9. Quel dolore straziante al cuore.

4 1 0
                                    

Apro gli occhi e per un momento tutto davanti a me è sfocato.
Dove sono?
Mi fa male la testa, sento come se un martello mi stesse truccidando le tempie...e sono in un ...bagno?
Accanto a me c'è una siringa.
Mi hanno drogata, merda.
Clary respira.
Cerco di rialzarmi con fatica, sto tremando come una foglia.

Mi guardo allo specchio e innoridisco.
Mi esce sangue dal labbro e dal naso, l'occhio destro è viola e mi fa male, ho segni violacei che fanno male su tutto il corpo.
Guardo l'orologio, 10 minuti.

No.
Non è possibile.
È colpa mia, solo colpa mia.

Comincio a correre.
Mi sento girare fortissimo la testa, il cuore mi batte all'impazzata e sento le gambe cedere ma non mollo, anche se mi sento cadere in pezzi.
Sento la paura arrivarmi al cervello.

Continua a correre Clary, senza fermarti. Inciampo e cado, mi sono sbucciata il ginocchio.
Brucia ma non quanto brucia il mio cuore.
Il sangue continua a fuoriuscire dal labbro e dal naso e l'occhio mi pulsa.
La testa mi fa terribilmente male ma non mi posso fermare, in gioco c'é la vita di qualcuno.

4 minuti.
Mi hanno portata dall'altra parte della scuola e io sto correndo come una disgraziata.
Clary muoviti.
Continuo a camminare, il fiato mi manca.
3 minuti.
Sono davanti alla mia camera poi arrivo davanti alla biblioteca.
Il libro, non c'é traccia del libro.
Dove cazzo è il libro? MERDA.
No.
Non voglio che nessuno muoia per colpa mia.

2 minuti.
Non c'è.
Non c'è.
MALEDIZIONE.
La testa mi continua a girare e sento gli occhi innumidirsi.
Dove può mai essere?
Perchè il destino mi vuole così male?
1 minuto.
Non voglio che nessuno muoia, non me lo perdonerei.
No.
Il cuore manca poco che scoppi dalla velocità che sta prendendo nel battere.

Un colpo di pistola risuona nella mia testa.
Le orecchie mi fischiano.
Gelo all'istante.
Urla di disperazione si fanno spazio fuori dalla biblioteca facendomi venire infiniti brividi su tutto il corpo.
La mia mente non riesce a metabolizzare l'accaduto.
Ho paura.

Un colpo di pistola.
Un colpo di pistola.
No.
Ti prego no.
Non è successo per davvero, vero?

Esco di fretta e furia in giardino.
Sento l'agitazione in corpo che mi sta uccidendo.
Ci sono molti studenti terrorizzati in cerchio, una ragazza poco più in là in lacrime disperata.
Ho paura.

Mi faccio spazio tra la gente.
Ho paura.

Non appena sposto l'ultima persona davanti a me, mi pietrifico.
Guardo davanti a me, cado a terra distruggentomi le ginocchia, ma non mi importa.

Cass...
-No...nononono, non è possibile.- moromoro tremante

Il sangue le esce dalla testa mentre delle corde la tengono legata.
-No, per favore no- mormoro facendomi travolgere dalle lacrime e passandomi ossessivamente le mani nei capelli tirandoli.
No, non è lei, non può essere veramente lei.
Un dolore straziante mi logora il cuore.
Tiro un urlo, tutti mi guardano tristi.
Cass...quella ragazza dolce e gentile che mi ha incoraggiato fino all'ultimo, che mi ha fatto sorridere quando avrei voluto piangere.

Un flashback si fa spazio nella mia testa:
-Clary- la voce dolce di Cass mi fa ritornare nel mondo reale.
Mi volto verso di lei.
-Non torturarti cosí, davvero, non sei la colpevole di tutto questo, sei solo una povera ragazza che è stata catapultata in questo mondo crudele- dice abbassando lo sguardo e stringendo i pugni.
-Cass...- dico appoggiando la mia mano sulla sua.
-Clary, tu sei forte, gentile, hai tutte le caratteristiche di una brava amica. Non ci conosciamo da molto tempo ma abbiamo legato molto, mi sono giá affezionata a questo gruppo, siamo così uniti...tutto questo mi piace. Non incolparti più, qualsiasi cosa succederà non sarà di certo colpa tua, credimi. Se dovesse succedere mai qualcosa non incolparti più, noi tutti avremmo potuto decidere di non aiutarti, quindi la colpa sarà solo nostra se succederà qualcosa, non tua.- dice sorridendomi come solo lei sa fare.
Io mi avvicino in modo impacciato a lei e la abbraccio, lei ricambia stringendo più forte, come se avesse paura di non poterlo più fare...
Si stacca dall'abbraccio e posso notare che ha gli occhi lucidi e una lacrima le riga la guancia.
Il suo sguardo mi fa capire che non è momento quindi non faccio altre domande.

Lei sapeva, lei sapeva che sarebbe morta questa notte..non è possibile.
Come ho fatto a non accorgermi di niente?

Scoppio in un pianto nervoso, urlo e mi dimeno.

Vado da Cassidy, le prendo il viso tra le mani.
Il suo sangue mi sporca i vestiti e le mani.
-Cass svegliati ti prego, non lasciarmi- la voce mi si spezza.
Ho il suo sangue su di me, la cosa mi innorridisce e mi sento tremare tutta.
-Cass ti prego...non lasciarmi, per favore..io..mi disp..- i singhiozzi non mi lasciano finire mentre la stringo al mio petto.
Mi sento morire, la stringo forte a me, non voglio mollarla.
-Voglio continuare a vederti ridere, sorridere, voglio vedere i tuoi occhi splendenti e dolci ogni giorno, voglio abbracciarti di nuovo domani, voglio sentirti parlare, voglio vedere le tue punte rosa svolazzare davanti a me, voglio che resti con me. Cass non andartene anche tu, non lasciarmi sola..- la voce mi si spezza a ogni parola pronunciata.

Sento alzarmi da dietro, Ethan mi abbraccia tremante, affondo la testa nel suo petto e tiro degli urli che sembrano infiniti e disperati cercando conforto da quel dolore straziante.
Sento il cuore spezzarsi in milioni di pezzettini, un vuoto logorante ha preso parte di me.

È colpa mia, solo colpa mia.
Cass è morta per colpa mia.

Tutti gli altri piangono e si disperano mentre il suono di un'ambulanza risuona nel buio della notte.

Quello fu l'ultimo suono che sentì prima di perdere coscienza.

DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora