capitolo 5

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MONICA'S POV

<Monica... Devo parlarti.>

Quella era una voce che non potevo non riconoscere. Ovvero il mio ex marito.

<si?>

<volevo dirti che io ti amo e che quello stronzo di Nico deve uscire dalla tua vita.>

<e sarai tu a dirmelo?>

<seguimi.>

Eravamo in ospedale. Lo seguii fino alla stanza di Nico. Dove era ricoverato. Il mio ex prese un coltello.

<cosa vuoi fare?>

<ucciderlo.>

Le coltellate sul suo corpo non finivano mentre io urlavo disperatamente. E alla fine colpì anche me.

Un sospiro veloce e mi ritrovo sul letto del convento. Era tutto un sogno per fortuna. Non volevo ripensarci. Poi ricordai:
Ieri ero stata in ospedale fino al momento in cui ho detto a Nico della morte di Edo. Poi ho preso la macchina e sono rientrata in convento.
Dovevo andare a visitare Nico.

Feci colazione e piombai in ospedale. Avevo ancora una lacrima di residuo al ritorno.

<Monica... Come stai..?>

Gabriele mi colse di sorpresa.

<meglio... Già... >

<sì... Oggi sei di turno tutta la giornata da Nico. Ti va?>

<mh... Sì... >

Mi seguì mentre raggiungevo la stanza del malato.
Aprii la porta. Nico stava decisamente meglio. Era seduto sul letto. I suoi occhi guardarono fisso i miei ed io i suoi. Il suo corpo così fragile in quel momento mi faceva pena.

<co... Come stai?>

<male... Malissimo...>

Dal tono intuii che si fosse riferito a Edo.

<mi dispiace.>

<Monica... Se a te dispiace per me io? Che dovrei fare? Ho ucciso tuo figlio!>

A quelle parole le lacrime uscirono dai loro rifugi.
Mi sedetti affianco a lui. Mi abbracciò.

<Monica... Io... Io...>

<shh. Non parlare. Non devi scusarti. Non è stata colpa tua. Fidati.>

<No Monica... Io... >

Un bacio si fondò sulle mie labbra. Le sue sulle mie. Un bacio lento e pieno di passione ci fu lì. Il più bel bacio della mia vita.

<io... Ti amo.>

<anche io.>

Seguito da un altro bacio ancor più appassionante.

Ma tutto ciò poteva essere interrotto solo dalla persona più irritante che c'era fino ad oggi. La sua ex si piombo' in stanza piangendo.

<oh nico... Che ti è successo non sapevo niente... Io...>

<calma su... Non piangere sto bene...>

<em... Io vado... Ciao>

Uscii dalla stanza. Tra le saracinesche che c'erano spiai.
Continuavano a parlare. Lei cercava di prendergli la mano ma lui non se la Faceva acchiappare. Ad un certo punto lei incomincia a baciargli il collo. Ma lui la respinge.
Dopo ciò lei se ne va dicendogli che non lo vuole più rivedere. Ed io rientro in stanza.

<sì... L'ho lasciata sei contenta?>

Lo abbraccio

<tantissimo.>

<quindi ora... Ce... Stiamo insieme?>

<sì. >

Ed un bacio scoppia tra le nostre labbra.

<be'... Io vado... Il lavoro mi chiama.>

<Ok... Vai. A dopo.>

Esco da quella stanza con la felicità di un bambino. Mh... Bambino.
Edo.
Cerco di non pensarci.
Gabriele mi chiama.
<Si?>

<una persona vuole vederti>

Chi sarà mai? Forse suor'Angela? Smetto di fare domande e vado all'ingresso. Eccolo lì. Il figo della situazione. Chi poteva arrivare? Il mio ex marito.
Appena lui mi vede mi corre addosso con lo sguardo arrabbiatissimo.

<TU HAI FATTO MORIRE MIO FIGLIO!!>

E mi riempie di pugni e schiaffi che i passanti cercavano di deviare. Io piango disperatamente.

<TU SEI SCAPPATO E MI HAI LASCIATA DA SOLA CON TUO FIGLIO!!>

<TU LO HAI ADOTTATO!!! ERA IN MANO TUA. ED ORA CHE SONO RITORNATO MI RITROVO MIO FIGLIO UCCISO DA UNA STRONZA COME TE!!! RICORDA CHE SEI ANCORA MIA MOGLIE!>

Si ribella dalla presa delle persone che lo trattengono e mi fa cadere rovinosamente a terra e con le sue mani dalla forza di roky incomincia a picchiare e a calciarmi.
<che succede qua?>
Arriva Gabriele.
Io non riesco più ad alzarmi. Non riesco più a muovermi. Del sangue mi cola dalla testa. Ma capisco la sua reazione. Non gli dirò mai che è stato Nico. Non lascerò mai che lui passi per quello cattivo. Perché sono io quella che fino ad una settimana prima voleva liberarsi ad ogni costo di Edo. Ed ora non piango da 5 minuti per la sua morte.

Nico e Monica/che dio ci aiuti 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora