"Prima di salire, mi abbracció"

103 7 0
                                    

Matteo mi portò con se a rifarsi il trucco.
-posso mettere un po' di musica?-chiesi quando mi trovavo accanto a lui, mentre Daisy gli ritoccava un po' il trucco.
Lui mi fece si con la testa e io avviai la mia playlist.
Cominciai a ballare e cantare così come Tania e Lola che si aggregarono con me.
Si potevano notare due ragazze con un vestito verde e una con il vestito color rosa confetto.
-ci facciamo una foto per immortalare questo meraviglioso momento?-chiese Tania sorridendo.
Annuimmo mettendoci in posa davanti allo specchio.
-bellissime le ragazze della cattedrale!-commentò Leonardo apparendo da dietro.
-perché non facciamo una foto tutti insieme? Chiamiamo anche Vittorio, Graziano e Giò?-proposi.
Alla fine eravamo davanti tutti allo specchio. Alcuni seduti sulla sedia e altri dietro. Tutti con facce strambe.
Tra di noi si trovavano anche alcuni ballerini poiché altri si stavano riscaldando.
Mancava sempre meno all'inizio di questo sogno. E Matteo andava su e giù prendendo il suo cappotto blu.
-pronto poeta?-chiese Vittorio.
-prontissimo!-
Prima di salire mi abbracció. La palatea era attenta con gli occhi rivolti verso il grande palcoscenico. Gli applausi si fecero presenti nel palazzetto.
Così salì sul palco cominciando il grande sogno.
Tantissime emozioni pure quella sera.
Feci qualche video e foto da dietro la grande tenda del backstage.
-Sara saluta!-chiese Salo, un ballerino, o meglio un breakers mentre faceva un video con il telefono.
-ciao!!-dissi mandando un bacio e ballando la canzone in corso.
Arrivò la fine del primo atto.
seguii il cast mentre beveva l'acqua già pronta sul tavolo.
-wow! Stasera è veramente pieno pieno!-commentò lo zingaro ridendo.
Ritornarnarono sul palco con la canzone "Parlami di Firenze" e come sempre, piansi sull'ultima. Ormai era tradizione piangere.
Arrivarono i saluti e tantissima gente applaudiva interrottamente.
Matteo mi chiamò sul palco e come il giorno prima, provai tantissime emozioni.
Mi posizionai accanto a Matteo ammirando quel mondo di persone che battevano le mani. Matt prese la mia mano e cantammo insieme "il tempo delle cattedrali".
Era strano sentire solo le nostre voci cantare e subito dopo, tutto il pubblico.
Tornammo poi dentro e loro si diressero velocemente a fare gli autografi.

"Abbracciami almeno per un sogno"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora