decimo del successo ottenuta da questa e poi quando mi girerà pubblicherò una ff sulla saschefano 😍 ci vediamo poi sul capitolo extra 💙 Buon anno a tutti, bye.👋

Tutto da uno stupido bacio -SurrealpowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora