Capitolo 6

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|Giorgia's POV|

Domenica 30 novembre 2008

Mi sono divertita tantissimo vedendo la faccia di Charly non appena ha visto Federico, immaginavo una reazione simile, ma non di ridere così tanto.
C'è rimasta un po' male vedendolo, tanto da voler restare negli spogliatoi, ma per fortuna sono riuscita a trascinarla con me ed a buttarla in acqua, quella ragazza non ha molta forza, non abbastanza da riuscire a fermarmi almeno.
Sto cercando in tutti i modi di farli stare vicini. E mi sembra che Federico non stia opponendo resistenza, anzi. È positivo, molto positivo.
Stiamo uscendo dalla piscina per andare a sederci, siamo stati in acqua tantissimo.
È ora di pranzo, decidiamo quindi di prendere qualcosa al bar.
Io prendo un trancio di pizza, come anche Marika, Charly prende un toast, Fede un pacchetto di patatine ed Alice un tramezzino.
Vorrei che Charly e Fede stessero un po' da soli, quindi chiedo loro di poter ordinare senza che ci sia il bisogno di andare tutti e cinque.
Nonostante l'imbarazzo, accettano entrambi e vanno al Bar della piscina ad ordinare. Nel frattempo li osservo da lontano, mi sento un genio del male.
Lei ride, lui pure. Forse il mio piano funziona, anche senza forse direi.
La cosa che più mi sorprende è il fatto che Charly stia riuscendo ad affrontare la sua timidezza e stia chiacchierando, o meglio, non è la prima volta che lo fa però è comunque una cosa alquanto rara. In questo momento mi sto sentendo come se fossi Cupido.
Passa qualche minuto e tornano col cibo. Mangiamo velocemente e poi ci tuffiamo subito nuovamente.
Quei due non vogliono staccarsi l'uno dall'altra ormai. Mi sto quasi ingelosendo, non mi calcolano proprio. No, non è vero dai, quando mi intrometto parlano anche con me.
Stiamo circa un'ora e mezza passando da una piscina all'altra prima di uscire definitivamente.
Salutiamo Marika che deve rimanere insieme a suo fratello e torniamo negli spogliatoi. Ci facciamo la doccia, e ci sistemiamo. Nel frattempo chiamo mia mamma per dirle di venire a prenderci.
La prima a finire sono io e quindi decido di andare a parlare con Charly, che si sta asciugando i capelli.
«Allora, è stata una cosa negativa il fatto che ci fosse anche Federico?» chiedo.
«Mh... No, dai... anzi».
«Sei contenta che non ti avessi detto prima della sua presenza?» continuo.
«Sì... G-grazie...» risponde arrossendo.
Appena usciti dall'edificio e saliti in macchina, sembra siano tornati come prima, dei perfetti estranei. Vorrebbe per caso dire che il mio lavoro non è servito a nulla? Seriamente? Che strani sti due.
Portiamo a casa le ragazze e poi torniamo anche noi alla nostra.
Nessuno fa nulla, se non la mamma che sta stendendo il bucato. Ne approfitto quindi per fare qualche domanda a Federico riguardo alla giornata.
«Ti sei divertito anche se non c'erano i tuoi amici oggi?».
«Sì, dai. Hai delle amiche molto simpatiche, e in più le conoscevo già molto bene» dice.
«Con chi ti sei trovato meglio? Ho visto che hai passato molto tempo insieme a Charly...». Domanda un po' azzardata, ma voglio vedere cosa risponde.
immediatamente arrossisce «Emh... N-non s-saprei... Ah aspetta, devo chiederti una mano!» risponde tentando di cambiare discorso e scappando in camera sua. Si è imbarazzato molto a causa di quella domanda, secondo me almeno un po' lei gli piace, un po' tanto. Mi viene da... ehm... come si dice? Non mi viene il termine, l'ho letto su internet l'altro giorno... Ah, sì, mi viene da "shipparli"! Che strana parola.

Passa circa un minuto, poi torna da me con un bigliettino in mano.
«Guarda, ho trovato questo biglietto ieri in cartella, e quindi vorrei chiederti se potessi aiutarmi a capire chi sia la ragazza di cui parla».
È il biglietto che gli ho scritto io, e lui non sospetta nulla. Questo è positivo, ma non so che rispondergli.
«Ma certo che ti aiuterò, solo che questo indizio non mi basta, dobbiamo aspettare che ne arrivino altri» rispondo.
Forse è meglio così, magari posso indirizzarlo meglio verso la persona giusta. No, non è vero, non lo aiuterò affatto.
Per il resto del pomeriggio guardo i video su MTV, mentre Fede si esibisce cantando le poche canzoni di cui sa i testi.
Si fa sera e manca poco prima di andare a dormire. Inizio a preparare lo zaino per domani, quando mi accorgo di non aver fatto nessuno dei compiti, che Federico ha fatto ieri mentre io ero a fare una passeggiata con il nostro cane. La mamma non vuole farmi la giustifica perché ormai devo gestirmi io i compiti ed il tempo libero, e quindi devo arrangiarmi.
Non li faccio tutti sperando di poter finirli domattina, ma resto comunque fino a quasi l'una sui libri.
Okay, non devo più finire in una situazione del genere.
Corro a dormire e vengo immediatamente trascinata da Morfeo nelle sue braccia.

Never stop dreaming ||Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora