Ti avvicinasti a me e, dopo esserti chinato per raggiungere le mie labbra desiderose d'incontrare le tue, mi baciasti rudemente. E quello fu il momento esatto in cui persi definitivamente ogni contatto con la realtà.
{Perché Jungkook, pur di rimaner...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Search for the answers I knew all along
I lost myself, we all fall down
Never the wiser of what I've become
Alone I stand a broken man
-breaking benjamin; without you
C'era il sole quel giorno e faceva inspiegabilmente caldo. Non troppo in realtà, seppure quella temperatura piuttosto elevata fosse ritenuta strana e inappropriata se accostata ad uno dei primi giorni di ottobre. L'atmosfera intorno a me era tranquilla, pacifica. Io me ne stavo seduto a gambe incrociate, sull'erba dell'immenso cortile universitario, con un libro tra le mani. Mi godevo il piacevole calore emanato dai raggi del sole nella mia felpa scura, pensandoti anche quella volta, tentando di studiare scienza delle finanze.
Senza un preciso motivo alzai lo sguardo dal mio libro e, come se tu stesso avessi richiamato la mia attenzione, scorsi immediatamente la tua chioma bionda da lontano. I raggi solari ti colpirono irradiando la tua figura asciutta e slanciata. Uscisti dall'edificio principale e avanzasti nella mia direzione, quasi venendomi incontro. Jeans spropositatamente strappati, zaino scuro ricoperto di toppe in spalla e cellulare alla mano.
Appena gli studenti si accorsero della tua presenza, molti si loro si voltarono nella tua direzione ma tu non guardasti nessuno di loro. Camminasti con tutti quegli occhi puntati addosso, compresi i miei, e dopo aver raggiunto la tua meta e aver abbandonato lo zaino accanto a te, ti sedesti ai piedi di un albero continuando a tenere lo sguardo rivolto interamente allo schermo del tuo cellulare.
"Kookie, sul serio ti piace quel tipo?" chiese Jimin, il mio compagno di stanza nonché migliore amico, palesandosi e prendendo posto accanto a me sul prato.
Non ti conoscevo e tu non conoscevi me. Era strano e inusuale prendersi una sbandata del genere per qualcuno con il quale non avevo mai nemmeno cercato d'iniziare un dialogo. Eppure qualcosa di te mi attirava particolarmente. Non sapevo precisamente quando avessi cominciato a provare qualcosa per te. Non avevo idea di come fosse successo o per quale oscuro motivo, ma quell'attrazione esisteva. Era più che reale e io la sentivo.
Non mi erano mai piaciuti i cattivi ragazzi e tu eri indubbiamente uno di essi. Che poi avessi in realtà un cuore d'oro e un'anima limpida e pura, io questo non potevo saperlo con certezza. Però, nonostante i miei dubbi riguardo la tua reale persona, giravano voci su di te. Brutte voci. Si diceva che 'scopassi senza ritegno'. Avevo sentito pronunciare quella frase da una ragazza all'inizio dell'anno. L'avevo udito mentre parlava con un'altra giovane della sua età, probabilmente sua amica, mentre passavo accanto a loro in mensa.
