6 Primi approcci col pullman

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La sveglia suona alle 6:00. Tiro qualche calcio nervoso al letto, sinceramente non so quanto ci metterò ad abituarmi ad alzarmi così presto.
Ieri sera, alla fine, mi ero accorta di essere finita a parlare con Benjamin fino alle 23. Ma, come mio solito, non potevo addormentarmi subito.. quindi mi sono messa a leggere fanfiction su Wattpad.
Mi alzo sempre svogliatamente dal letto e vado a fare colazione.
"Dormito bene, tesoro?" mi domanda mia mamma mentre sorseggio il the.
Le lancio un'occhiataccia e lei si mette a ridere, anche se io non trovo niente di divertente in tutto ciò.
Mi vado a lavare e dopodiché mi vesto prendendo le prime cose che mi capitano per mano. Io l'ho detto che l'unico giorno di scuola in cui mi vesto decentemente é il primo giorno, gli altri 364 giorni sono un ammasso di vestiti messi insieme a caso.
Guardo l'orologio sono le 6:45. Sarà meglio che mi sbrighi, se no ciaone pullman. Esattamente, questa mattina mi aspettava un'altra fantastica avventura: il mio primo giorno sul pullman. In realtà non é la prima volta che prendo il pullman ma da oggi in poi diverrà una vera e propria abitudine.
Prendo cuffie, telefono, merenda, mi metto la giacca ed esco di casa. Un freddo mattiniero mi accoglie fuori casa. Anche se siamo solo ancora a settembre, quel giorno il tempo sembrava avercela con me. Continuo a camminare ed il freddo sembra impossessarsi sempre più di me.
Arrivo alla fermata ed incontro una mia vecchia "amica", se così posso chiamarla. Non dico che non andassimo d'accordo però avrei preferito sicuramente altre persone al posto suo. Mi aveva scritto qualche giorno fa per prendere il pullman e l'idea non mi dispiaceva affatto, sempre meglio che andare da sola.
"Ciao Ali, come va?" la saluto cordialmente.
"Hei Fran, tutto bene tu?" mi saluta a sua volta con un gran sorriso.
"Che materie hai oggi?" cerco di fare conversazione.
"Inglese, italiano, matematica, tedesco e francese. Tu?" mi chiede.
"Due ore di italiano, inglese, greco, matematica" rispondo.
"Sai a che ora arriva il pullman?" le chiedo poco dopo.
"Penso alle 7:05, no?" mi risponde.
"Ah già." commento.
Dopo qualche minuto, arriva il pullman. Salgo e, perché mainagioia, non riesco a sedermi, Alice invece sì. Io l'ho detto che il disagio é solo con me. Sento un'improvvisa puzza di fumo e tossisco.
Alice si gira e mi chiede: "Tutto bene?". Io annuisco e le dico di non preoccuparsi.
La verità é che non ho mai sopportato la puzza di fumo e credo che mai la sopporterò.
Tossisco ancora qualche volta ma poi la puzza di fumo scompare.
Dopo un po', un ragazzo decide bene di mettere la cassa così da far sentire bene a tutti la sua fantastica musica: musica elettronica. Okay, questo non é proprio la mia giornata.. Prima il fumo, poi la musica. BASTA.
Non mi piace la musica elettronica, sono solo rumori alla fine. Ma io non contesto il tipo di musica, ma il fatto di dover farla sentire a tutto quanto il pullman. Certo che é proprio un bel modo per iniziare la giornata.
Per rendere il tutto ancora più bello, rimango schiacciata da una persona che decide bene di spingere tutti e, per poco, non cado addosso ad Alice.
"Tutto bene?" mi chiede ridendo.
Ma io mi chiedo ma che cosa ci trovi da ridere?! Sono schiacciata come una sottiletta in un sandwich e tu ridi.. io basita.
Okay, forse devo calmarmi. Ma la combinazione fumo-musicatunztunz-sottiletta non é proprio il massimo.
Il viaggio sembra durare in eterno ma finalmente arriviamo a scuola. Con Alice stiamo un po' in giardino e parliamo del più e del meno. Non che fossi molto interessata a quello che mi diceva ma, alla fine, non é una brutta compagnia.
