4 settimane dopo...
Mi sveglio con l'umore sotto i piedi e vado a scuola, Appena arrivo a scuola trovo subito i miei migliori amici che si stanno 'procreando' sotto l'albero nel cortile ''Non sono pronta per certe scene mi dispiace'' dico e loro si girano spaventati ''SÌ PUÒ SAPERE QUANDO SEI ARRIVATA''dice Joel ''Io sono in ogni posto..SEMPRE'' dico facendo dei gesti con le mani. Arrivano anche Luke, Erick e Serena..
Luke mi saluta con un bacio nelle labbra che ancora non mi trasmette niente, credo anche a lui ma secondo me lui pensa che quei baci per me siano come fuochi d'artificio.. NON È COSÌ.. arrivo Christopher, Richard, Sofia, Gina e Zadbiel così entriamo in classe.. ''Ragazzi, Aprite le orecchie perché lo ripeterò solo una volta..'' Disse entrando in classe poi continuò ''Allora molto presto ci sarà la gita scolastica e ci hanno già comunicato la data e il luogo, per prezzi su per giù sono uguali a quelli dell'anno scorso se non di più se non di meno.. Le camere saranno divise da due persone dello stesso sesso quindi scordatevi i fidanzati che dormono nella vostra stessa camera, la gita durerà due mesi e in questi due mesi Tutti i Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato e Domenica li avrete liberi e potrete fare quello che volete, solo questi giorni non controlleremo le camere.. Detto questo, la gita sarà a Parigi sta una settimana, domani saprete le cifre giuste'' concluse la professoressa e la lezione proseguì noiosamente come quelle seguenti.
Esco da scuola e come ogni giorno da 4 settimane cerco Luke in giro, ma non lo trovo da nessuna parte, quindi decido di aspettarlo davanti il cancello.. passa mezz'ora e decido di andare a cercarlo, arrivo alla biblioteca e sento due persone parlare e una di quelle persone è Luke, sto per entrare quando ''Okay sorellina, dammi tempo fino a dopo la gita e di Veronica nessuno saprà più nemmeno il nome'' Entro nella biblioteca e faccio cadere apposta un libro per attirare la sua attenzione, si gira verso di me e sbarra gli occhi appena realizza cosa avevo appena sentito della telefonata con Clarissa ''Veronica..'' Non riesce a finire la frase che la mia mano e sulla sua faccia ''HO SOFFERTO TROPPO LUKE, SE DEVO SMETTERLA DI VIVERE IN QUALCHE MODO POSSO FARLO QUANDO VOGLIO, ANZI TI DIRÒ.. SAI QUANTE VOLTE CI HO PROVATO A MORIRE? E SAI QUANTE VOLTE MI HANNO FERMATA? NON PUOI IMMAGINARE COME SI CI SENTE QUANDO OGNI PERSONA CHE TI STA VICINO PROVA DOLORE PER TE! MA ADESSO LO SAI PERCHÉ QUELLO AD AVERE BISOGNO D'AIUTO QUI STAVOLTA SEI TU..'' Gli urlo in faccia e corro fuori dalla scuola, sento qualcuno rincorrermi quindi corro ancora più veloce fino che quella persona mi raggiunge e mi stringe così forte che mi abbandono ad un pianto liberatorio di quelli che non ho mai scatenato con nessuno.. MAI..
Pov.Christopher
Stavo tornando a scuola per pendere una cosa che avevo dimenticato in classe, stavo entrando a scuola quando vedo Veronica correre via piangendo così dimentico quello che dovevo prendere e la seguo per sapere cosa avesse, quando riesco a prenderla e a stringerla fortissimo lei scoppia a piangere come non aveva mai fatto con nessuno... Solo Adesso.. SOLO CON ME E IO CI SAREI SEMPRE STATO PER LEI IN QUALSIASI MODO..
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Dolore Eterno
FanfictionDa Piccola Aveva Una Vita A Dir Poco PERFETTA fino hai suoi 16 anni quando suo padre le aveva detto che per lui non era più sua Figlia da quel giorno la sua vita cambiò, si rese conto che quello non era modo di continuare a vivere fino al giorno in...