5. Galles?

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Che dire, fino a poco più di due settimane fa ero una normalissima ragazza con problemi normali che è stata ammessa a una scuola fantastica, o quello era il pensiero che avevo prima.
Poi questa strana 'normalità' è stata stravolta e presa a pugni violentemente facendola sparire, per sempre.

Ora sono in un aereo che si sta dirigendo nel Galles per cercare indizi su un pazzo omicida che ha messo in atto un gioco sadico per uccidere me e altre tre ragazze.
Perché diciamocelo chiaramente, non penso che ci vogliono per bere un thé insieme o per discutere di vestiti.

Mi sembra tutto cosí surreale, fino a qualche ora fa ero ancora nella biblioteca della Griland, invece ora sono su un aereo.
Ho l'ansia che mi divora ma devo stare tranquilla, devo far finire questo gioco sadico, anche se sapere che un assassino non vede l'ora di ucciderti non è la cosa migliore, anzi.

L'aereo atterra e ci dirigiamo nel primo hotel che troviamo in silenzio per tutto il tempo.

Entriamo nelle nostre stanze e poi ci riuniamo in quella delle ragazze.
-Allora, in aereo ho fatto alcune ricerche su tutte le biblioteche più famose, ce ne sono un bel po', ma se ci dividiamo in tre gruppi, uno da tre e due da due ce la possiamo fare.- dice Mark maneggiando col computer che si è portato dietro.
Mark è l'hacker del gruppo, è davvero bravo, riuscirebbe a disattivare con un click tutto l'impianto di sicurezza del posto più protetto al mondo.
Inizialmente pensavo che gli altri esagerassero, ma con una sua dimostrazione mi sono rimangiata tutto.

Abbiamo fatto i gruppi:
Io sono con Luke ed Ethan, hanno pensato che siccome sono quella che vogliono uccidere, andare insieme a due ragazzi sia più sicuro.
Tutto sommato hanno ragione, quindi non mi lamento.
Jass e Cass sono insieme, e infine Mark e Lucy.
Ho notato che tra gli ultimi due scorre buon sangue, sono contenta per Lucy.
Le faccio l'occhiolino e lei mi fulmina con lo sguardo facendomi ridacchiare.

-Diamo inizio alla caccia del libro maledetto- dice Luke ironicamente e tutti usciamo per dirigerci nelle biblioteche assegnate da Mark.

Niente, nessuno ha trovato niente.
Dannazione.
Siamo stati un'intera giornata nelle biblioteche e del libro che cerchiamo niente, nessun indizio.
Devo muovermi.
Siamo nel ristorante dell'hotel per cenare ma quella è l'ultima cosa che voglio fare.
Mi alzo e me ne vado in camera mia sotto lo sguardo di tutti, non sopporto questa situazione.

Entro in camera e mi siedo sulla poltrona accanto alla finestra, e siccome fa freddo mi metto una felpa ricamata da mia nonna che adoro, mi fa sentire sempre meglio.
Piove e io non posso far altro che guardare le goccioline che cadono contro la finestra.
Il tempo é come mi sento io, da schifo.
Un mio problema? Quando vorrei piangere non riesco, sono state poche le volte che dai miei occhi sono uscite delle lacrime, e quando lo faccio, di solito è per una cosa davvero importante a cui tengo.

-Ehy- dice Ethan risvegliandomi dal mio mondo.
-Ciao- abbozzo un sorriso.
-Tieni, Cass mi ha detto di portarti questa, pensa che ti farà star meglio- dice porgendomi una cioccolata calda con sopra dei piccoli marshmellows galleggianti.
Cass é una ragazza fantastica, è piena di gioia, è sempre allegra ma è anche estremamente dolce, mi trasmette positività come anche Jass.
Con Lucy è diverso, litighiamo spesso ma facciamo pace subito, é come se ci divertissimo a farlo.
Sorrido amaramente guardando la tazza.
Forse non mi merito tutto questo, i miei amici, perchè si, ora posso chiamarli cosí, non me lo merito, li sto portando in un'enorme guaio.

-Grazie mille, adoro la cioccolata calda- dico sorridendo e prendendone un sorso.
-Ethan- dico diventando seria e avvolgendo la tazza con le mani stritolandola.
Devo sapere.
-Dimmi- dice lui calmo osservando la finestra davanti a lui.
È così perfetto, i lineamenti del viso sembrano stati fatti da uno scultore, riuscirei a guardarlo tutto il giorno..

Ragazza mia attenta a non andare in attacco cardiaco continuando a fissarlo così.

La mia amata coscienza è sempre con me a sostenermi, penso ironica.

-Cos'è che non devo sapere?- dico guardandolo negli occhi.
-Ci hai sentito- borbotta tra se e se.
-Hm Hm- annuisco.
-Clary, non fare più domande- dice con uno sguardo gelato
-Ethan io devo e voglio sapere quello che mi state nascondendo non puoi tener... - non mi lascia finire -Quando arriverá il momento, te lo dirò- dice andandosene via sbattendo la porta.

Quanto lunatico è questo ragazzo?

Un vuoto mi riempie non appena se ne va.
Non capisco cosa mi stiano tenendo all'oscuro, cosa ci può mai essere di così pericoloso che io non posso ancora sapere?
Che frustrazione.

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