Capitolo 3

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Il giorno dopo mi presentai nello studio di Melissa Rosenberg, la sceneggiatrice.

Era una donna sulla cinquantina, ma si teneva in ottima forma.

Con lei mi sentivo molto più a mio agio che con Simon, Melissa era una donna eccezionale gentile e diligente allo stesso tempo.

Ero felice che avrebbe fatto parte della “squadra” , e soprattutto mi onorava il fatto che proprio lei, Melissa Rosenberg, la sceneggiatrice di Twilight avesse scritto la sceneggiatura della mia storia.

La trama del film era quasi uguale a quella del libro, ovviamente c’era qualche variazione.

Per esempio nel libro Sara ed  i One Direction passavano la maggior parte del tempo del racconto nell’Hotel dove si erano conosciuti, nel film invece si era deciso di incentrare le scene sulla loro gita al mare, ovvero di prolungare , la settimana in cui i protagonisti andavano in vacanza e farla durare quasi tutto il film.

<  Non è meglio ?  > disse Melissa offrendomi dei biscotti alla vaniglia. <  Insomma, l’amicizia estiva è rappresentata meglio dalla spiaggia, dal sole … Sei ragazzi che coltivano il loro rapporto…  >

Si sedette sulla scrivania e continuò a parlare <  Ovviamente come hai letto le scene dell’Hotel saranno presenti, non possiamo cambiare il modo in cui si sono conosciuti e anche la scena finale. Quella non si tocca  > aggiunse scherzando.

Sorrisi e annuii mentre prendevo un biscotto.

<  Mi sembra giusto e poi mi rendo conto che per il film non possiamo “affittare” tutto l’Hotel Cadogan per alcuni mesi per girare le scene  >

 Melissa si mise davanti al computer sulla sua scrivania. <  Dunque abbiamo letto tutto. Sei consapevole di ogni cosa. Manca solo una piccola parte  >

La guardai intensamente, sapevo di cosa si trattava.

Il bacio.

<  Louis è un attore nato. Non si farà problemi, come sai ha gia  partecipato da piccolo ad alcune serie televisive  >

<  Perfetto  > mormorai pensando all’attrice protagonista che baciava Louis nell’ultima scena.

Non potevo certo negare, dentro di me, di provare una certa invidia. Di certo non potevo darla a vedere perciò cercai di reprimere quel pensiero.

<  Il regista oggi non è potuto venire, ma come sai, anche lui è al corrente del contenuto della sceneggiatura visto che l’ha scritta con me, qualche mese fa  >

Feci segno di aver capito con la testa.

<  Be’… immagino che ora tocca a me parlare  > dissi prendendo fiato <  Non penso che ci siano punti da rivedere. Insomma i copioni, le scene sono abbastanza fedeli al libro. Abbiamo passato tanto tempo a discutere sul progetto e non ho nulla da ridire… Perciò .. Avete il mio consenso.  >

Melissa fece un sorriso ed estrasse un foglio dalla scrivania <  Firma qui  > disse

Presi una penna dal portapenne sulla scrivania.

Lessi velocemente il contenuto del foglio. Non era niente di ingannevole. Mio padre mi aveva insegnato a “riconoscere“ i documenti. Era un avvocato dopo tutto.

Quello che stavo per firmare era semplicemente un’autorizzazione per la sceneggiatura.

Puntai la penna sul foglio e firmai.

*Una Settimana Dopo

“L’indirizzo dovrebbe essere questo” pensai guardando l’edificio davanti a me.

Diventerai una star - the movieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora