11. Sto sognando, vero? Vero?

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Ci guardiamo negli occhi per un lasso di tempo che sembra non finire più.

-Tutto iniziò tanto tempo fa. Londra era sotto comando di un popolo strano in tutti i sensi. Si chiamavano Red Marks,i capi erano un gruppo ristretto di persone spietate. La loro vita era fatta di regole, erano dei pezzi di carne senza sentimenti. Le cose iniziarono a mettersi male quando cominciarono a verificarsi strani avvenimenti, il tempo inizió a cambiare precipitosamente, strane leggi iniziarono a farsi luogo, gli abitanti cominciarono ad agitarsi, a spaventarsi, a ribellarsi all'Unione dei Capi, era questo il nome ufficiale che si erano dati. E a questi ultimi non andava bene, per niente, questa ribellione avrebbe messo fuori riga i loro piani meschini.
Perciò Yerdan, il capo supremo, prese una decisione che peggiorò solo le cose: chi avrebbe mostrato un'ennesimo movimento di ribellione, sarebbe stato ucciso. Ovviamente il popolo si spaventó terribilmente e le proteste calarono fino a sparire. Ma nel frattempo, un gruppo stava sfidando l'Unione con lettere, strani avvenimenti, rapine e battaglie che si svolgevano in posti non determinati.
Questo gruppo, chiamato Ribellion non era un gruppo normale. Essi avevano dei poteri. Questi poteri li aiutavano nella lotta continua contro l'Unione per la libertà.
Tutti sapevano dei Ribellion e delle loro battaglie, ma nessuno sapeva delle loro abilità, e del vero motivo di queste lotte.
L'Unione non era da meno, anche loro avevano questi poteri, solo che li utlizzavano in maniera non corretta.
Il loro piano era quello di risvegliare il loro pilastro, il loro maestro. Questo si sarebbe svegliato con dei sacrifici, e non sacrifici qualunque, per portare il caos e dominare su tutti e tutto. Dovevano essere quattro ragazze ben identificate.
Queste ragazze non erano delle semplici ragazze, avevano dei sacri doni, per la precisione i quattro doni della vita: fuoco, acqua, aria e terra.
I loro doni si manifestavano poco dopo il compimento del diciottesimo compleanno, ma ad ognuna di esse il loro potere appariva in maniera diversa a seconda da quello che possedevano.
Grazie ai Ribellion le ragazze non furono mai catturate. Ci fu uno scontro decisivo tra i due campi nemici, uno scontro cruento che pose fine all'Unione, rendendo la libertà a Londra e al mondo intero dal risveglio del demone.
Durante i secoli i poteri delle quattro ragazze si tramandavano da generazione in generazione continuando il flusso continuo della nascita delle eredi dei poteri senza che mai venissero catturate e uccise per la rinascita di Aldhorm.- finisce lui continuando a guardarmi mentre io vacillo su me stessa rimettendo in ordine tutte le informazioni.

-E io cosa centro in tutto questo?- chiedo passandomi una mano fra i capelli.
-Tu beh...no aspetta cosa? Tu mi credi?- dice lui spalancando gli occhi.
-Si che ti credo, sono successe cose strane a cui non so dare risposta, e non lo so, ti credo e basta.- dico vaga spostando lo sguardo da un'altra parte per non incontrare il suo -ora peró voglio capire cosa centro io in tutto questo- dico con falsa calma.
-Clary, saró chiaro, senza giri di parole, odio quando succede. Tu sei una delle quattro ragazze di questa generazione.- dice Ethan avvicinandosi a me.
- No è impossibile, spero tu stia scherzando. Io non ho nessun tipo di potere mistico, quindi no, non sono io la prescelta, mi dispiace.- dico alzandomi dalla sedia per poi camminare velocemente verso la porta.

Non sono una delle quattro ragazze, io non ho un potere. Sono solo una fottuta ragazza che non ha nulla di speciale, genitori non non so dove, un'assassino alle calcagna e una vita impossibile.

Non appena tocco la maniglia vengo fermata da Ethan che mi prende per le spalle e mi gira facendo incontrare i nostri sguardi.
-Clary stammi a sentire, se io non fossi sicuro di quello che sto dicendo non starei di certo qua a pregarti di restare e di sicuro non ti avrei mai detto tutto quello che ti ho detto, quindi tu ora starai qua e sentirai quello che ho da dire, che tu lo voglia o meno.- dice ringhiando.
Non posso fare altro che annuire mentre lui lascia la presa e si allontana da me.
-Come fai a esserne sicuro?- chiedo insicura.
-Inanzitutto dal fatto che uno dei due uomimi che hanno fatto la loro bella entrata alla festa dando inizio al gioco ha esplicitamente chiesto te e altre tre ragazze. Poi io e gli altri ti abbiamo seguita molto e osservata per capire se fosse vero.- dice calmo, troppo.
-Ed è vero?- chiedo ormai sapendo la risposta.
-Si, è vero.- risponde lui.
-Ethan, davvero, questo non è poco da digerire. In poco più di un mese ne sono successe di tutti i colori e ora venire a sapere che sono una di quattro ragazze a possedere un non so quale potere che mi condanna direttamente alla morte avendo dietro non so quanta gente che vuole uccidermi mi ha mandata in una confusione totale. Perciò dammi un po' di tempo, non tanto. Avrò bisogno di farti molte domande a cui tu dovrai rispondermi. Quindi Ethan..- non mi lascia finire -Va bene, però domani devi venire qua, stessa ora, cosí potrai chiedermi tutto.- dice aprendomi la porta di camera sua.
Io esco di fretta senza salutarlo.

Sono una ragazza con poteri che è in pericolo di vita, i miei genitori li tengono come ostaggi, Cass è morta, devo portare a termine un gioco sadico per non far uccidere me e altre tre ragazze.

Davvero entusiasmante, perchè non ci fai un libro o un film?

In effetti tutto questo sta degenerando.
La mia intera vita è degenerata da un giorno all'altro e la mia prospettiva di 'normalità' non esiste più.

Sta davvero succedendo tutto questo a me? Sto sognando, non è vero?
Si insomma, sto sognando vero? Vero?

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