Suona la campanella: il secondo giorno ha inizio. Alla prima ora abbiamo matematica e correggiamo quei pochi esercizi che ci aveva assegnato. Dopodiché arriva italiano, rileggiamo il testo e il prof comincia a farci un discorso interminabile.. Per fortuna, o non so se per sfortuna, arriva l'ora di scienze. Premettiamo che scienze non mi é mai andata a genio, uno dei tanti motivi per cui sono al classico e non allo scientifico, e questo é già un punto a sfavore della prof. Ma lei ci mette anche del suo, mi sta altamente sulle pa.. emh, le scatole.
Poi arriva greco e lì avrei preferito spararmi. Il fatto che i tuoi compagni riescano a leggere quasi perfettamente e tu non riconosca neanche mezza parola demoralizza un po'. Giuro che ieri ho studiato le lettere fino alla morte ma ci vuole tempo prima che entrino in testa.. almeno così credo.
Per fortuna la tortura ha fine e alle 13:00 siamo tutti liberi. Chiamo Alice: ci eravamo date appuntamento questa mattina per andare insieme.
"Alice?" dico appena lei risponde alla chiamata.
"Dimmi." afferma.
"Dove sei?!" chiedo.
"Nella piazza centrale, proprio come avevamo detto questa mattina." mi risponde.
"Sì ecco la piazza..Il problema é che non mi ricordo dove sia." maledetta me e la mia memoria.
Alice mi aveva spiegato dove fosse questa piazza per non so quante volte ma io ancora non avevo capito dove si trovasse. Al telefono me lo rispiega velocemente ancora una volta ma io non ci capisco molto.
"Vabbe Fran, al massimo ti aspetto così prendiamo insieme quello dopo." mi dice.
Stavo per controbattere ma lei continua dicendo: "Ora sbrigati che altrimenti non prendiamo neanche quello dopo."
Chiedo a varia gente dove si trovasse questa cavolo di piazza. Come al solito, non ci capisco più di molto ma cerco di seguire le indicazioni che mi dicono.
Mi sento chiamare al telefono e rispondo abbastanza in fretta.
"Pronto?" dico.
"Fran dove sei?" mi chiede Alice.
"Sto arrivando, giuro.. Non dovrebbe mancarmi molto." le rispondo non tanto convinta di ciò che ho appena detto.
"Ok, sbrigati." mi dice Alice chiudendo la chiamata.
Ad un certo punto, mi guardo intorno disperata: mi ero persa. Sento di avere la sfiga, fra tutti i posti in cui mi potevo perdere qui era proprio assurdo.
Cerco di non perdermi d'animo e chiedo alla prima persona che incontro dove fosse questa piazza.
"Guarda, sei vicina" oh, grazie al cielo "Basta che vai ancora un po' dritta e sei arrivata." mi spiega la signora.
Corro per la strada che mi é stata indicata e, quando vedo Alice, tiro un sospiro di sollievo.
"Eccoti, finalmente." mi dice Alice, appena mi vede.
"Mi dispiace." riesco semplicemente a dirle.
"Tranquilla, ora però saliamo in fretta che non ho voglia di perdere un altro pullman." afferma.
Annuisco e mi rendo conto del pullman che stava arrivando. Saliamo in fretta e furia e non riusciamo a sederci. Ma a me, sinceramente, dopo l'esperienza appena vissuta, mi bastava semplicemente salire su questo benedetto pullman.
Il viaggio sembra durare un'eternità. Arrivata alla mia fermata, ringrazio ancora una volta Alice per avermi aspettato, la saluto e scendo dal pullman.









ANGOLO AUTRICE:
Buonasalve a tutti!
Oggi sesto capitolo della storia.
Volevo ricordavi che su Instagram c'è la mia fanpage ufficiale: @itisalexia.fp Lì ci saranno tutte le news ufficiali per quanto riguardo la storia, quindi mi raccomando seguitela!
Commentate per farmi sapere cosa pensate della storia e qualsiasi critica é ben accetta.
Detto questo, se vi é piaciuto il capitolo lasciate una stellina e se avete bisogno di qualsiasi cosa scrivetemi nei messaggi oppure su twitter dove mi chiamo: @hugsmefede.
Spero vi sia piaciuto il capitolo e noi ci vediamo mercoledì per il prossimo!
All the unicorns,
-A.

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