Destiny

3. Il gioco.

Cosa ho fatto? Cosa vogliono da me?
Ormai mi sto tormentano da svariati giorni, non so per la precisione quanti.
Tutto questo è assurdo.
Non riesco a capire come da quando sono arrivata in questa scuola tutta la mia vita sia cambiata cosí, certo, la mia intenzione era sicuramente quella, ma un cambiamento normale, con una vita normale, non con degli assassini che mi vogliono morta.
Mi alzo svogliatamente dal letto e per la prima volta dopo giorni esco dalla mia stanza.
E stressante avere sulle spalle questo carico di problemi di una certa portata.
Rispondo al messaggio di mia mamma dicendo che va tutto bene e che mi trovo molto bene qua per non farla preoccupare, è l'ultima cosa che voglio.

Mi metto il cappuccio in testa per non attirare molto l'attenzione, sarebbe l'ultima cosa che voglio, sinceramente.
Immagino già tutte le voci che si sono sparse.

Per i corridoi tutti al mio passaggio si voltano parlando a bassa voce presumo di me...se volevo passare inosservata non ci sono per niente riuscita.
Fantastico.
Sbuffo e fulmino tutti con lo sguardo.
Ora manca solo la ragazza snob che viene a incolparmi di tutto questo e di stare lontana dal suo presunto ragazzo.
Fortunatamente non succede.

Non so con quale convinzione io abbia messo piede in classe, voglio una serie di premi e medaglie, ora.

Nonostante tutto vedo che l'ironia non ti passa.

Esatto.

Un anno Clary, hai un anno di tempo.
Perché così tanto tempo? Vogliono solo prenderci per il culo, non puó essere altrimenti.
Sotto a tutto questo c'è altro, è più che sicuro.
Sbatto il pugno sul banco attirando l'attenzione di tutta la classe.
Meraviglioso.
-Scusate non volevo- dico abbassando lo sguardo infastidita.
Ok che me la sono cercata ma tutto ció è frustrante.
Sento lo sguardo degli altri addosso, soprattutto quello di Ethan.
Non si è fatto sentire in questi giorni, per niente.
E perchè avrebbe dovuto farlo Clary?
Stupida. Stupida. Stupida.

Però avresti voluto che si facesse sentire, eccome piccola Clary.

Per tutta la giornata ho cercato di evitare gli altri, non ho proprio voglia di sentirmi più in colpa e sotto pressione di quello che giá sono.

Finalmente le lezioni sono finite e io mi sento cosí piena, sento che sto per esplodere.
Ho gli occhi che bruciano, non ne capisco il motivo.
Gli sguardi di tutti erano puntati su di me oggi, tutti parlano dandomi la colpa di tutto questo, che dal mio arrivo tutto è diventato un casino.
Forse hanno ragione.
Si, decisamente, hanno ragione.

Quando intravedo il mio albero mi appoggio al tronco e scivolo giù.
Tiro un sospiro e chiudo gli occhi.
Tutto questo fa schifo.
Volevo solo cambiare vita, nulla di più. Ma quando mai a Clary Forks vanno bene le cose?

Mai?
Ti adoro pure io coscienza.
Grazie del tuo supporto.

Qualcosa mi arriva in testa colpendomi.
Massaggio il punto dolorante e noto che una mela rossa è davanti a me.
La prendo e me la rigiro tra le mani.
Sbianco quando attaccato alla mela c'é un biglietto.

"La mora e le tre fanciulle salverete se il libro troverete.
Il sangue uscirà e il silenzio incomberà se al calar del sole esso non ci sarà, al diciannovesimo compleanno si compierà."

Le mani mi tremano come foglioline.
Clary stai calma, calmati e ragiona.
Non mi può davvero succedere tutto questo.
Giusto?

...se il libro troverete. Che libro?
Il sangue uscirà e il silenzio incomberà se al calar del sole esso non ci sarà, al diciannovesimo compleanno si compierà...aspetta un momento, ma..

Merda.
Non è possibile.

Uccideranno qualcuno nel caso non troverò questo fantomatico libro...e lo faranno al tramonto del giorno del mio compleanno...che sarà tra 1 settimana.
Non può essere.
Gelo.
Tutto questo è assurdo.
Per un fottuto libro qualcuno rischia la vita? Ma stiamo scherzando vero?

Sto camminando come una nevrotica da ormai un quarto d'ora.
È troppo.
Devo sfogarmi.
E l'unico modo che mi viene in mente in questo momento? Correre.

Sono nella palestra della scuola, dove tutto é iniziato.
Guardo la porta e il ricordo di come si apre violentemente è vivo nella mia testa.

Sto ormai correndo da un po', mi fermo e prendo fiato.
Di solito questo mi aiuta a scaricare la tensione ma sta volta non ha avuto nessun effetto.
Stranamente, perchè di solito quando desidero qualcosa si avvera subito, penso ironica.
Tiro un urlo e un bruciore agli occhi me li fa chiudere.
Che fastidio.

Devo parlarne agli altri, non posso farlo da sola.
Invio un messaggio a tutti dove dico di andare in camera mia, mi faccio una doccia veloce e mi precipito in camera con i nervi a mille.
Che il gioco abbia inizio.