Cry Baby - Melanie Martinez (sospesa)

chapter twenty

Erano le 12.00 e tutta los angeles era silenziosa. Tutti si erano ritirati nelle proprie case per consumare il proprio pranzo e per godersi un po di relax prima di tornare di nuovo al lavoro, ma c'erano due persone, anzi 2 ragazzi, che stavano baciando l'uno il corpo dell'altro come se fosse il cibo più pregiato di tutta la citta o di tutto il mondo.

Non è possibile che non posso stare un minuto senza di lui.
È come se una calamita mi spingesse a passare altro tempo con lui.
Siamo finiti di nuovo insieme, in un letto di una camera d'albergo, a esprimere nuovamente il nostro amore.
Lui mi stringe forte mentre mi bacia avidamente, non ho più fiato.
Ci stacchiamo.
Lui mi fa sdraiare sopra di lui e poco dopo mi bacia nuovamente.
Mentre mi bacia, le sue mani vagano in tutto il mio corpo, appena le sue mani vengono a contatto con il mio corpo, dei brividi attraversano esso.
Dopo tanto tempo passato a baciarci, mi toglie la maglia e io faccio lo stesso.
Invertiamo le posizioni, io sotto e lui sopra.
Mi bacia ancora e ancora.
Mi sembra di stare in paradiso, le sue labbra sono morbide e non so spiegare come, in poco tempo sono diventate la mia droga preferita.
Quando chiede l'accesso con la lingua, io accetto subito e le nostre lingue cominciano a danzare insieme.
Ci stacchiamo, ci guardiamo e ci sorridiamo.
"Sei bellissima" dice lui.
"Mai quanto te" dico io e poco dopo faccio unire le nostre labbra.
Mi slaccia il reggiseno e lo lancia in un punto indefinito della camera.
Mi bacia a stampo e scende fino ad arrivare al collo.
Succhia la mia pelle fino a quando non si forma una chiazza viola sul mio collo, segno che indica che, quella pelle, è stata gia utilizzata da qualcuno.
Torna di nuovo sulle mie labbra e, mentre mi bacia, mi sbottona i jeans e, con fatica, me li toglie.
Io faccio lo stesso.
Ci baciamo ancora togliendoci il resto degli indumenti, poi ci stacchiamo e lui mi chiede:
"sei pronta?"
"Con te? Sempre" rispondo io.
Entra dentro di me e io emetto un urlo.
"Vuoi che mi fermo" chiede.
"No, continua" rispondo io.

Sono le 14.00.
Ho passato le due ore più belle della mia vita, con Evan.
Da quanto l'ho conosciuto la mia vita a cominciato a migliorare dal peggio al meglio, mi sento al sicuro adesso che lui è qui, al mio fianco, pronto ad aiutarmi quando sarò in difficolta.
"Ti amo" mi dice Evan.
"Ti amo" rispondo io.