Mi assicurai di aver chiuso la porta e per essere sicura che nessuno mi disturbasse ci attaccai un cartello con scritto : “Sto lavorando, non entrate”.
Poggiài la mia schiena contro di essa, sapendo chiaramente che Harry avrebbe capito il motivo del mio “esilio volontario” per una giornata.
Quando accesi il computer ero davvero intenzionata a scrivere ma alla fine mi ritrovai a guardare le foto degli One Direction che avevo salvato.
Mi soffermai ad osservare una foto di Louis, e cominciai a rivangare i motivi per i quali mi ero innamorata di lui: Perché da quando aveva messo piede ad X Factor –programma che seguo dalla prima edizione – avevo capito che lui era diverso, che lui era perfetto per me.
All’inizio era un pensiero malsano innamorarsi di una persona che non avrei mai visto ero solamente una fan, ma alla fine, per qualche motivo c’eravamo incontrati ed era nata in me una speranza.
Scossi la testa e mi costrinsi ad aprire Word per rivedere il capitolo che stavo scrivendo.
Dopo neanche cinque minuti dalla stanza affianco alla mia , qualcuno mise la musica a palla.
Sia chiaro, io non ho nulla contro la musica, ma in quel momento volevo lavorare seriamente e il volume era davvero troppo alto.
<< Abbassate la musica! >>
Non mi ascoltarono, così decisi di uscire fuori e chiedere di abbassare il volume, ma appena misi la testa fuori dalla camera iniziò una canzone che conoscevo benissimo : Teenage Dirtbag.
Era una delle tracce che cantavano ai concerti , e parlava di un ragazzo sfigato che non riesce a farsi notare dalla ragazza di cui è innamorato.
Lasciai perdere e tornai dentro la mia stanza senza dire niente.
Verso l’ora di pranzo il “Dj” della stanza accanto, smise di ascoltare musica.
Sarei voluta uscire dalla mia camera pere mangiàre qualcosa, ma non sapevo se Eleanor era ancora qui e non avevo sentito se se n’era andata perché la musica alta copriva qualsiasi suono.
Aspettai circa un’ora , sperando che chi fosse in cucina avesse finito di mangiàre e fosse andato in spiaggià o avesse lasciato libero “il campo”.
Uscii dalla stanza di soppiatto, come un ladro che sta per andare a svaligiàre una casa e guardando dove mettevo i piedi arrivai in cucina.
<< C’è qualcosa che non va? >>
Alzai la testa sorpresa e feci un piccolo saltello all’indietro.
<< Come mai non sei venuta a pranzo? – chiese Louis – non ti senti bene? >>
<< S-sto bene >> risposi e mi avviai verso il frigo per cercare qualcosa da mangiàre.
Fui estremamente sollevata nel trovarlo da solo in cucina ma sinceramente non mi andava di parlare con lui , né dare altre spiegazioni di nessun tipo.
<< C’è qualche problema? >> insistette
<< No, stavo solo scrivendo >> dissi con aria scocciata mentre mi voltavo per vedere che reazione avesse avuto alla mie parole.
Lui inarcò il sopracciglio e mi mostrò un piatto di uova strapazzate sul tavolo << Ti ho preparato da mangiàre >>
Deglutii rumorosamente e il mio sguardo andava dal suo viso al piatto.
<< Non dovevi disturbarti >> esordii avvicinandomi al tavolo.
Lui non rispose, si limitò a sedersi di fronte a me.
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Diventerai una star - the movie
FanfictionSara Bennet è una giovane scrittrice inglese di Dover. Ha iniziato la sua carriera a 17 anni, quando scrisse la sua prima Fan Fiction che in futuro , dato il grande successo, avrebbe attirato l'attenzione di una casa editrice che avrebbe deciso di f...