capitolo 16

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Mentre dormo faccio uno strano sogno...

Ci sono io, Ele, i ragazzi.
Siamo in discoteca, quella discoteca.
Ed ecco quella scena, "lui" che bacia quella che...ora che la vedo bene sembra Lucrezia.
Poi si avvicina a me e dice...

- credevi davvero che di essere importante per me. Ti sei illusa.
Sei come tutte le altre-

Io scoppio in lacrime.

Poi mi sveglio...
Ho le guance bagnate, ho pianto davvero.
Questa storia mi perseguita anche nei sogni.

Poi mi rendo conto che è già mattina così decido di alzarmi, vado in bagno, mi vesto e poi scendo giù in cucina.

A quanto pare Eleonora si è già alzata...

- buongiorno, come va?- dice Ele.
- come vuoi che vada? Sono ancora depressa e non ho voglia di uscire e di vedere nessuno- le rispondo.
- secondo me devi affrontare la situazione, insomma non puoi mica restare chiusa in casa per sempre. Prima o poi lo incontrerai-
- non voglio incontrarlo e non parlarmi di lui-
- ascolta...devi andare da lui e chiarire la situazione, potresti aver frainteso- insiste.
- non c' è nulla da chiarire e non ho frainteso nulla, ho capito tutto-

Non me la sento davvero di uscire.

- no, ora adesso tu esci da quella porta e vai da lui- dice Ele.
- vacci tu- rispondo seccata.
- eravate una così bella coppia-
- appunto eravamo, ora non esiste nessuna coppia-
- vai a parlargli- insiste ancora.
- no- dico
- si-
- no-
- si-

Ora continuiamo così una vita...

- e va bene, basta che stai zitta- dico.

Alla fine vince sempre lei...

Esco e cammino verso la casa che un tempo era anche mia.
Non ho voglia di vederlo, dovrebbe essere lui a venire...ma in fondo a provato a dirmi qualcosa ieri, ma sono stata io a non volerlo ascoltare...

Immersa nei miei pensieri mi scontro con qualcuno...

Per fortuna non cado e neanche lui o lei...

- scusi non l' ho fatto appost...- dico.

Ma appena alzo lo sguardo...
Ma non è possibile, è lui. Ma quanto può essere sfortunata una persona?

So che dovevo parlare con lui, ma ora che ce l' ho davanti...non ho il coraggio.
Quindi mi giro dalla parte opposta e torno indietro. Almeno è ciò che ho provato a fare.

Mi prende per il braccio e mi gira verso di lui.

- devo dirti una cosa- dice.
- va bene, quale scusa ti inventerai?- dico.
- senti io non volevo baciarla ok? Io ero ubriaco non capivo niente.
Lucrezia ne ha approfittato eehh...e finita così.
Mi ha raccontato tutto Leonardo il giorno dopo perché era l' unico ad essere lucido. Capiscimi.
Non l' avrei mai fatto di mia volontà. Io ti amo Beatrice.- racconta.

In fondo si vede che dice la verità, ma non può solo scusarsi.
Insomma quel che ho visto è stato forte.
Voglio tornare insieme a lui ma non voglio che la passi così liscia.

- ok, ma non è una scusa valida, non puoi giustificarti così.
Vedere te che baciavi un' altra è stato forte.- rispondo senza guardarlo negli occhi: mi sarei sciolta e avrei ceduto.

- cosa vuoi che faccia?- dice - sono disposto a tutto-
- per ora niente, ho solo bisogno di un pò di tempo- dico.
- va bene, ti aspetterò, se cambi idea sai dove cercarmi-

Se ne va triste.
Non voglio giocare con i suoi sentimenti ma deve pagare per ciò che ha fatto. So che era incosciente però...

Appena torno da Ele...

- allora? Come è andata? Ci hai parlato?- dice.

Era già dietro la porta ad aspettarmi, non sapevo ci tenesse così tanto a ciò che mi succede.

- bene direi- rispondo.
- raccconta!- dice entusiasta.

Perché è così felice?

- ci ho parlato. Si è giustificato dicendo che era ubriaco- dico.
- non si è giustificato, è la verità-
- si, ma io li ho visti, ci sono rimasta malissimo e ora deve pagare- le dico.
- e come dovrebbe pagare?- dice.
- aspettando- rispondo.
- aspettando te? Ma tu non vuoi tornare con lui?- chiede.
- certo, non sai quanto mi manca-
- allora perché lo fai aspettare, così paghi anche tu per quello che ha fatto. Nel senso che se vuoi tornare con lui tornacci- dice.
- si ma non voglio fargli capire che mi manca-
- ah, ho capito il tuo gioco- dice con uno strano sorrisetto.

***

La giornata passa velocemente...

Sto aiutanto Ele a preparare la cena quanto qualcuno suona al campanello...

- vado io- dico andando verso la porta e aprendola...

- tu? Che ci fai qui? Ti ho detto che ho bisogno di tempo- gli dico.

( si è capito chi c'è dietro la porta non c' è bisogno che lo scrivo )

- lo so, è che io...non ce la faccio più senza di te, non riesco ad aspettarti. Perdonami ti prego- dice.

Poi mi alza il mento facendo incrociare i nostri sguardi...

Ed ecco che cedo, mi perdo nei suoi occhi, non riesco a dire niente.

- e poi ho preparato una sorpresa per te- dice infine.

Spazio autrice...
Lo so, è corto il capitolo, ma è venuto così. Fatemi sapere se vi piace con una stellina e/o un commento.
Vi ringrazio troppo per le views.
Vi amooo. Kiss!!! A presto.

rapita|| Beatrice Vendramin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora