«Cazzo, mi sei mancata.» dissi stringendola ancora di più.
«Anche tu mi sei mancata, tantissimo.»
Iniziammo a piangere a dirotto per poi sederci una di fronte all'altra.
«Allora, come va con Valerio?» chiese asciugandosi le lacrime.
«Valerio?» come faceva a saperlo? Cioè, magari le avevo accennato qualcosa o magari qualcuno le aveva detto tutto. «Va bene. Nel senso, siamo amici, non di più.» abbassai lo sguardo ripensando a lui, dove cazzo era finito?
«Mmh, va bene.» mi guardò con un sorrisetto malizioso.
«E tu con Matteo?» chiesi facendola diventare tutta rossa.
«Ci siamo messi assieme.» disse abbassando la voce. Cacciai un urlo fortissimo e le saltai addosso dalla gioia. «Lo sapevo!» iniziai a ripetere più volte "lo sapevo" canticchiando fino a quando mi fermò. Ero così felice per lei, per loro.
Passò velocemente il tempo in bagno e suonò la campanella dell'ultima ora. Prendemmo le nostre cose, Matteo e Alessia si diedero l'ultimo bacio prima di dividersi. Erano così carini. Io decisi di lasciarli soli e mi diressi verso il cancello della scuola quando vidi Valerio baciarsi con un'altra ragazza. Rimasi ad dir poco sotto shock. Le lacrime mi salirono agli occhi e cercai di trattenerle il più possibile. Staccai velocemente gli occhi da quei due e quando mi girai, trovai Alessia e Matteo guardarmi dispiaciuti.
«Regà, non c'è niente tra me e Valerio. Perché dovrei stare male? Lui può fare ciò che vuole.» dissi per poi cercare di andarmene ma venni fermata da Luca.
«Mel, mi dispiace.» disse insieme ad Alessia.
«Per cosa? Io non sono dispiaciuta, per niente. Devo andare ora, ci si vede.» mi girai e me ne andai. Che merda, ci ero rimasta davvero male davanti a quella scena e se ne erano accorti tutti. Feci un grande sospiro e continuai a camminare, il cuore mi batteva all'impazzata, non riuscivo più a trattenermi, mi faceva male.
Mi sedetti su un muretto e iniziai a massaggiarmi la parte sinistra del petto, gemendo dal dolore.
«Cazzo!» Urlai. Mi piegai in due dal dolore ed iniziai a lacrimare. Perche tutte a me?
Vidi passarmi davanti un sacco di gente, tutti a guardarmi senza aiutarmi.
«Tutto bene?» chiese un ragazzo a me sconosciuto. Era stato gentile a fermarsi.
«Si, cioè, no. Cazzo.» Iniziò a farmi sempre più male. Il ragazzo prima di alzarmi mi chiese scusa. Mi portò nella sua macchina e mi mise sul sedile del passeggero.
«Dove abiti?» chiese preoccupato.
Gli diedi la via e fece partire l'auto con un rombo. Passammo anche davanti alla mia scuola e vidi Valerio che stava cercando qualcuno con gli altri. Ero io? Ma vaffanculo Valerio. Eccola la Melissa gelosa. Si, problemi? Fatti i cazzi tuoi subconscio del cazzo. Ero davvero arrabbiata e gelosa. Mi portò a casa, disse di chiamarsi Matteo e mi diede il suo numero. Wow, di già il suo numero? Carino, anche il ragazzo però. Mi invitò anche ad una festa di sta sera in discoteca. Accettai. Appena salii in camera, mi stesi sul letto, il dolore si era alleviato per fortuna. Verso le 15:00 iniziai a prepararmi, mi misi i miei skinny, una maglietta che finisce sopra il mio ombelico e le mie Globe. Mi truccai con una linea di eye-liner e delle passate di mascara. Molto semplice, non mi piaceva essere tanto elegante. Verso le 20:00 arrivò Matteo e insieme andammo verso la discoteca. «Sei bellissima.» disse facendomi arrossire.
«Grazie. Sono vestita normalmente perché non avevo vestiti adatti.» mentii, non ne avevo voglia e non mi piaceva. Comunque sembrava simpatico oltre che carino.
Appena arrivati mi accompagnò dentro e non appena scrutò qualche ragazza mi lasciò da sola dicendomi che sarebbe tornato subito. Lo sapevo, sono una cogliona. Non dovevo venire. Alzai lo sguardo in cerca del bancone, volevo ubriacarmi fino a stare male, fino a vomitare, volevo piangere e sfogarmi, dire tutto quello che mi passava per la testa. Finalmente lo vidi, il bancone, era lì e mi diceva "Vieni, vieni ti farò sentire meglio." mi diressi a passo veloce verso questo e nel mentre vidi Valerio, che stava palpando culi e tette ballando con due cagne. Questo mi motivò a bere tantissimo e così feci. Dopo moltissimi drink finalmente riuscii nel mio intento. Questi mi vennero offerti da molti ragazzi che mi si avvicinavano. Ero felice e triste allo stesso momento. Iniziai a piangere, tanto per cambiare. Sentii una mano sui miei fianchi. Valerio. Oddio, aiuto.
«Ciao piccola.» disse piazzandosi davanti a me. Quando mi vide in faccia, si preoccupò moltissimo. Avevo delle occhiaie lunghe fino ai piedi, gli occhi rossissimi e in più, puzzavo.
«Ciaaaaaao.» dissi con fare stupido. Non volevo, ero incazzata con lui ma l'alcol mi faceva dire e fare tutt'altro. Iniziai a ridere piegandomi in due e rischiando di cadere ma mi fermò. Sentii scendere qualche lacrima dai miei occhi ma cercai di non farlo notare.
«Sei ubriaca.» affermò serio.
«Come se te importasse qualcosa.» lo guardai fisso negli occhi, quei suoi occhi bellissimi e profondi. Era preoccupato per me. Si vedeva.
«Si, mi importa di te. Più di quanto tu pensi.» Rimasi zitta fino a quando mi prese il braccio e mi tirò fino all'uscita. Mi fece sedere su di un muretto. Stavo tremando.
«Che cazzo Melissa. Perché hai bevuto così tanto? E chi te li ha pagati?» sembrava quasi incazzato. «Vado a prenderti una felpa. Stai tremando.» disse dirigendosi verso la macchina. Scoppiai a piangere e contemporaneamente iniziai a ridere. Non mi era mai successa una cosa del genere. Effetti dell'alcol.
POV VALERIO
Era ubriaca ad una festa dove non sarebbe mai dovuta venire. Non sapevo perché era qui, perché era ubriaca, con chi era, chi aveva pagato quei drink. Mi ero seriamente preoccupato. Mentre andai a prenderle la felpa la sentii ridere e piangere allo stesso tempo, mi girai e la vidi con la schiena appoggiata al muretto. Perché stava piangendo? Avevo bisogno di risposte. Presi la felpa e gliela misi. Era così carina.
«Con chi sei qui?» le chiesi mantenendo la calma. Ero geloso cazzo, se fosse venuta qui con un maschio avrei dato di matto.
«Ti spiego: quando stavo tornando da scuola ho avuto un piccolo malore qui.» mi mostrò dove aveva avuto male. «e niente un ragazzo di nome Matteo mi ha gentilmente accompagnata a casa. Poi mi ha chiesto se avessi voluto accompagnarlo a questa festa io gli ho detto di sì ma quando siamo entrati lui mi ha lasciata sola avendo visto delle ragazze, sicurameeente più belle di me. E niente sono andata al bancone promettendomi di bere fino a piangere e fino a vomitare. C'è l'ho fatta.» continuò continuando a piangere, aveva una voce così dolce però non assomigliava per niente alla sua per via dell'alcol. Di tanto in tanto mi guardava e vedeva che non ero felice di quello che le era successo. Era qui con un maschio, mi bastava solo il nome e lo andavo a cercare. Nessuno si deve permettere di toccarla. È mia. Finalmente lo hai ammesso a te stesso Valerio, sei geloso e ti piace. Non lo negare. Ok, ok, non lo nego. Sono geloso e mi piace. Ero stato catturato da quella ragazzina, mi piaceva stare con lei, parlarle, vederla ridere. Solo che non resistevo alla tentazione di farmi le altre. Questo era il problema.
«Cazzo Melissa.» dissi guardandola piangere sempre più forte. Cercai di abbracciarla ma mi spinse via.
«No! Tanto a nessuno importa di me! Perché dovresti preoccuparti così tanto! Piango tutti giorni, ci sono abituata! Non voglio più abbracci da nessuno! Sono stufa!» urlò allontanandosi sempre di più da me. Quelle parole fecero malissimo ma sapevo che non lo pensava davvero.Ciao raga! Come state? Allora, questa è la prima parte di questo capitolo. Vi piace?
Io cerco di far sembrare le conversazioni più reali possibili, quindi quando Melissa piange ubriaca, cercate di immaginarla così!
A sta sera, vi voglio bene.
Alix 🃏

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Scusa ma ti amo
FanfictionValerio Apa Melissa Bassi Due ragazzi, una storia. "Non stavamo male, non stavamo bene. Semplicemente stavamo insieme."