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Tra un pensiero all'altro non mi accorgo che questo signore mi sta togliendo le manette alle caviglie, il suo tocco mi fa salire la nausea e la rabbia.
Sposto i piedi e gemo per il dolore, queste manette mi hanno causato una ferita.

<<muoviti un'altra volta e non sarò più tanto gentile>>Tira le mie gambe bruscamente e questo gesto non fa altro che spaventarmi.

Sono tremendamente spaventata ma anche tremendamente delusa. Non capisco perché mia mad-Lexie vuole farci del male. E poi perché mia madre è stata uccisa? Che avrà fatto di male?

In questo momento vorrei averla qui accanto me in modo da poter uscire da questo casino insieme, insieme a lei,a mio padre e a mio fratello come una vera famiglia.

Le lacrime non smettono di scendere giù e la paura sale non appena vedo che si toglie la maglia, bleah quanti peli. Questo signore mi fa paura, ho paura che tra un momento all'altro lui mi faccia del male. E se mi volesse stuprare? Spero tanto di no. Sono vergine e non voglio perdere essa con uno stupratore.
Una scia di brividi mi percorre ogni parte del corpo solo all'immagine di lui che mi stupra.

Si avvicina lentamente a me ma si ferma quando il suo telefono inizia a squillare, prende il cellulare fra le mani e appena vede il nome sullo schermo si allontana di qualche metro e risponde.

<<si è qui con me...no...lo sto per fare adesso...non fa altro che piangere...come desidera...tranquilla che non ci andrò piano...okay a dopo...non posso farlo...ha solo diciassette anni...ciao>>
Chiude la telefonata, tira un sospiro e passi svelti s'incammina verso la mia direzione.
Ovviamente l'ansia sale.

Con quel 'non ci andrò piano' cosa intende?e con 'ha solo diciassette anni'? Sembra tutto così difficile.

<<vuoi toglierti i vestiti da sola o vuoi che faccia io?>> chiede massaggiandomi la coscia coperta dai pantaloni neri.
<<io non farò un bel niente>> sussurro con la voce tremante.
<<okay, tranquilla faccio io>> mette le sue luride mani sulla cerniera dei jeans ma gli tiro un calcio cercando di liberarmi ma con scarso risultato...ho ancora le manette che mi tengono bloccati i polsi.
<< stai ferma che è già tanto che io ti stia trattando bene>>le se cinque dita colpiscono la mia coscia e io gemo per il dolore.
<<togliti i jeans >>dice con malizia.
Ma è normale? Come cazzo posso togliermi i jeans se ho le mani fuori uso? E poi crede veramente che io me li tolga?
<<oh scusami, me ne sono dimenticato>> viene verso la mia direzione e inizia a frugare nella tasca della tuta e tira fuori delle chiavi, credo siano le chiavi per poter aprire le manette.
Prende le mie mani e con poca gentilezza le tira e con la chiave mi toglie le manette...finalmente, mi sento più libera.

<<adesso spogliati>> mi ordina ma io resto ferma, non riesco ad ubbidire.
<<ho det-..>>
<<ti ho sentito okay? Non c'è bisogno che tu me lo ripeta di continuo>> alzo la voce e lui mi tira uno schiaffo che mi fa girare le testa, essa sbatte sulla tastiera del letto.

Che male cazzo.

<<Ho detto spogliati!>> mi guarda con sguardo minaccioso e io ancora non ubbidisco.
<<e io ho detto di no okay? Io non farò un emerito cazzo>> dico alzandomi dal letto e cerco di trovare un' uscita per poter scappare da questo posto.

<<dove credi di andare? >> sento il suo passo farsi sempre più vicino, mi guardo da tutte le parti ma c'è soltanto una porta che di sicuro sarà chiusa a chiave.

Mi prende per un ciocca di capelli,  me li tira finché io non mi siedo sui piedi del letto che sto odiando. Il cuoio capelluto inizia farmi davvero male.

<<se non vuoi toglierti i vestiti da sola tranquilla non c'è nessun problema>> inizia a togliermi la maglietta e io sto ferma, tanto so che lui è molto più forte di me.
<<potevi dirmelo dall'inizio che volevi che facessi io>> sussurra osservando il mio petto oramai seminudo, che imbarazzo.

Hidden Love~ZM [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora