Capitolo 26

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|Federico's POV|
Carico le ultime valigie in macchina e poi ci avviamo verso casa di Charly e Ramona, così poi potremo partire.
Suono al citofono e scendono velocemente. Charly corre ad abbracciarmi. Vorrei farle un bacio ma mi sento in imbarazzo con sua sorella vicino.
Ci guarda come se stesse attendendo qualcosa.
- Ho capito, io mi giro, voi fate pure - esclama Ramona per poi voltarsi dalla parte opposta.
Sposto una ciocca di capelli dietro all'orecchio di Charly e la bacio teneramente.
- Okay, puoi girarti -.
- Andiamo? - chiede Charly.
Le prendo la valigia e ci incamminiamo verso la macchina.
- E la mia? - dice Ramona ridacchiando.
Sbuffo e prendo anche la sua.
Carichiamo tutto nel bagagliaio e partiamo in direzione "casa dello zio". Mia mamma si è gentilmente offerta di accompagnarci per non far scomodare lo zio o non farci prendere il treno.
Ramona parla con mia mamma durante tutto il viaggio, Giorgia dorme, invece Charly ascolta musica con la testa appoggiata sulla mia spalla cercando di non farsi sovrastare dal mal d'auto mentre io la guardo. Ogni tanto le lascio qualche bacio sulla guancia sperando che mia mamma non ci veda, dato che ancora non sa nulla.
Appena arrivati corriamo a casa e lo zio ci dà le nostre camere. Mentre lui starà al piano terra a noi lascerà tutto il piano superiore. Le ragazze dormiranno tutte e tre nella stessa stanza, che sarebbe quella che di solito usiamo io e mia sorella, io invece starò in quella che viene di solito usata dai miei genitori, perciò avrò tutto il letto matrimoniale per me.
Abbiamo un bagno in comune, ma sono più che sicuro che la maggior parte delle volte sarò costretto ad usare quello al piano terra.
Infine abbiamo anche un piccolo salottino col televisore ed un piccolo frigo, davvero molto comodo.
Le ragazze cominciano a sistemare ciò che hanno portato negli armadi, io invece lascio tutto nella valigia, tirerò fuori le cose solo nel momento del bisogno, non ne vale la pena sprecare tempo ora. Ne approfitto per stendermi un po' sul letto, morbosissimo. Non dormo qui da tantissimi anni, quando da piccolo ogni tanto mi capitava di infilarmi nel letto dei miei genitori a seguito di un brutto sogno.
Quasi quasi potrei dormire un po', sono un po' assonnato.
Prima di poterci anche solo provare mia sorella mi chiama per avvisarmi di aver finito di ordinare la stanza, perciò ci prepariamo per uscire di casa. Io e mia sorella abbiamo deciso di far fare un giro della città alle nostre ospiti. La conosco quasi meglio del paese dove abitiamo, so tutte le scorciatoie e le vie nascoste, in fondo qui ho, anzi abbiamo passato gran parte della nostra infanzia. Infatti conosciamo molte persone della nostra età o leggermente più grandi con le quali passiamo tutte le estati, e sicuramente li incontreremo anche quest'anno. Sono solo un po' in apprensione per un paio di cose. Sono a conoscenza del fatto che un paio di ragazze di qui, nostre amiche, hanno una cotta per me, nonostante io abbia sempre ribadito loro che siamo solo amici. Ho paura della reazione che potrebbe avere Charly quando capirà questa cosa, potrebbe magari farmi una scenata di gelosia oppure la cosa potrebbe non toccarla minimamente, e sinceramente non ho la minima idea di quale delle due sia meglio.
Dopo aver fatto un giro per le strade del paese ci dirigiamo in spiaggia per fare una passeggiata sul lungomare prima di tornare a casa. Neanche a farlo apposta incrociamo alcuni dei nostri amici appena usciti dall'acqua.
Li salutiamo, ma si rendono conto del fatto che non siamo soli.
- E chi sono queste ragazze insieme a voi? - domanda Leo, uno dei miei più cari amici qui.
Charly prende la parola, quasi preoccupa per ciò che potrei dire: - Mi chiamo Charly, sono una loro amica, e lei è mia sorella Ramona - esclama indicando la ragazza dai capelli blu.
A dir la verità le sue parole mi hanno leggermente urtato. "Una loro amica". Sì, è vero, è la migliore amica di Giorgia, ma non è proprio "mia amica", è la mia ragazza!
Forse esagero.
Dopo esserci scambiati qualche parola ci salutiamo per poi darci appuntamento per trovarci in spiaggia domani dopo pranzo, così poi ci avviamo verso casa.
Poco dopo esserci incamminati, Charly mi porta in disparte, guardandomi con aria dispiaciuta.
- Scusa, immagino che tu ti sia irritato per quello che ho detto... - la sua voce è triste.
- Ammetto di esser stato un po' amareggiato, ma più che altro non capisco il perché tu non abbia voluto dire la verità -.
- In realtà ho paura che se sapessero che stiamo insieme non ci lascerebbero mai tranquilli, e che ci prenderebbero in giro in continuazione, e non voglio che questo accada. Voglio passare la mia migliore estate insieme a te -.
- Ma come farò io a non baciarti? - chiedo ridendo.
- Tranquillo, non ti lascerò senza baci- afferma per poi farmi un tenero bacio.
Le prendo la mano e continuiamo la nostra passeggiata verso casa.
Durante il resto della sera non succede molto, siamo tutti un po' stanchi per il viaggio è tutto il resto.
Tutti spengono le luci presto, ma dopo pochi minuti dall'aver iniziato a provare ad addormentarmi, il sonno passa completamente.
Mi giro e rigiro nel letto, provo ad ascoltare musica, ma nulla, dopo più di un'ora e mezzo sono ancora sveglio. Intorno a me tutto è tranquillo, non vola una mosca, fino a quando non sento un rumore provenire dal salottino. Leggermente spaventato vado ad indagare su cosa stia succedendo, ma non trovo nulla di interessante, se non Charly intenta a cercare una bottiglietta d'acqua nel frigo.
- Vedo che non ti piace proprio dormire - dico.
- Potrei dire la stessa cosa di te -.
Scoppiamo a ridere, ma ci fermiamo subito ricordando che gli altri dormono. Beviamo un sorso d'acqua e poi le porgo la stessa domanda di quando venne al pigiama party di mia sorella. Sono meno imbarazzato dell'altra volta nel chiederlo, ma allo stesso tempo lo sono di più. Certo, la situazione è praticamente la stessa, ma da quel giorno le cose tra noi sono completamente cambiate. Accetta volentieri, così andiamo in "camera mia" e ci sediamo sul letto.
- Stenditi pure non aver paura! -.
Si stende, ed io faccio lo stesso.
A differenza dell'altra volta in cui l'abbracciai io, questa volta ognuno abbraccia l'altro. Inoltre questa volta non devo preoccuparmi del fatto che nessuno ci veda, mio zio ci ha promesso di non venire al piano superiore.
Appoggia la testa tra il mio petto ed il cuscino, mentre io la appoggio poco sopra della sua. Per conciliarle il sonno le canto alcune canzoni, ed in men che non si dica cadiamo entrambi in un sonno profondo.

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Ehi belle!💕
Come state? Vi è piaciuto il capitolo? Spero di sì🌸

Mi scuso in anticipo se in questo periodo non riuscirò ad aggiornare molto ma purtroppo ho l'esame di recupero (latino uffa, non vedo l'ora di non farlo più) quindi sarò molto impegnata a studiare💕

Infine volevo farvi un ringraziamento speciale. Purtroppo non ricordo esattamente quando (mi ero segnata la data sul telefono ma ho dovuto formattarlo😓), ma circa un'anno fa iniziai a scrivere questa storia. Volevo quindi ringraziarvi per avermi sostenuto in questo splendido anno, per avermi fatto raggiungere traguardi che non mi sarei mai, MAI aspettata💕

GRAZIE 💘

Un bacione❤️
-Char🦄🌸

P.s. Sto riscrivendo la storia diciamo "versione libro" e sto pensando/facendo dei cambiamenti. La storia non cambia, ma sto pensando di fare uno spostamento di capitoli (ad esempio far sì che il terzo sia il secondo ed il quinto sia il terzo, mentre il secondo diventerebbe il quarto). Inoltre sto cercando di arricchirla. Quindi se doveste trovar qualcosa diverso dal normale, tranquille, è per questo motivo, non sono schizzata😂 (in realtà lo sono ma non ditelo a nessuno, shhh)

Never stop dreaming ||Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora