chapter thirty-two

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Mi sveglio.
Guardo l'ora.
Mi alzo e mi preparo per andare a scuola.
Cerco di svegliare Evelin ma non da segni di vita, allora aspetto qualche minuto e ne approfitto per sgranocchiare qualcosa prima di dirigermi a scuola.
Salgo al piano di sopra e cerco, nuovamente, di svegliare Evelin e questa volta, anche se con molta fatica, si sveglia.
Si alza dal suo letto.
Sempra uno zombie, rido.
si dirige in bagno e dopo qualche minuto torna.
Apre l'armadio e indossa la prima cosa che le passa per la mano.
Siamo pronte per andare.
Scendiamo le scale, Evelin, visto che non ha fatto colazione, prende 2 biscotti e si dirige fuori dall'edificio insieme a me.
Guardo l'ora.
Fra 15 minuti dobbiamo essere in classe.
La prima ora abbiamo Matematica, mi sembra perfetto.
Io odio matematica.
Non la capisco e non la capirò mai.
Arriviamo davanti alla scuola.
Tutti stanno entrando cosi ci aggiungiamo anche noi alla massa.
Entriamo in classe e ci sediamo nei rispettivi posti.
Sono le 8.15 e la professoressa non è ancora in classe.
Altri 5 minuti e non arriva.
dopo altri 10 minuti arriva la bidella che ci avvisa che la professoressa oggi non ci sará a causa di una perdita famigliare.
Tutti urliamo un "si, evvai" tra cui io, però mi dispiace anche per la sua perdita.
So cosa vuol dire perdere una persona cara e so cosa sta passando e cosa passera nel primo periodo.
Ti senti di merda, non hai la voglia di fare niente di niente ma poi ti riprendi, cammini a testa alta e torni più forte di prima.
In questa mezzoretta decido di usare il cellulare per scrivere a Evan.
Ci scriviamo ogni giorno, anche se solo un "buongiorno amore" oppure un "buonanotte amore" a causa delle tante cose da fare.
Sono all"ultimo anno di superiori e fra 4 mesi dovro fare l'esame.
Non ho per niente paura perche in classe ho imparato a stare attenta e a prendere qualche appunto infatti sono aumentata un po con i voti e di questo ne sono molte felice.
La terza ora finisce e tutti si fiondano fuori dalla classe tra cui io e Evelin che corriamo fino alle macchinette per arrivare prime.
Arriviamo e io prendo una cioccolata calda invece Evelin prende un te al limone.
Camminiamo un po per i corridoi e dopo 15 minuti la campanella suona cosi siamo costrette a correre in classe.
Le ultime due ore passano abbastanza in fretta, abbiamo due ore di arte, mi sembra ovvio.
In queste ore si fa semore casino.
Compagni che girano per l'aula, che chiedono ogni secondo di andare ai servizi magari per fare un po i coglioni e altri che se ne stanno buoni buoni a ripassare la lezione o altri che finiscono il proprio disegno, tra cui alcuni che fanno casino infatti senti le grida della professoresa ache rieccheggiano per tutta l'aula.
La campanella suona.
Ritiro tutto dentro il mio eastpack e mi fiondo fuori dalla classe seguita Evelin.
Appena fuori dalla classe prendo il polso di Evelin e corro fino a casa mia.
Credi che la faro rimanere un paio di giorni da me visto che tutta la mia famiglia sara fuori per tutta la settimana.
Arriviamo dentro casa.
"Perchè mi hai portato qui?" Chiede lei impaziente di sapere il perchè.
"Ti volevo chiedere, visto che i miei staranno fuori una settimana per lavoro, se potevi farmi compagnia" dico io guardandola negli occhi speranzosa.
"Certo! Volentieri!" Risponde lei.
Ci abbracciamo e saltelliamo per tutta la casa dirigendoci in cucina.
Che questa settimana di pazzie abbia inizio.

Cry Baby - Melanie Martinez (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora