Capitolo 12

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Il signore comprese subito e mi disse che da lì a poco si sarebbe dovuto trasferire in un'altra città. Visto che ero ancora minorenne e il signore molto benestante, decise di pagarmi lui tutte le spese della casa. Non ho mai ringraziato una persona così tanto. Appena se ne andò urlai al signore «Stia bene e grazie ancora!» si girò, sorrise e con la mano mi salutò. Appena chiusi la porta e mi girai, la casa era come prima. Sistemai tutte le mie cose e andai a farmi la doccia, dimenticandomi Valerio con la sua nuova amichetta. Se la teneva per mano e poi quando vide gli altri la prese per i fianchi. Mi faceva schifo. Avevo preso una decisione durante la doccia, avrei lasciato Valerio. Conoscendolo, oggi potrebbe tranquillamente venire a casa mia senza il permesso, facendo la doppia faccia
Mi misi le brasiliane di pizzo -in pratica con quelle non bisognava neanche togliersele, si vedeva già tutto-, una reggiseno anch'esso di pizzo, una felpa e le parigine. Stavo tranquillamente leggendo un libro aspettando Valerio quando qualcuno suonò al campanello. Guardai l'ora ed era mezzanotte passata. Scesi rumorosamente le scale per poi guardare attraverso lo specchietto della porta. Era Valerio, sorrisi sarcasticamente per poi aprire lentamente la porta. Avevo in mente di trattarlo di merda, come lui aveva fatto con me. Quando lo vidi mi trattenni dal piangere. Stai al piano, Melissa! Fallo soffrire.
«Ciao amore!» sorrisi baciandolo in bocca. Non avevo mai fatto così e lui sembrò accorgersene. Al contatto con le mie labbra, si irrigidì, sensi di colpa tesoro? Valerio Apa, questo sarà il tuo ultimo giorno da fidanzatino con Melissa Bassi.
Gli offrii da bere cercando di essere il più sexy possibile. Sapete, piegandomi a 90° facendo vedere il mio bellissimo fondoschiena al contrario di quella troia che si era portata a casa. Andai in cucina e mi sedetti sulla sedia.
«È il tuo momento Melissa, fallo. Non ti ha mai meritata, cazzo.» stavo parlando da sola. Mi spogliai e rimasi in intimo per poi uscire in salotto sedermi su di lui sul divano. Mi squadrò per bene mordendosi il labbro. Adesso arriva il colpo basso, c'è la puoi fare Mel!
«Che c'è tesoro, la tua amichetta non ti soddisfa quanto me?» dissi ridendo. BOOOM! Mi alzai dalle sue gambe e la sua faccia era a dir poco, shockata! Non ho mai goduto così tanto. Dopo circa un paio di minuti che stava fissando il pavimento presi coraggio.
«Pensavi davvero di passarla liscia? Caro, se non lo sai stavamo insieme circa 10 minuti fa ma ora puoi tranquillamente uscire con la tua amica, o come dovrei definirla adesso? Ragazza? Sei ridicolo Apa.» dissi rimettendomi la felpa addosso. Ero così felice e libera. Non vedevo l'ora che se ne andava per urlare di gioia, lo odiavo a morte.
«Almeno guardami quando ti parlo!» dissi ripetendo quello che mi aveva detto una settimana fa. Lo vidi alzarsi e con lo sguardo basso uscire dalla porta. Quando se la chiuse alle spalle, mi portai una mano alla bocca e scoppiai a ridere. Sembravo psicopatica, ero a casa da sola e stavo ridendo come una pazza. Sembravo Harley Quinn, io volevo essere lei. La adoravo. ADORAVO.
«È STATA LA COSA PIÙ BELLA CHE IO ABBIA MAI FATTO AD UN RAGAZZO!» urlai ridendo. Le lacrime rigarono le mie gote per il troppo ridere e quando finalmente finii, dopo 30 minuti, andai in camera e mi misi a dormire.
                           POV VALERIO
Ero davvero confuso e mi sentivo un coglione. Come cazzo ho fatto a preferire Loren a Melissa? Alla mia Melissa? Che ormai avevo perso perché mi aveva lasciato. Stavo davvero di merda, pensavo a cosa cazzo mi passava per la testa quando l'ho portata a casa. Non sapevo come faceva a sapere di Loren. Poi prima, non l'avevo mai vista così. Sembrava diventata pazza, alle volte faceva delle risate che con il contesto non c'entravano nulla e parlava in modo strano, come se qualcuno avesse preso parte del suo corpo. Devo riprendermela a tutti costi. Salii in macchina e mi diressi verso la mia casa, quando entrai mi trovai davanti Mattia.
«Allora? T'ha lasciato?» annuì e lui mi rispose con un 'immaginavo'. Erano tutti incazzati con me, probabilmente sapevano che lasciandomi non l'avrebbero mai più vista. Spiegai tutto a tutti, quello che aveva fatto e come sembrava. Alcuni sbalorditi, alcuni ridevano per il suo comportamento e altri che davano ragione a Melissa.
«Bro, lasciala stare per un po'. Ha bisogno di riprendersi.» mi ammonì Giulio. Mi svegliai in tempo per la scuola e quando parcheggiai con gli altri la mia macchina nel parcheggio, vidi Melissa. Era strana, vestita in modo diverso, uguale identica ad Harley Quinn. Si sapeva che la adorava ma ero certo che non aveva messo quei vestiti per copiarla. Vidi Alessia andarle in contro per salutarla.
                          POV ALESSIA
Melissa mi mancava, quindi decisi di andarle in contro per salutarla.
«Mel!» le urlai mentre correvo. Si girò ed era identica ad Harley. Mi sorrise a trentadue denti, era pallida in faccia e non era il trucco, aveva gli occhi rossi. Scoppiò in una risata, non so bene come definirla, "pazza".
«Scusami, le voci. Ahahah.» rise proprio di gusto e se ne andò camminando lentamente, facendo scoppiare ripetutamente la gomma rosa che masticava. In una tasca sul fianco aveva una pistola. Lei? Con una pistola. Ero molto confusa. Sentii le braccia di Luca prendermi da fianchi.
«Amò, si riprenderà. È solo un periodo.» annuì e gli stampai un casto bacio sulle labbra.
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Non chiedetemi perché ho scelto i funghi, non mi piacciono ma erano carini.
Anyway, vi sta piacendo la storia? Fatemelo sapere qua sotto con un commento per favore! Mel sta diventando sempre di più come Harley, ma come mai? Io personalmente amo Harley Quinn e in qualche modo volevo metterla nella storia. Probabilmente quando finirò questa storiella ne farò una su di lei.
Ancora grazie per le 300 visualizzazioni e niente, ciauu🖤
/Alix
                             

Scusa ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora