Capitolo 28

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|Federico's POV|

Siamo qui da ormai una settimana, ci stiamo divertendo tantissimo. Charly e Ramona si sono integrate bene nel gruppo, Ramona si trova molto bene a parlare con Simona, Filippo ed Alessio, Charly invece sta legando con Ilaria. Io e Giorgia passiamo tempo un po' con tutti, ma purtroppo ci sono Matilde e Bella che mi stanno quasi sempre appiccicate e non mi lasciano un' attimo di respiro.
Cerco sempre di non badarle troppo, ma sono molto insistenti, ed ho notato che questo infastidisce abbastanza Charly.

Oggi abbiamo deciso di andare al parco acquatico, per non stare sempre in spiaggia e cambiare un po'.

Ogni mattina alzarmi dal letto è una gran fatica, infatti nessuno riesce a svegliarmi. Provano a farlo sempre in modi diversi, ma nessuno sembra funzionare, tranne quello con cui mi hanno svegliato stamattina. Hanno collegato al computer due potentissime casse ed hanno fatto partire una canzone metal, così mi sono svegliato di soprassalto. Davvero un bruttissimo risveglio, perlomeno mi sono svegliato però.

Come al solito abbiamo fatto velocemente colazione e poi siamo saliti in macchina dello zio, il parco non è vicino quanto la spiaggia, ci si impiegherebbe troppo tempo andando a piedi.
Arrivati al parco è impossibile non notare gli enormi scivoli, assolutamente da provare. Ci siamo venuti tante volte da piccoli, ma non ci hanno mai lasciati andare, perciò né io né mia sorella sappiamo come sia.

Appena entriamo ci raggiungono anche gli altri, e quasi immediatamente di formano dei piccoli gruppetti: uno con i ragazzi più grandi, uno con Giorgia, Charly e Ilaria ed infine quello composto da me Leonardo, Tiziano e le due ragazze che subito si sono attaccate a me, come ogni volta, giuro non le sopporto più.

Fortunatamente abbiamo tutti gli asciugamani vicini, non siamo riusciti a prendere i lettini, quindi almeno per pranzo dovremmo stare tutti insieme, si spera.

Io e i ragazzi decidiamo di andare subito a provare gli scivoli più grandi, le code sono lunghissime, non penso riusciremo a farli tutti prima che chiudano per la pausa. Le ragazze finalmente mi lasciano, loro non vogliono venire perché "non vogliono bagnarsi i capelli". Come se non lo facessero ogni giorno quando andiamo in spiaggia.

È ora di pranzo e siamo riusciti a fare 3 scivoli su quattro, ma ormai sono chiusi perciò ne approfittiamo per mangiare. Poco dopo esserci seduti sui nostri asciugamani vediamo venire verso di noi anche tutti gli altri. Alcuni sono grondanti, altri sono avvolti dall'asciugamano, mentre Bella e Matilde sono belle asciutte, probabilmente sono venute qua solo per prendere il sole e per rompermi le scatole.
Appena arrivano le ragazze non perdono un secondo e si fiondano subito su di me. Ma che ho fatto di male. Charly invece cerca di mettersi il più lontano possibile da noi. Okay, è sicuramente arrabbiata, per il momento non l'ho calcolata minimamente, ma se solo non ci fossero queste due a starmi appresso starei sicuramente con lei.

Mangiamo, ma non riesco a distogliere lo sguardo da lei. La sua espressione si è pian piano trasformata in una smorfia piuttosto triste, si è isolata da tutti ascoltando musica con l'iPod.
Non importa di cosa penseranno gli altri, devo raggiungerla.
Mi scuso con le ragazze e corro da Charly. Mi siedo davanti a lei.
«Se non ci fossero gli altri ti avrei già baciata... va bene comunque un abbraccio?» domando.
Mi abbraccia immediatamente, ma non dice alcuna parola, continua ad ascoltare la sua musica.
Finiamo insieme di mangiare, ma in silenzio.

Dopo il pranzo torniamo ai gruppi iniziali e torniamo anche quindi ai nostri scivoli.
***
Sono passate diverse ore da quando siamo arrivati, il parco è in chiusura ed è quindi tempo di andare. Abbiamo probabilmente provato tutte le attrazioni, eccetto per quelle per i bambini.

Nessuno ha voglia di tornare a casa, perciò abbiamo pensato di prendere un autobus e di andare in spiaggia e star lì fino al tramonto, poi se ci piace potremo farlo un'altra volta e magari pure dormire lì. Sarebbe bellissimo.

Corriamo alla fermata, il bus dovrebbe passare tra poco. Charly sembra essersi rallegrata da prima, la vedo ridere con le sue amiche, anche se ogni volta in cui si gira verso di me il suo sguardo si incupisce.

Subito essere arrivati ci buttiamo in mare. L'acqua è caldissima, si sta dentro che è un piacere.
Finalmente il gruppo si unisce, ma le ragazze non cambiano bersaglio.
Mentre chiacchieriamo Bella sembra non ascoltare più nulla e ben presto tenta di baciarmi. Immediatamente la respingo e contemporaneamente vedo Charly scusarsi e uscire dall'acqua, per poi correre via.
Mi scuso a mia volta e la seguo.
Entrato in casa salgo le scale ma in camera sua e delle altre non c'è. Cerco in tutta la casa, ma non trovandola torno al piano superiore.
Sento dei singhiozzi provenire dalla mia stanza. Entro e la trovo distesa sul mio letto. Senza farmi sentire mi siedo vicino a lei
«Anche se quelle due mi vengono dietro non significa nulla, mi importa solo di te» dico accarezzandole i capelli.
Si alza e mi abbraccia.
«Scusa. Solo che vederti con delle altre mi fa male, soprattutto se ci stanno spudoratamente provando con te».
Le prendo il viso tra le mani e le asciugo le lacrime:
«Non devi scusarti. Però voglio che tu non stia più male per questo, non voglio vederti così. Me lo prometti?».
Annuisce con la testa. In risposta la bacio.
Ora sorride, nonostante comunque qualche lacrima le stia rigando il viso. Ah, quanto amo il suo sorriso.
«Vado a farmi una doccia» esclamo per poi lasciarle un bacio sulla fronte.
Prima di poter uscire dalla porta però la sua voce mi ferma.
«Fede...».
Mi volto a guardarla.
Attimi di silenzio passano prima che riesca a continuare la frase.
«...ti amo».

Never stop dreaming ||Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora