Mi svegliai abbracciata al cuscino, però nel momento in cui aprii gli occhi mi dimenticai all’istante di cosa avevo sognato. Avevo fatto una bella dormita, era ancora mattina ma di sicuro mi ero alzata molto tardi.
Quel giorno non dovevamo registrare ed avrei suddiviso la giornata in due parti : la mattina mi sarei concentrata sul libro da scrivere mentre il pomeriggio sarei andata in città a divertirmi.
Entrai in bagno dopo essermi vestita per sistemarmi i capelli e lavarmi faccia e denti.
Dopo cinque minuti tornai nella mia camera per prendere la borsa del computer ed andare in veranda a scrivere.
Mentre mi dirigevo in corridoio, vidi la camera di Zayn ancora chiusa, erano circa le undici e mezza ma di sicuro lui stava ancora dormendo, Liam si trovava in cucina e sistemava il tavolo accanto a Niall che guardava il suo cellulare commentando alcune News.
<< ‘Giorno >> esordii prima di varcare la soglia porta della veranda.
Mi sedetti sul dondolo contro il muro della casa che aveva la vista sul mare , dopodiché sistemai la borsa del computer sulle mie gambe e tirai una delle tante zip per aprirla.
Spostai lo sguardo di fronte a me e notai che c’era qualcuno che stava facendo il bagno al mare: cercai di mettere a fuoco e vidi Louis che stava Surfando.
Rimasi imbambolata per qualche secondo e quando abbassai lo sguardo vidi che avevo aperto una tasca sbagliata della borsa.
Stavo per richiuderla ma il mio occhio cadde su un foglio al suo interno. << E questo cosa ci fa qui ? >> mormorai mentre prendevo il disegno in mano.
Non ricordavo assolutamente di averlo portato. “Sarà stata Kate” pensai ma non riuscivo a capire per quale motivo l’avesse messo lì dentro senza dirmi niente.
Rimasi ad osservare le due figure ritratte: un ragazzo ed una ragazza, quello era un vecchio disegno che feci un anno fa circa.
Mi era venuto così bene che avevo deciso di portarlo con me ovunque, anche dopo essermi trasferita a Londra.
Arrossii leggermente quando il mio sguardo si posò nel punto in cui le labbra dei due ragazzi s’incontravano.
Io sapevo chi erano. Quelli eravamo io e Louis , e quel disegno l’avevo fatto prima di scrivere la mia storia.
Non era un ritratto, era più che altro un manga e forse l’unico difetto che aveva era che la ragazza aveva i capelli troppo scuri al contrario dei miei, che erano biondi.
“Chissà se un giorno lo vedrà mai ?”
I miei pensieri furono interrotti dal suono del clacson di una macchina.
Mi voltai scocciata per vedere chi fosse. Era Harry alla guida di una decappottabile nera, sorridente come un cretino dietro gli occhiali da sole.
<< Ciao! >> mi salutò
<< Ehi ! – esclamai – quella da dove salta fuori ? >>
<< L’ho affittata per oggi >>
<< Capisco… >>
<< Vieni ? >> Disse indicando il sedile del passeggero.
Gli mostrai il computer mentre mi mordevo il labbro in segno di “mi dispiace”.
Lui scosse la testa ed indicò il mare. Mi voltai nella direzione che aveva puntato col dito e vidi Louis mentre usciva dall’acqua e si passava una mano fra i capelli tirando le punte.
Ritornai a guardare Harry che muoveva le sopracciglia su e giu.
Scossi la testa e tornai in camera.
Cercai di vestirmi meglio e presi la borsa con il portafogli e il cellulare.
Salutai Liam e insieme a Niall uscii di casa.
<< Vieni anche tu ? >> mi chiese mentre ci avvicinavamo ad Harry.
Feci cenno di sì con la testa mentre aprivo la portiera del sedile del passeggero.
<< Siamo sicuri che non faremo incidenti? >> chiesi sarcasticamente
<< Con Harry alla guida non si sa mai >> mormorò Niall ridendo sotto i baffi.
Harry intanto aveva acceso il motore e si preparava a fare retromarcia.
<< Oh andiamo Curly Boy! >> disse Niall dandogli una pacca sulle spalle.
Salutai Chris mentre ci guardava dalla sua veranda e mimava un “Divertitevi” con la bocca.
Harry ingranò la marcia ed imboccò la stradina.
<< Zayn ancora dormiva? >> chiese Niall inarcando un sopracciglio.
<< Sì, te l’ho detto. Sono passata davanti camera sua e aveva la porta ancora chiusa >> esclamai voltandomi per guardarlo in faccia perché era seduto dietro di me.
<< Strano .. >> disse lasciando cadere il discorso.
<< Probabilmente stava mandando dei bei messaggini zozzi alla sua ragazza >> ridacchiò Harry mentre guidava.
<< Idiota >> esclamai mentre mi rigiravo e cercavo di sistemarmi i capelli che il vento continuava a scompigliare.
<< Potresti andare più piano? >> chiesi
<< Come vuoi dolcezza >> rispose sorridendo e mostrandomi le sue fossette ai lati della bocca.
Al contrario di come gli avevo chiesto , mise il piede sull’acceleratore e strinse più saldamente il volante.
<< Ora si che cominciamo a ragionare. – urlò Niall per farsi sentire - Voglio arrivare presto in città. Dicono che ha appena aperto un negozio di video giochi fornitissimo >>
<< Sentito ? >> disse Harry << Dobbiamo arrivare in tempo per vedere il negozio di videogiochi >>
Dopo 20 minuti di autostrada Niall esclamò << Ehi Guardate!! >>
Tutti e tre ci voltammo a sinistra e notammo la Grande scritta “Hollywood” sul monte accanto alla strada.
<< Wow ! >> Fu tutto quello che riuscii a dire.
<< Non hai mai visto Los Angeles? >> mi chiesero all’unisono.
<< No, mai. E da quando sono qui non ho mai avuto l’occasione di passare in città e vederla bene >>
<< Be’ .. – Disse Harry – Mi piacerebbe fartela vedere tutta, io ed i ragazzi la conosciamo bene, ci siamo già stati molte volte. Ma questa città è troppo piccola per essere visitata in un giorno >>
<< Lo so… >> mormorai come se la giornata fosse appena finita.
<< Ehi - esclamò Harry – Se ci tieni così tanto ti ci porto io a vederla un’altra volta >>
* * *
<< Ma come facciamo con i fans? >> chiesi mordendomi il labbro inferiore.
<< Come abbiamo sempre fatto – rispose Niall – firmiamo gli autografi e scattiamo foto. >>
<< Qui a Los Angeles sono più tranquilli. Ci sono così tante star che non sanno chi scegliere >>
Continuò Harry mentre sorrideva ad un gruppo di ragazze che lo salutavano dal marciapiede.
<< E con i paparazzi? >> domandai di nuovo preoccupata dall’avere eventi spiacevoli durante la nostra “visita”.
<< Lo stesso vale per loro >> rispose Niall e poi dopo aver guardato in giro chiese : << Se non sbaglio qui ci abita Taylor Lautner , giusto? >>
<< Già… >> risposi lasciando cadere il discorso mentre vidi Harry piegare le labbra in una smorfia.
Parcheggiammo la macchina a Santa Monica e dopo aver comprato qualcosa da mangiare al Fast Food cominciammo a fare una passeggiata sul lungo mare.
Come previsto capitò che qualcuno ci fermasse per fare delle foto, perciò mi misi da parte ed aspettai con calma, ma capitò anche che qualche ragazza mi riconobbe e ,con mio stupore , mi chiese l’autografo.
Non avevo mai pensato che in America qualcuno avesse potuto conoscermi o avere qualche interresse riguardo me e il mio lavoro.
Dopo la piccola passeggiata riprendemmo la macchina e passammo a dare una rapida occhiata a Pasadena, Orange Country e West Los Angeles (alcuni quartieri); ovviamente non avendo molto tempo non ci fermavamo tanto, ci stavamo qualche minuto e non scendevamo neanche dall’auto.
* * *
<< Non credevo che Los Angeles fosse così bella >> esclamai meravigliata guardandomi attorno.
<< Abbiamo voluto conservare il meglio – disse Niall mentre stavamo per svoltare l’angolo – questa è Rodeo Drive, benvenuta a Beverly Hills ! >>
Rimasi a bocca aperta mentre spostai lo sguardo davanti a me: era quasi sera e le luci dei negozi brillavano creando un fantastico effetto visivo.
<< Una delle vie più famose in California >> commentò Harry.
Osservai il paesaggio davanti a me : uno stradone enorme diviso a metà da una fila di palme disposte con ordine e ornate con tanti festoni.
Ai lati c’erano due grandi marciapiedi – in uno di essi ci trovavamo noi – pieni di persone che andavano in ogni direzione con buste piene di vestiti, accessori o vari oggetti appena acquistati.
<< Louis ci ha speso una fortuna qua dentro >> continuò Harry mentre io continuavo a guardare ammirata quella strada.
Presi il cellulare e ci scattai una foto , volevo che la mia prima volta a Los Angeles fosse ricordata.
<< Che stiamo aspettando ? >> Chiese Niall mentre si avvicinava da Dolce & Gabbana.
<< Ma non abbiamo visitato già troppi negozi oggi? >> si lamentò Harry sbuffando.
<< No, voglio vedere anche questo >> replicò Niall.
Mi guardai attorno e poi vidi Harry intenzionato a fare una scenata per non entrare nell’ennesimo negozio.
Feci cenno di entrare a Niall e poi mi avvicinai a lui.
