"Non stai via per tanto, vero?"

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Chiamai Annalisa.
"Anna-Anna-Annalisa"
"Che è successo?"
"Non ci può essere cosa più bella"
"Ma cosa? Mi preoccupi"
"Il vicino..."
"È un bello?"
"Anche... È Matteo"
Cominciai a piangere.
"Cosa?!"
"Sono stata da lui e quando l'ho visto, ho cominciato a piangere"
"Non ci credo..."
"Non sto scherzando"
"Domani bisogna incontrarci"
"Lo dico agli altri"
"Io sclero"
"Ci credooo"
Dopo aver sclerato con Annalisa, attaccai.
Mi affacciai al terazzo e da lì potevo intravedere la casa di Matteo.
Non smettevo di fissarla.
La mattina seguente mi svegliai verso l'ora di pranzo. Mi cambiai e scesi.
-buongiorno Nonna-
-giorno. Domani vado in gita, te lo ricordi?-
-vero. Io rimarrò sola?-
-andrai da Annalisa, sua mamma ha detto che può tenerti-
Sorrisi.
-Ci vai già stasera, vai a preparare i vestiti-
Uscii nel giardino.
-buongiorno Sara-
Era Matteo.
-Giorno Matteo-
-che fai di bello oggi?-
-esco con gli amici-
-divertiti.- notó la mia faccia assonnata e aggiunse: -Ti sei svegliata ora?-
Annuii ridendo.
-alla Buon ora-
Risi.
Nel pomeriggio mi avviai al parco.
Manuel era già arrivato.
-gli altri?- chiesi.
-Non sono ancora arrivati, ma perché sei così contenta?-
-quando arriva Christian ti racconto- dissi super eccitata.
Annalisa e Christian arrivarono.
Saltai in braccio alla mia migliore amica.
-posso morire- urlai.
-che succede?- chiesero in coro i ragazzi.
-ieri vi ho detto che venivano nuove persone accanto a mia nonna...-
-si, e allora? È uno bello?- chiese Manuel.
-pure. Ecco, ieri sono andata a prendere il caffè da loro e il mio vicino è... Matteo!-
-Setti??!- chiese stupito Manuel.
-si. E io morivo-
-e lui?- chiese curioso Christian.
-Mi ha abbracciata. Va be, è bellissimo-
-bellissimo è una parola grossa- disse Manuel infastidito.
-bellissimo è troppo poco per descriverlo-
Passammo la giornata insieme e Annalisa mi accompagnó a casa a prendere la borsa.
E lì c'era Matteo. (😍)
-ehi Sara-
-ciao Matteo-
Non potete immaginare la faccia di Annalisa.
-è una tua amica?-
-sì, ora è molto scioccata-
-va bene- disse ridendo.
-Annalisa puoi parlare- le sussurrai.
Rise.
Lei è così, ride senza senso. È per questo che è la mia migliore amica.
Presi la borsa, salutai mia nonna e uscii.
-vai via?- Mi chiede Matteo avvicinandosi.
Annuii.
Annalisa si avviò e si girò proprio mentre Matteo mi stava abbracciando.
-non stai via per tanto, vero?-
-nono.  Tranquillo-
Ricambiai l'abbraccio.
Le sue braccia erano Magia.
Lo salutai e mi avviai...

"Abbracciami almeno per un sogno"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora