16. Non mi farò usare da te.

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-Lucy quando dai un calcio in aria devi alzare di più la gamba ed essere più precisa, altrimenti rischi di cadere. Jessica hai movimenti puliti e meccanici, continua così, una cosa, abbassati un po' sulle gambe per stabilizzarti meglio al terreno, Tory schiena dritta!! E tu Clary vai più che bene, si vede che facevi anche prima palestra e molto allenamento.- Alnus urla camminando e osservandoci correggendo i nostri errori.
Lui é il nostro allenatore che ci insegna a combattere corpo a corpo, invece Rubin ci insegna a usare le armi.
Ieri è stata una giornata intensa dopo la mia rabbia non controllabile, Ethan e tutto questo.

Ethan? Clary Clary, mia cara, cosa centra lui?

L'ironia della mia coscienza non manca mai.
Ethan é un coglione, non ho intenzione di continuare nulla, non voglio soffrire più del dovuto.
Non starò ai suoi comodi.

Certamente.

Ormai ci stiamo allenando da ore abbondanti e io mi sento cadere in pezzi.
Alnus e Rubin ci lasciano andare e io non posso essere più felice di cosí.
Cammino distrutta verso le docce per rinfrescarmi e andare a lezione.
Si, a lezione. Alnus e Rubio hanno organizzato l'orario mettendo molte lezioni di mattina presto, infatti ora sono le sette.
Non penso che ce la faró con questo orario ma devo provarci e metterci tutta me stessa.
Per me tutto questo è ancora strano, da un giorno all'altro la mia vita é cambiata in qualcosa che mai avrei potuto immaginare.

Canticchio una canzone che mi cantava mia mamma da piccola e che adoro.
Sento sempre di più la sua mancanza.
Vorrei sapere se sta bene e dove si trova insieme a mio padre.
Sono tutta sudata e sto morendo di caldo, non vedo l'ora di infilarmi in doccia.
Mi avvicino all'armadietto dove ci sono tutti gli asciugamani e cerco di prenderne uno ma sono troppo in alto.
Mentre cerco di afferrare un'asciugamano vedo una mano spuntare da sopra la mia testa e prenderne uno per poi lasciarlo cadere sulla mia faccia.
-Ma che ca..- borbotto togliendomi l'asciugamano dalla faccia, ma quando lo faccio vedo chi è davanti a me e gelo.
Ethan con un solo asciugamano in vita e con i capelli bagnati e il fisico scolpito.
Il cuore mi salta in gola e mi muore qualsiasi filo di voce che avevo prima.
- Prego- dice lui fissandomi.
Dannazione ho i pantaloncini corti e la canottiera bianca che uso sempre per fare palestra e ora dato a questi mi sento troppo imbarazzata.
La prossima volta vengo con un sacco da patate addosso. Lo giuro.
-Si grazie Ethan- gli dico cercando di nascondere la faccia nell'asciugamano.
Dio che imbarazzo.
-B-bene io ora dovrei andare..- cerco di svignarmela ma lui mi afferra per le spalle e mi spinge contro gli armadietti avvicinando il suo viso a pochissimo dal mio.
-Dove vorresti andare con quei vestiti?- sussurra mentre milioni di brividi mi invadono.
-A farmi la doccia?- dico ovvia e ironica.
-Oh io penso proprio di no- dice ghignando
- Cosa vuoi far...- Non mi lascia finire che mi bacia.
Ricambio il bacio senza nemmeno pensarci.
Mi afferra per le cosce e mi appoggia ai lavandini e lui si mette tra le mie gambe continuando a baciarmi.
Inizia a darmi umidi baci sul collo mentre io sento sempre di più uno zoo nello stomaco.
Abbassa le spalline sia della canottiera che del reggiseno della spalla destra continuando a darmi baci sul collo.
Si butta di nuovo sulle mie labbra e sento le sue mani salire sui fianchi per poi arrivare al seno e iniziare a toccarli da sopra la maglia e il reggiseno.
La mia eccitazione sale quando sento la sua lunghezza sulla mia coscia e un gemito mi scappa.
Cosa stiamo facendo? Cosa sto facendo? Sto davvero permettendo di farmi usare in questo modo? Davvero sono scesa a tanto?

-Ethan no, no basta, per favore- dico respirando velocemente.
Non posso farlo.
Non devo.
-Perchè?- chiede lui parecchio nervoso.
-Non mi farò usare da te.- dico scendendo dal lavandino per poi iniziare a camminare verso le docce.
Chi si crede di essere? Prima mi bacia e poi mi ignora per una settimana poi eccoci qua su un fottuto lavandino.
Non gli permetterò di rovinarmi.
-Non ti sto usando.- mi fermo di scatto.
Cosa? Sta scherzando vero?
-Stai scherzando vero?- dico dandogli le spalle.
-No- dice e a me viene da ridere.
-Dai non prendermi per il culo Ethan. Prima mi baci, poi mi ignori per una settimana intera e ora vuoi scoparmi?- dico rimanendo nella stessa posizione.
Sento la rabbia salirmi.
Dannazione.
Non deve succedere la stessa cosa di ieri.
No.
-No io non ti sto usando...no si insomma...AL DIAVOLO. Sai una cosa? Si ti sto usando. Tanto sei solo una puttana come tutte le altre.- dice ringhiando.
Sento gli occhi bruciarmi e un forte calore dentro di me, come se un'incendio si fosse acceso.
Mi giro di scatto -COS'HAI DETTO? RIPETI QUELLO CHE HAI APPENA DETTO. ADESSO.- ringhio uccidendolo con lo sguardo.
Lo vedo vacillare vedendo i miei occhi palesemente rossi fuoco.
-I tuoi occhi.- dice guardandomi.
Sento la rabbia entrarmi nelle vene.
Inizio a camminare velocemente verso le docce.
Ci entro in una e apro l'acqua gelata che mi cade addosso.
Appoggio le mani al muro e abbasso la testa chiudendo gli occhi.
Devo calmarmi.
Respiro profondamente e sento che lentamente la rabbia sta sparendo.

Non riesco a controllarla.
Mi manda fuori di testa.
Devo parlare con qualcuno e farmi aiutare.
L'unico a cui posso chiederlo è Achben.

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