<< Dai Harry … - esordii mentre gli sfioravo il braccio – Siamo usciti per divertirci non per litigare >>
Lui scosse la testa << Ma quello lì ogni volta vuole entrare ovunque >>
<< Quello lì ha un nome, Harry. Si chiama Niall. Ed è un tuo amico. Perciò entriamo >> esclamai e feci qualcosa davvero inaspettato da parte mia: feci un piccolo saltello per arrivare alla sua guancia e lasciare un piccolo bacio e dopo lo presi sotto braccio e lo trascinai dentro Dolce & Gabbana.
* * *
Quando arrivammo a casa eravamo davvero stanchi, soprattutto Niall che aveva fatto il “bambino iperattivo” per tutta la giornata.
C’eravamo divertiti, ma quando Harry imboccò con l’auto il vialetto, l’unica cosa di cui avevo bisogno era il mio letto.
Quando riconobbi la luce sopra la porta della nostra casetta tirai un sospiro di sollievo << E’ stata davvero una bella giornata. Grazie ragazzi. >>
<< Di niente >> risposero insieme.
Appena arrivammo a casa mi precipitai in camera mia e per non fare la maleducata urlai un “Notte” per salutare tutti i presenti.
Stavo per togliermi i vestiti e mettermi la camicia da notte, quando sentii la voce di Harry chiedere di Louis e quella di Zayn rispondergli che era in spiaggia.
Lasciai che la maglietta che avevo alzato un po’ ritornasse giù e guardai il disegno sul mio letto.
Dopo averlo guardato a lungo decisi che quello era il momento giusto di darglierlo, così mi precipitai fuori di casa e cercai di guardare dove mettevo i piedi visto che era sera e non vedevo molto.
Per fortuna le luci della casa illuminavano abbastanza da permettermi di vedere una figura ad un centinaio di metri da me.
Strinsi il foglio fra le mani e feci un passo avanti , ma mi bloccai quando vidi che Louis non era solo.
Da quel che riuscivo a vedere c’era anche una ragazza … una ragazza con i capelli mossi.
Una ragazza con i capelli mossi che gli aveva appena messo le braccia al collo e lo stava baciando davanti ai miei occhi.
Una ragazza che poteva essere solo Eleanor: la sua ragazza.
<< Ecco cosa si prova quando la persona di cui ci siamo innamorati non ricambia i nostri sentimenti >>
Mi lasciai scappare una lacrima pensando a quanto potessi essere stata stupida: come avevo potuto pensare che sarebbe successo come nelle storie? Come potevo pensare che anche nella realtà , quello che vedevo nella mia fantasia si poteva avverare?
Io sono quel tipo di ragazza che vive di sogni e speranze, sono quella ragazza che vive della sua immaginazione ma poi, quando si trova ad affrontare la realtà si “scotta” davvero tanto.
Ed io conoscendomi, avevo cercato di frenare quegli sciocchi pensieri che mi dicevano “tanto s’innamorerà di te” o “vivrai felice e contenta”, ma non c’ero riuscita.
Mi voltai per vedere chi avesse parlato, anche se non ce n’era bisogno, perché riconoscevo la voce.
<< Mi dispiace >> disse Harry allargando le braccia.
Mi precipitai da lui e mi lasciai abbracciare: in quel momento avevo solo bisogno di conforto.
Finito l’abbraccio, buttai il disegno per terra ma lui lo raccolse e lo guardò per qualche secondo << Era per lui? >>
Non dissi niente ma il mio silenzio gli fece capire la risposta.
Senza aggiungere altro Harry portò il disegno all’altezza del mio viso << Non pensarci più >> disse prima di strapparlo a metà.
Quella notte non riuscii proprio a dormire: mi rigiravo in continuazione nel letto e continuavo a pensare a come una bella giornata fosse diventata una delle peggiori della mia vita.
La mia mente ripercorreva , con piccoli flash , quello che era successo prima: il disegno, la spiaggia, Louis ed Eleanor, Harry, e il disegno che veniva strappato.
Eleanor era venuta oggi a Los Angeles , era ospite a casa di un’amica;Stamattina mentre ero con Harry e Niall, lei era venuta qui ed aveva passato la giornata con Louis che alla fine l’aveva fatta rimanere a dormire.
Per fortuna andava via presto e domani, perché Chris doveva ancora finire di rivedere i pezzi registrati ci aveva concesso un’altra giornata di riposo e sapevo già come passarla : segregata in camera , senza uscire e vedere nessuno.
Nonostante tutto quello che era successo, ero sicura che quello che provavo per Louis non era cambiato e nuovamente la mia fantasia si prese gioco di me: cominciai a pensare che magari avevo altre possibilità di stare con Louis, che sicuramente non era la fine del mondo quello che era accaduto.
L’immagine del disegno che veniva strappato però, continuava a tormentarmi.
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Diventerai una star - the movie
FanfictionSara Bennet è una giovane scrittrice inglese di Dover. Ha iniziato la sua carriera a 17 anni, quando scrisse la sua prima Fan Fiction che in futuro , dato il grande successo, avrebbe attirato l'attenzione di una casa editrice che avrebbe deciso di f...