Parte della storia vista da Luca
Guardavo il film e continuavo a chiedermi perché la nostra storia non potesse essere come quella tra Jhon e Savannah, e poi mi resi conto di una cosa ad entrambi mancava il tempo.
Sapevamo che il mio destino era segnato, e avevo paura di andare dal dottore e scoprire quanto tempo mi rimaneva ancora. Ma non volevo rovinarmi quel momento con pensieri tristi, lei era cosi bella,assorta in quel film; mi faceva impazzire tutto amavo il suo profumo e credo che mi abbia beccato piú di una volta annusarla. Poi quasi in un sussurro disse: "Ti va di salire di sopra?"
"Cosa?" Risposi e continuai:"Hai detto qualcosa?"
Lei mi guardó e disse:"Be'...Se non ti imbarazza possiamo andare di sopra in camera mia...Mah dal tuo sguardo capisco che sì sarebbe imbarazzante quindi dimentica che te l'ho detto"
"Scemotta non sono imbarazzato ma sorpreso"
"Quindi vuoi salire?"
"Si certo"
Salimmo di sopra e mi fece strada per camera sua.
"Aspetta un'attimo mi metto qualcosa di comodo"
Ero viola in faccia cosa intendeva per "qualcosa di comodo", intimo? Voleva fare l'amore con me?! Ma era pronta? Mi aveva detto che con Marco il suo ex le cose non erano andate bene, e se l'avessi delusa?
Mi scorrevano mille penieri per la testa forse dovevo fermarla, dovevo dirle che non c'era fretta.
Si assolutamente dovevo fare così:"Emma ascolta...So cosa vuoi fare...Tranquilla...Non abbiamo fretta..."
Aprì la porta, di scatto abbassai la testa per non guardarla, e poi notai dei lunghi pantaloni rosa,alzai lo sguardo era in pigiama, pure brutto ma gli stava bene e quegli orsetti rosa sulla maglietta che dicevano:"Good Night" erano il top. Respiro. Poi mi schiarisco la mente e scoppio a ridere.
In preda a spasmi riesco a dire solo:"Ma cosa...cosa...cosa cavolo ti sei messa?"
"Cos'hanno i miei orsetti che non va"
"Niente assolutamente"
"Scusa se ti ho fatto aspettare ho sentito dalla porta del leggero sarcasmo" Poi facendomi il verso:"Tranquilla non c'é fretta...Avrai aspettato si e no 3 minuti...Ma a te quando distribuivano la pazienza eri in fila per i muscoli."
Oddio menomale che aveva solo sentito quello probabilmente avesse sentito il resto avrebbe pensato che ero li solo per quello. Entrai nella stanza e notai che era molto spoglia e anonima.
"La tua camera e triste non c'é niente che mi grida il tuo nome"
"É giusto cosí"
"In che senso?"
"Solo io so dove sono le mie cose e le faccio vedere solo a chi mi fido"
"É da pazzi lo sai?"
"È da pazzi far capire a tutti chi sei"
"Hai solo il letto e due mobili"
"Si"
Poi so sedette sul letto.
Io rimasi in piedi
"Siediti non c'è altro per sederti"
"Ok."
Parlqmmo per ore su come mettere a posto la sua camera e le modifivhe che secondo me doveva fare poi mi fece vedere i suoi libri e i suoi attrezzi di ginnastica.
Poi lei si addormentó e subito dopo anche io.
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La potenza di un sorriso(piccole Revisioni In Corso):)
RomanceEmma è una ragazza di quindici anni,all'inizio è un autolesionista e depressa fino all'incontro di Marco un ragazzo affascinante e sorridente,che presto però si rivela una delusione.La sua vita verrà poi stravolta all'incontro di Luca un ragazzo fre...