capitolo 17

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-e poi ho preparato una sorpresa per te- dice.
- davvero?-mi spunta subito un sorriso che cerco di far svanire subito- cioè...una sorpresa? Sentiamo...- dico cambiando dubito tono in modo che non capisca la mia felicità interiore.
- si, dai vieni- dice e mi prende per un braccio portandomi fuori.
- ehi ehi ehi, chi ti ha detto che voglio venire- dico fermandomi facendo resistenza.
- lo so che vuoi venire e che stai morendo dalla curiosità- dice con un sopracciglio alzato.
- e va bene- dico con aria scocciata.

Ma in realtà sono strafelice. Sta cercando di riconquistarmi e questo mi fa piacere, nel senso che se fa tutto questo per me significa che mi vuole davvero.

Quando esco dalla porta vedo Ele che mi fa l' occhiolino e mi strappa un sorriso. Amo questa ragazza.

Appena entro in macchina...

- allora? Qual' è la sorpresa?- dico senza sorridere.
- voglio portarti al luna park!- dice.

Cosa? Siii? Ok sembro una bambina con lo zucchero filato in mano ma...io non sono mai andata al luna park. Lo so è strano ma nessuno mi ci ha mai portato e...capite no? I miei genitori...figuriamoci se mi hanno portata al luna park.

- a ok, allora andiamoci- dico indifferente anche se sto sclerando internamente, ma non voglio mostrarlo.
- ora puoi anche smetterla di fingere di non essere interessata- dice.

Come lo sa?

- non sto fingendo. Mi hai costretta e sto venendo- dico cercando di essere più convincere possibile.
- ti conosco troppo bene- dice.
- e va bene, sono contenta di andare al luna park, non ci sono mai andata. Ma questo non significa che ti perdono- dico.

Non so trattenermi.

- lo so che non ci sei mai andata ed è per questo che ti ci sto portando- dice.
- come lo sai?- dico sorpresa.
- te l' ho detto, ti conosco- dice.

È vero, lui mi conosce, ma io non conosco niente di lui e me ne sono resa conto solo ora. Ma non dico niente, in fondo per ora il nostro rapporto non è dei migliori, inutile complicare ancora la situazione.

Dopo qualche minuto arriviamo.

- siamo arrivati- annuncia.

Sii, non vedo l' ora di provare tutte le giostre...anche se...con lui.

- allora, quale vuoi provare per prima?- mi chiede.
- eee...quella!- dico indicandola.
- ok, allora facciamo la fila- dice.
- se vuoi ci salgo solo io- dico.

Ok, forse sono un pò troppo dura con lui.

- te lo scordi. Salgo pure io- dice.
- va vene-
- ehi, ma che bella ragazza- dice uno della fila.
- ehi, non ti avvicinare, lei è mia- dice il mio ex, e sottolineo ex.

Possessivo il ragazzo.

- mia? Forse un tempo- mi intrometto.
- ah, vi siete lasciati- dice quello facendo una risata strana.

A dire il vero sembra malaticcio.

- ok, forse è meglio se ci allontaniamo- dico capendo che è un brutto soggetto.

Poi ci allontaniamo.

- vorrei precisare...non sono tua!- dico incrociando le braccia.
- ma vorresti esserlo- dice.
- mm...no- dico.
- non preoccuparti lo sarai presto...di nuovo- dice sorridendo.

Il suo sorriso...è bellissimo.
Ma ci vuole così poco per farmi sciogliere?

La serata passa in fretta, abbiamo provato tutte le giostre e...devo ammetterlo: mi sono divertita come non mai. È stato fantastico!! Ma ora credo sia arrivato il momento di tornare a casa.

rapita|| Beatrice Vendramin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora