Capitolo 15

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RIDO AHHAHA ⬆️🔝

Arrivammo a casa dopo un lungo viaggio silenzioso di 10 minuti.

«Bbbbbbbbrrraaah! La nostra coppietta è tornata!» quasi urlò Giulio. Scoppiammo a ridere sia io che Valerio. Intanto che Vale e gli altri stavano parlando, io me ne andai in camera. Era arrabbiato per qualche motivo con me? Mi rimbombava in testa questa frase da quando io e Marco ci eravamo abbracciati.

«Allora quale prendo Alè!» mi lamentai dopo aver provato ottomila paia di brasiliane. Mi piacevano un sacco ed in più erano comode.
Io e Alessia avevamo deciso di uscire tra migliori amiche, dopo molto tempo era ora.
«Oh Gesù! Guarda che ho visto!» indicò un reggiseno di pizzo nero trasparente e delle mutande della medesima fantasia. «Farai contento Valerio, amò.» continuò ridendo.
«Alessia!» la ammonii infastidita. «Che voi?» chiese retoricamente. Scoppiammo a ridere entrambe. Alla fine non presi niente, come mio solito.

Dopo aver girato un bel po di negozi, avendo preso una felpa nera e degli skinny neri ci fermammo in un bar.
«Allora come va con Luchino?» chiesi sorridendo.
«Benissimo! L'altro giorno mi ha portata a cena fuori ed è stata la cosa più bella che avesse mai fatto durante la nostra relazione, Mel, lo amo tantissimo!» Nei suoi occhi lessi tutto l'amore che provava per lui e lo stesso valeva per tutto l'amore che Luca provava per Alessia. Si mangiavano con gli occhi prima di mettersi assieme.
«Sono contenta per voi.» dissi la verità, in fondo era così. Ero davvero contenta per loro.
Sentii il telefono vibrare e lo tirai fuori dalla borsa.

Amoremio:
"Ciao amo, che stai facendo?"
Io:
"Ehi, sono al centro commerciale con Alessia te?"
Amoremio:
"Io sono in studio amò, era per sentirti. A dopo, ti amo."
Io:
"Anche io."

Tornammo a casa dopo una lunga chiacchierata e sia io che Alessia ci facemmo la doccia.
Appena uscii vidi Alessia bella più che mai.
«Ma ch'è tutta 'sta eleganza, sei una figona!»
Urlai.
«Hai visto?» si intromise Luca baciandola. Mi si fermò il cuore vedendo quella scena ma non perché c'erano loro come 'protagonisti', ma perché Valerio non lo faceva ormai più e la cosa mi dispiaceva. Si, mi baciava con foga ma ultimamente è come se mi volesse nascondere qualcosa, di nuovo.
«Ok, siete carini e tutto ma ora fuori da camera mia!» dissi ridendo.
Mi misi un paio di pantaloni larghi e una felpa larga. Scesi in salotto e mi misi a guardare la tv sul divano con le ginocchia portate al petto.
«Sta sera non esci?» chiese Luca abbracciandomi. Era da tanto che non lo faceva, mi mancavano i suoi abbracci. Li dava sempre, anche nelle situazioni meno appropriate.
«No.» risposi annoiata. Luca annuì e poco dopo i due uscirono di casa. Ero da sola a guardare "Piovono polpette", stile da 'forever alone'. Non sapevo dov'era Valerio ma sinceramente neanche mi interessava. E invece si. Si ok ma sono cazzi suoi. Stavo così bene sul divano, da sola, l'hai ripetuto mille volte, fino a quando non arrivò Giorgio.
Sbuffai vedendolo e lui come poteva non accorgersene.
«Sei arrabbiata con me?» domandò stranito.
«No, no. Stavo così bene da sola.» sorrisi per poi rivolgere lo sguardo verso il film.
«Se vuoi me ne vado.» chiese aprendo di nuovo la porta. Con un salto mi alzai velocemente dal divano «No per favore.». Annuì e poi salì in camera, io mi addormentai sul divano.

Mi svegliai di colpo per via di un incubo. Guardai il cellulare ed erano le 8:14. Mi sdraiai di nuovo e rimasi a pensare guardando il soffitto. Dov'era Valerio?

POV VALERIO
Ieri sera non ero neanche tornato a casa, non ne avevo voglia. Ero andato ad una festa ed avevo conosciuto una ragazza: Jennifer. Era davvero bella. Chiacchierammo per un po' e poi la portai fuori a cena tra 'amici'. Scoprii che era molto simpatica e dolce. Decidemmo di andare a casa sua e così facemmo.
«Eccoci arrivati.» disse chiudendo la porta alle sue spalle. Casa sua era molto bella ed elegante.
«È bella casa tua!» dissi io sorridendole. Mi fece accomodare sul divano e andò di sopra.

The Illest:
"Ciao Ser, dove stai?" Un messaggio da Giorgio. Non potevo dirgli che ero a casa di Jennifer.
Io:
"Sto ngiro, sta sera non torno a casa."  Mentii sul giro ma sul fatto che non sarei tornato a casa, no.

In quel momento pensai a Melissa, quanto le avrebbe fatto male scoprire che ero stata a casa di un'altra ragazza? No, non potevo perderla di nuovo. Mi alzai di scatto.
«Jennifer, devo tornare a casa.» urlai dal salotto. La sentii scendere dalle scale ed era in mutande e reggiseno, il mio amico non fece altro se non alzarsi di poco. Ci baciammo sulle guance e me ne andai. Non avevo neanche il suo numero, meglio, così non l'avrei cercata.

Stavo guardando Melissa dormire sul divano erano le 6:30 quindi decisi di andare a dormire nella mia stanza.

«Buongiorno.» disse schietta lei.
«Buongiorno tesoro.» le sorrisi baciandole la guancia. Sapevo che aveva qualcosa ma non dissi niente per paura di litigare di nuovo. Sentii un fischio e poi un "Vale viè qua!" Di Giorgio. Mi alzai e andai da lui, appena chiusi la porta si incazzò moltissimo.
«Lasciala.» mi disse guardandomi negli occhi. Non l'avevo mai visto così incazzato, mai. Si appoggiò bruscamente alla scrivania con  gambe incrociate e braccia conserte. Non stavo capendo.
«Eh?» mi grattai la nuca.
«Oh, so benissimo dove sei stato sta notte. Vuoi farla soffrire ancora? Eh? Vuoi che soffra ancora per te? Che cazzo ti prende? Vai a puttane come se vendessi pane. Valerio tu non la ami. Proprio per niente. Lasciala per il tuo e il suo bene o vi farò lasciare io. Non permetterò che tu le faccia del male, di nuovo.» disse tutto incazzato per poi andarsene sbattendo la porta. Aveva ragione su tutto ma io la amavo veramente, solo che alle volte mi facevo sedurre e non resistevo. Era una cosa da migliorare, non avevo mai avuto una relazione seria, davvero seria.

Durante il pomeriggio Melissa ed io non ci parlammo e vedemmo. Una parte di me diceva "Vai da lei e chiarisci!" ma l'altra diceva "Se lo fai rovinerai tutto, un'altra volta e la perderai davvero." quindi non mi mossi dalla scrivania. Stavo scrivendo delle cose completamente a caso, quello che mi passava per la testa lo scrivevo.
Il mio cellulare stava vibrando così lo presi dalla tasca e risposi a Sac.

<Ohi> dissi per sembrare felice. Non lo ero affatto, Melissa era il mio unico pensiero da quando Giorgio mi ammonì duramente.
<Ciao, sai dove sta Melissa? Non risponde al telefono ne ai messaggi.> perché voleva sapere dov'era Melissa? Perché non rispondeva ai messaggi e alle chiamate.
<No, non so dove sta. Perché volevi sentirla?> ero curioso, gli avrei spaccato la faccia se solo l'avesse sfiorata.
<Appena sono sceso dalle scale per uscire sta mattina l'ho vista fissare il vuoto con le ginocchia al petto. Le ho chiesto cosa avesse ma non mi ha dato alcuna risposta. Per assicurarmi che stesse bene ho provato a chiamarla ma niente.> spiegò lui, sembrava davvero preoccupato.
<Ah, va bene. Provo a chiamarla io e ti faccio sapere, ciao.> mi saluto anche lui e chiamai Melissa.
Mi rispose per fortuna.

<Pronto?> per fortuna. Sentire la sua voce mi rassicurava tanto.
<Dove stai?> chiesi preoccupato.
<Sto facendo un giro, mi annoiavo.> sospirai dal sollievo.
<Vengo a prenderti?> era più un'affermazione che una domanda.
<No, tranquillo. Adesso torno a casa.> rispose con molta sicurezza, stessa cosa io.
<Va bene.>

Passarono 2/3 ore e Melissa non arrivava.
Arrivò l'ora di cena, c'erano tutti tranne che lei.
Dove cazzo era finita?
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Ehi bellissimeee, come state?
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GRAZIE PER LE 400 VISUALIZZAZIONI. Non sembra così tanto ma per me è moltissimo, vi amo!⚓️💗 ora si, vado che sennò mi va a fuoco la casa (non so cucinare per quello.)
Alix🦋

Scusa ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora