6.Una trappola.

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-Smettetela voi due, dobbiamo muoverci- ringhia Lucy a Luke e Mark che continuano a battibeccare come al solito.
Io ridacchio e prendo la mia borsa dirigendomi verso la porta con dietro Luke ed Ethan.

Siamo qua dentro da più di sette ore.
È davvero incredibile come sia passato cosí velocemente il tempo.
Poco fa, controllando la cartina con segnato col sangue il Galles, ho notato che sulla carta c'è un piccolo rilievo rispetto al resto e sto cercando, con l'aiuto delle mie forbicine per le unghie, a fare un piccolo taglio.
Ethan sta sfogliando vari libri in cerca di indizi dandomi qualche volta strane occhiate mentre Luke é da qualche parte in giro per la biblioteca.
Io ed Ethan non ci siamo più rivolti la parola, nessun sguardo dalla discussione di ieri sera.
Non che mi imp..

Claaa-ry...non mentire a te stessa.

Mi canzona la vocina che ho in testa e io sospiro.

-FATTO- esclamo mentre Ethan alza lo sguardo e Luke spunta da dietro un scaffale.
-Cos'hai fatto?- chiede Luke perplesso
-La cartina aveva un rilievo e mi è venuto in mente di aprirlo, infatti...- dico infilando un dito dentro al taglio-questo era qua dentro- dico mostrando un bigliettino.
Tutti e due si guardano stupiti poi sorridono rivolgendo lo sguardo su di me.
Lo apro e leggo ad alta voce

Amanda Miller , 24 gray Street.

-Un'indirizzo e un nome- borbotta Ethan tra se e se.
-Ethan, cerca il nome della donna su internet- dice Luke mentre Ethan si alza e va ai computer disposti nella biblioteca.
-Vediamo...Amanda Miller é un'attrice di un po' di anni fa...e se la matematica non é un'opinione, ora ha 75 anni- dice Ethan leggendo sullo schermo.
-Leggimi i nomi dei film che ha fatto- dico passandomi una mano tra i capelli.
Lui mi scruta da testa a piedi e fa quello che gli ho chiesto.
-Allora, Il cielo insanguinato, Il dilemma di lei, Un' amore inesistente, L'ombra della Luna, poi..- non lo lascio finire -ECCOLO- esclamo mentre vado a chiedere alla bibliotecaria se è in possesso del film, annuisce e me lo consegna.
Con le mani tremanti apro la piccola e sottile scatoletta.
Dentro ci trovo un foglietto

Tic toc, tic toc, il tempo scorre Clary, cosa ci fai ancora qua?

Il sangue mi si gela nelle vene e sento le orecchie fischiare -Era una..- inizia Luke -Fottuta trappola- finisce Ethan ringhiando.
Non riesco a dire nulla.
Sto zitta.
Prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo all'hotel chiamando gli altri.
In camera mi siedo sul bordo del letto con le mani in testa.
Non é possibile, ci hanno preso per il culo facendoci perdere tempo.
Mi alzo, ringhio frustrata, esco dalla camera.
Sento gli altri che mi chiamano chiedendomi dove sto andando.
Non rispondo e vado avanti.
Esco e vado nel piccolo parco dietro l'Hotel.
Prendo il primo albero e inizio a colpirlo.
Gli occhi bruciano forte ma continuo a colpirlo.
Vedo del sangue e le mani bruciano ma non importa.
-Clary basta, basta!- Cass  mi tira e mi abbraccia piangendo sedendoci a terra.
Non riesco a dire nulla, appoggio la testa nell'incavo del suo collo mentre lei mi abbraccia forte e mi dice parole di consolazione.

Entriamo in camera e mi siedo sulla sedia mentre Cass va a prendere l'occorrente per medicarmi le mani.

Finisce di fasciarle e mi alzo per preparare la valigia.
Non ho ancora aperto bocca.

Siamo in aereo non pronti a tornare alla Griland.
Come ho fatto a non accorgermi che era tutto un giochetto?
Se lo avessi capito prima, ora non avremmo perso tempo importate, dannazione.
È tutta colpa mia.
-Clary- la voce dolce di Cass mi fa ritornare nel mondo reale.
Mi volto verso di lei.
-Non torturarti cosí, davvero, non sei la colpevole di tutto questo, sei solo una povera ragazza che è stata catapultata in questo mondo crudele- dice abbassando lo sguardo e stringendo i pugni.
-Cass...- dico appoggiando la mia mano sulla sua.
-Clary, tu sei forte, gentile, hai tutte le caratteristiche di una brava amica. Non ci conosciamo da molto tempo ma abbiamo legato molto, mi sono giá affezionata a questo gruppo, siamo così uniti...tutto questo mi piace. Non incolparti più, qualsiasi cosa succederà non sarà di certo colpa tua, credimi. Se dovesse succedere mai qualcosa non incolparti più, noi tutti avremmo potuto decidere di non aiutarti, quindi la colpa sarà solo nostra se succederà qualcosa, non tua.- dice sorridendomi come solo lei sa fare.
Io mi avvicino in modo impacciato a lei e la abbraccio, lei ricambia stringendo più forte, come se avesse paura di non poterlo più fare...
Si stacca dall'abbraccio e posso notare che ha gli occhi lucidi e una lacrima le riga la guancia.
Il suo sguardo mi fa capire che non è momento quindi non faccio altre domande, come lei l'ha fatto con me.

Cass è una ragazza meravigliosa, in cosí poco tempo abbiamo legato molto, anche con Lucy e Jessica.
Siamo in quattro ragazze molto diverse e anche molto simili, ci capiamo, ridiamo e scherziamo insieme, tante volte dimenticandoci di quello che sta succedendo. Poi ci sono i ragazzi: Mark è quello con cui ho più legato, andiamo parecchio d'accordo, Luke mi fa sempre ridere con le sue battute e mi solleva il morale ogni volta, invece Ethan..con lui e diverso. Non riusciamo ad avere una conversazione pacifica senza che o lui o io ci arrabbiamo, ho provato più volte ad attacare bottone con lui ma è come se mi respingesse, non ne capisco il motivo, voglio solo essere sua amica, nulla di più, chiariamoci.

Certo, vallo a raccontare a qualcun'altro.

Sbuffo, ma non può stare un po' zitta la mia coscienza?

Mi dispiace, ma no, sai che ho ragione io.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
Sono davvero arrivata a sbuffare a causa della mia coscienza?
Magnifico.

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