16 Dobbiamo parlare.

28 4 0
                                    

"COSAAAA?!" si mette ad urlare.
"Calmati." la supplico.
"Come, quando, dove, perché..?" chiede lei, con un tale entusiasmo che le larry-shipper possono solo accompagnare.
"Non é successo nulla alla fine." affermo "Ha solo tentato di baciarmi."
"Aspetta.. perché?" domanda.
"Si é scusato dicendo che non era un gesto volontario e che siamo, comunque, amici." rispondo.
"Si ma io voglio i dettagli." mi dice.
E così inizio a spiegarle la storia per filo e per segno, dal principio alla fine.
"Gli piaci." deduce Zoe da tutto il mio racconto.
"Ma se ti ho spiegato che mi ha detto che l'ha fatto per sbaglio e che siamo amici." cerco di convincerla.
"A volte mi sembri stupida." mi insulta.
"Ma perché?!" dico esasperata.
"Perché 'ti avevo vicino e mi é venuto da baciarti', ti sembra una scusa plausibile?" afferma retorica.
"Si ma.. no." rispondo confusa.
"Visto?" dice "Neanche tu lo sai più."
"L'unica cosa che so é che io e Benjamin siamo amici ed é meglio se rimaniamo così." ribatto.
"Perché?!" domanda.
"Sono sicura che lui non provi niente per me." affermo convinta.
"Bene, allora andiamo a chiderglielo." dice e corre verso Benjamin.
Cerco di raggiungerla inutilmente, correre non è stato mai il forte.
Quando la raggiungo, ormai é già lì da Benjamin. La guardo malamente.
Devo fermarla in qualche modo. Ma la domanda é: Sono sicura di volerla fermare? Sono sicura di non voler sapere ciò che pensa realmente?
Una parte voleva lasciarla fare e sentire dalla bocca di Benjamin quello che ha da dire. L'altra, invece, voleva braccarla e portarla con un volo diretto in Alaska.
Ma in fondo che male c'era?
"É Benjamin." cercai di convincermi "Lo conosci da anni, non puoi aver timore di lui."
E, invece, avevo paura. Avevo paura che mi rifiutasse, avevo paura che mi trattasse come una delle tante ragazze che aveva avuto, avevo paura che, se lui non dovesse provare niente per me, qualcosa si sarebbe spezzato nella nostra amicizia.
"Hei." esordisce Ben con il discorso "Com'è andata la vostra passeggiatina?".
"Bene, dai." risponde Zoe mentre si siede accanto a lui sulla panchina.
"Ce ne avete messo di tempo." si lamenta Ben.
"Sempre il solito rompiscatole." commento ridendo, sedendomi accanto a Benjamin ma dall'altro lato.
"Allora Benjamin.." inizia la frase Zoe.
"Andiamo a fare un giro?" dico mentre prendo per braccetto Zoe e Benji ci segue.
Cammino con passo accelerato, staccando di molto il mio amico.
Zoe, intanto, si lamenta di continuo.
"Lasciami." sbuffa.
"NO." alzo la voce. "No, no e no."
"Perché?" sbuffa ancora.
"Perché é una cosa che riguarda me e lui e voglio essere io parlargli. So che lo fai perché mi vuoi bene ma questa é una cosa che riguarda solo noi due e vorrei gestirmela io." le spiego.
"Ok." mi dice. "Ma promettimi che ci parlerai."
"Certo." affermo.
"Si, però ora lasciami." aggiunge.
Rido istintivamente. Mi ero completamente dimenticata di averla braccata come neanche un bodyguard saprebbe fare. Mi stacco da lei e raggiungiamo Benji.
Il pomeriggio passa tra chiacchierate e risate, proprio come tra buoni amici.
Verso le 17:45 Zoe dice: "Vabbe raga io mi dileguo che quel minimo di studio devo farlo."
Abbraccio la mia amica e lei mi sussurra: "Ricordati di fare quella cosa."
"Si." le sussurro anch'io e poi la saluto.
Zoe se ne va e chiedo a Benji: "E tu? Non vai via?".
"Perché dovrei?" mi domanda in modo retorico.
"Forse avrai da stud-" e poi mi blocco prima di finire la frase. Parliamo di Benji e lui mai e poi mai studierebbe in vita sua.
"Vabbe, dai che facciamo?" mi chiede.
"In realtà io andrei via." rispondo.
"Perché? Dai, no rimani." controbatte.
"Sono abbastanza stanca e vorrei andare a riposarmi." mento.
In realtà volevo solo evitare il confronto con lui. So che prima o poi dovrò parlargli ma oggi non mi sembra la giornata più adatta.
"E dai. Rimani." cerca di convincermi.
"No, Ben. Voglio andare via." ribatto ferma e decisa.
"Perché?" mi domanda.
"Te l'ho già detto: sono stanca." rispondo.
"Non ti credo. Tu non andresti mai via. Soprattutto se ci fossero le vacanze.." ribatte per l'ennesima volta.
"Io te l'ho spiegato il motivo. Se vuoi credermi bene, altrimenti sono cavoli tuoi." rispondo alzando la voce.
Poi mi volto e con passo accelerato me ne vado lui. Sento qualcuno che mi prende il polso e mi impedisce di andarmene. Riconosco le sue mani, calde, morbide, che trasmettono sicurezza e protezione.
Benjamin. Prima o poi gli tirerò qualche pugno.
"Dimmi la verità." dice deciso.
"Lasciami." mi lamento.
"Non fino a che mi dirai che ti prende. É da un po' che noto che sei strana e voglio sapere che ti prende." spiega.
Mi volto e gli rispondo abbastanza alterata: "Vuoi sapere che mi succede? Bene te lo dirò. É solo colpa tua e di quel tentato bacio che volevi darmi. Mi hai fatto andare in crisi, davvero. E quando ti ho chiesto perché, tu hai semplicemente saputo dirmi 'ti avevo vicina e mi é venuto da farlo'. E se diciamo le cose come stanno, allora sei tu a dovermi delle spiegazioni, e non io a te."
Quando finisco mi scendono alcune lacrime e Benji mi prende tra le sue braccia. Sono esasperata, non ce la faccio più. Ho bisogno solo di lui, ora. E di nessun altro.
Quando mi calmo, Benji mi accompagna vicino ad una panchina e, dopo un po', mi domanda: "Tutto a posto?".
"Più o meno." rispondo "Scusa non volevo piangere."
"Non dovevi scusarti. Sei bellissima anche quando piangi." ribatte e si avvicina a me per abbracciarmi.
Io lo scanso e gli dico: "Vedi? É questo che non capisco."
Lui mi guarda e sta zitto.
"Ben io ti ho detto che le cose come stavano ma ora tocca a te." spiego.
"Lo so." mi dice. "E proprio perché ti voglio bene te lo dirò.."
In quel momento realizzo di non voler sapere veramente la verità. E se non dovesse provare niente per me? E se invece gli piacessi? Come mi dovrei comportare con lui?
"Quello che ti ho detto alla spiaggia non é una bugia." inizia a spiegare "Davvero, quando ti ho avuto vicina, mi é venuto da baciarti. E non sai quanto avrei voluto farlo. Ma poi mi sono bloccato perché non so come avresti reagito tu. Sono sincero: in quel momento morivo dalla voglia di baciarti ma poi mi sono frenato per paura. Nei giorni successivi ho pensato molto a quello che era successo. E una risposta me la sono data: per me tu sei solo amica. Certo, la mia migliore amica, ma solo una semplice amica."
In quel istante avrei voluto sotterarmi e scomparire dalla faccia.
"E tu, invece?" mi chiede "Io ti piaccio?"
"No, Benji." mento a fatica "Siamo solo amici e voglio che rimaniamo tali."
"Allora a posto?" mi domanda.
"Certo." rispondo, anche se niente andava bene per me.
"Che facciamo?" mi chiede.
"Fare cosa?" domando stupida.
"Bho, quello che vuoi tu." risponde.
"No, scusami Benji ma io me ne vado." rispondo "Neanch'io ti stavo mentendo prima. É stata una giornata stancante ed ho proprio bisogno di riposarmi."
"Ok. Anche se non ti credo molto." mi dice.
Lo saluto e me ne vado dopo diversi suoi lamenti, chiedendomi di restare. Ma era impossibile rimanere. Non so ora cosa sarebbe successo tra di noi, so solo che Benji aveva distrutto tutte le mie speranze e aveva distrutto anche me.










ANGOLO AUTRICE:
Buonasera a tutti! Come va a voi?
Eccomi con un nuovo capitolo. Le cose tra Francesca e Benjamin si complicano? Riusciranno ad essere ancora amici?
Tengo particolarmente a questo capitolo e mi farebbe davvero tanto piacere se mi deste una vostra opinione.
Su Instagram c'è la mia fanpage ufficiale: @itisalexia.fp Lì ci saranno tutte le news ufficiali per quanto riguardo la storia, quindi seguitela!
Mi farebbe piacere sapere il vostro parere, quindi commentate per farmi sapere cosa ne pensate (anche commenti negativi, ovviamente).
Detto questo, se vi é piaciuto il capitolo lasciate una stellina e se avete bisogno di qualsiasi cosa scrivetemi nei messaggi oppure su twitter dove mi chiamo: @hugsmefede.
Spero che vi piaccia il capitolo e noi ci vediamo domenica per il prossimo!
All the unicorns,
-A.    [Buonanotte]

VITA DA LICEO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora