Ti avvicinasti a me e, dopo esserti chinato per raggiungere le mie labbra desiderose d'incontrare le tue, mi baciasti rudemente. E quello fu il momento esatto in cui persi definitivamente ogni contatto con la realtà.
{Perché Jungkook, pur di rimaner...
A partire da questo capitolo in poi vi ritroverete
a leggere vagonate di smut, perciò:
don't like, don't read. Io vi ho avvertito.
In caso sceglieste di continuare, allora
buona lettura. C:
❁ ❁ ❁
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Say goodbye, as we dance with the devil tonight.
Don't you dare look at him in the eye,
as we dance with the devil tonight?
-breaking benjamin; dance with the devil
Dopo quel pomeriggio in biblioteca non pronunciasti più il mio nome. Dovetti accontentarmi di essere chiamato da te per cognome, come se fossi diventato improvvisamente un estraneo. In compenso, l'unico privilegio che mi concedesti fu quello di non costringermi a fare lo stesso con te.
"Allora" abbozzai, "quando si comincia?" Posi titubante quella domanda non sapendo bene come comportarmi.
"Adesso."
Ti rimettesti in piedi facendo alzare anche me e, dopo aver lasciato la mia mano, uscimmo dalla biblioteca. Quella tua improvvisa freddezza mi ferì. Camminasti con passo veloce e io feci quasi fatica a starti dietro. Stringesti la presa attorno al mio polso facendomi un po' male, ma la tua indifferenza mi fece tacere su quel particolare e solo quando mi lasciasti riscoprii il mio polso segnato dalla tua stretta.
Mi abbandonasti momentaneamente all'entrata principale dell'edificio nel quale ci trovavamo, sotto la neve che aveva cominciato nuovamente a cadere, intimandomi di aspettarti lì senza muovermi. Io obbedii.
Qualche minuto più tardi una lussuosa automobile sportiva nera come l'ossidiana e con i vetri oscurati si affiancò a me. Indugiai, non sicuro del comportamento da adottare, finché il finestrino dal lato del passeggero venne abbassato rivelando te seduto dal lato del conducente. Rimasi a osservarti per un tempo indefinito trovandoti affascinante alla guida della tua vettura. Degna di te, indubbiamente.
