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Jungkook's Pov
Aprii gli occhi, un dolore lancinante tormentava la mia testa.
Ci misi un pò prima di capire dove mi trovassi,  era tutto così strano.
Ero in una casa e questo non mi stupiva molto, il fatto che mi preoccupava era: in casa di chi?
Provai ad alzarmi mentre il dolore alla testa aumentò come se volesse spaccarmi il cranio da un momento all'altro.
Mi passai la mano sulle tempie sperando che il dolore si allievasse, nulla da fare.
Mi girai leggermente e vidi di nuovo quel tizio, dormiva su una sedia e sembrava che stesse per cadere da un momento all'altro.
Ma perchè è ovunque? Perchè mi perseguita? Non lo sopporto.
Inizio a camminare a fatica, sento come se degli insetti mi stessero mangiando il cervello, è una sensazione fastidiosa.
La testa inizia a girarmi e in poco tempo mi ritrovo a terra.
Sento dei passi veloci, so che è lui quindi non mi preoccupo di controllare.
<<Hey, mi potevi svegliare, ti serve qualcosa?>> mi dice per poi prendermi in braccio come se fossi una ragazzina.
<<So fare le cose da solo>> gli risposi con voce stanca, e lui mi rivolse uno dei suoi sorrisi quadrati.
Mi poggiò con delicatezza sul divano, e poi mi si sedette accanto.
Come fa ad essere così gentile e calmo? <<Ti serviva qualcosa?>> mi domandò  per poi osservarmi, <<No>> gli risposi e lui si alzò.
Aprì uno sportello da cui prese un qualcosa e poi lo vidi avvicinarsi con dell'acqua dei bicchieri e un  pacchetto di brioche.
Mi porse un bicchiere d'acqua e lo guardai, i suoi occhi esprimono una felicità immensa.
Non voglio essere sempre cattivo con lui.
<<Bevi o ti disidraterai>> mi disse accennando un sorriso più luminoso di quello di secondi fa, <<Grazie..>> gli rispondo per poi prendere il bicchiere.
Sento le nostre mani toccarsi, ha le mani fredde.
Prendo velocemente il bicchiere arrossendo per il contatto ricevuto.
Lo vedo passarmi una brioche e così la prendo, mi accenna un'altro sorriso e poi inizia a saltellare fino a posare tutte le cose sul tavolo presente nella cucina.
Che tipo strano.
Ancora non so il suo nome, non mi ricordo nulla di lui.
Apro il sacchetto della brioche, e l'addento mentre un sapore dolce m'invade la bocca.
È così buona.
La mangio con foga e vedo il ragazzo fissarmi divertito, non ha mai visto una persona mangiare?
<<Fhe hai fa fuarfafe?!>> gli domandai con la bocca piena, e lui in risposta rise fino a cadere a terra, <<È che mangi in modo buffo>> mi rispose ancora in preda alle risate.
<<FUARFA FHE FE FONTIFUI FOSÌ TI FIRO UN FAFFO>> Gli dissi e lui continuò a ridere fino a lacrimare.
<<HO BISOGNO DI UN TRADUTTORE KEKEKEKEKEKEKE>> disse rimanendo quasi senza fiato.
Per quanto sia bizzarro questo momento voglio che duri per sempre, mi sento bene.
Mi sento bene veramente, all'improvviso sento silenzio, la cosa che odio di più al mondo è il silenzio.
Non so mai che fare in questi momenti in cui sembra che il tempo si fermi.
Ma la voce profonda del tizio mi distoglie dai miei pensieri, <<Ieri sera ti sei ubriacato>> mi disse e io lo guardai poco stupito, <<Lo so, mi ricordo qualcosa>> gli risposi e lui sorrise.
<<Promettimi che non andrai più in giro da solo>> mi disse mostrando il mignolo, io lo guardai e annuii subito dopo i nostri mignoli si incrociarono, segnando la nostra promessa.

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